Marte in Cile?
Due ricercatori dell’Arizona State University hanno realizzato uno studio relativo a sorgenti calde presenti in Cile che potrebbe portare gli scienziati a considerare di rivisitare una regione di Marte esplorata diversi anni fa dal rover Spirit. La scoperta riguarda strutture simili a dita che si formano in depositi da processi che combinano attività biologica e non biologica.
Le sorgenti calde cilene si trovano a El Tatio, ai confini con il Deserto di Atacama, un luogo estremamente secco, uno dei migliori siti “analoghi a Marte” sulla Terra. Gli scienziati riportano che El Tatio presenta depositi di silice con strutture scolpite da organismi viventi, che appaiono quasi identici a quelli rinvenuti otto anni fa dal rover Spirit nel Cratere Gusev su Marte, in una zona denominata Home Plate. I risultati sono stati pubblicati su Nature Communications.
La questione che si pone naturalmente è se ciò che Spirit ha trovato su Marte possa essersi formato con l’ausilio di forme di vita. “L’esplorazione di Marte ha raggiunto uno stadio in cui possiamo cominciare a cercare biosegnali”, ha detto Steve Ruff, a guida dello studio. I biosegnali sono tracce che indicano la presenza di vita, sia attualmente che in passato. Possono prender forma di molecole organiche intrappolate nelle rocce e includono anche strutture come le stromatoliti.
Le sorgenti calde attorno a El Tatio sono tra le più alte aree termali attive conosciute sulla Terra. Di notte, anche in estate, le temperature crollano sotto lo zero, e di giorno sono esposte ad una gran quantità di luce ultravioletta proveniente dal Sole grazie all’aria secca. Questo rende probabilmente El Tatio il luogo sulla Terra più simile all’antico Marte.
“Siamo andati a El Tatio per confrontare le formazioni trovate da Spirit su Marte”, ha affermato Ruff. “I nostri risultati mostrano che le condizioni a El Tatio producono depositi di silice con caratteristiche che sono tra le più simili a Marte di ogni deposito sulla Terra”. “Il fatto che i microbi giochino un ruolo nella produzione di particolari formazioni a El Tatio aumenta la possibilità che queste strutture si siano formate in modo simile, in altre parole con l’aiuto di organismi che erano vivi in un lontano periodo”.
Tra i siti candidati al landing su Marte del prossimo rover, programmato per il lancio nel 2020 dalla NASA, figura proprio Home Plate, e questo ci consentirà di ottenere in caso ulteriori chiarimenti su questo interessante argomento.
[ Barbara Bubbi ]
http://phys.org/news/2016-11-hot-chile-life-mars.html
Credit: NASA/JPL-Caltech
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