La mineralogia di Mercurio
Per la prima volta alcuni geologi dell’Università di Liegi hanno potuto determinare la natura dei minerali presenti sulla superficie di Mercurio. Lo studio, pubblicato su Nature Geoscience, si basa su esperimenti condotti in laboratorio a temperature estreme, per ricostruire le condizioni osservate durante la cristallizzazione del magma.
La mineralogia delle rocce sulla superficie dei pianeti è un indicatore eccellente dell’origine e dell’evoluzione dei pianeti sin dalle origini del Sistema Solare.
Tra il 2011 e il 2015 la sonda Messenger ha orbitato attorno a Mercurio e ha raccolto decine di migliaia di misurazioni fisico-chimiche della crosta. È sulla base di queste misure che Olivier Namur e Bernard Charlier hanno riprodotto in laboratorio campioni del magma di Mercurio. Le loro conclusioni ci aiutano a comprendere meglio la mineralogia di Mercurio e più genericamente la sua evoluzione. La crosta di Mercurio è di origine magmatica, prodotta da lava proveniente dal mantello tra 4,2 e 3,5 miliardi di anni fa. Nel loro studio i due ricercatori sono stati in grado di definire differenti regioni nell’emisfero settentrionale di Mercurio, ognuna caratterizzata da una specifica mineralogia.
La principale scoperta dello studio è il legame tra l’età di queste regioni e la mineralogia della lava sulla loro superficie, legame che dimostra il ruolo fondamentale svolto dall’evoluzione termica del pianeta sulla sua storia vulcanica. L’attività magmatica su Mercurio si è interrotta presto, 3,5 miliardi di anni fa, rendendolo il pianeta roccioso che si è raffreddato più rapidamente nel Sistema Solare.
[ Barbara Bubbi ]
http://phys.org/news/2016-12-geologists-mineralogy-mercury.html
Credit: NASA / Johns Hopkins Applied Physics Lab / Carnegie Institution di Washington
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