Vicine Stellari Scomode

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Le grandi regioni di formazione stellare ospitano stelle di varie dimensioni ed è noto da tempo che quando una stella neonata relativamente piccola, dotata di disco protoplanetario, si trova molto vicino ad una stella massiccia, l’intensa radiazione di quest’ultima può provocare l’evaporazione di parti del disco stesso, compromettendo la nascita di nuovi pianeti.

Si riteneva tuttavia che questo avvenisse soltanto se erano presenti nei paraggi stelle molto grandi. Ora ricercatori guidati dall’Imperial College di Londra hanno scoperto un disco che sta perdendo materia, benchè colpito dalla radiazione di una stella piuttosto debole. Il disco protoplanetario preso in esame, chiamato IM Lup, appartiene ad una stella simile al nostro Sole.

I ricercatori stimano che il disco perderà una quantità di materiale pari a circa 3.300 masse terrestri nel corso di 10 milioni di anni, a dispetto del fatto che la luce della vicina scomoda è 10.000 volte più debole del previsto sulla base di casi analoghi.

Thomas Haworth, a guida dello studio, ha detto: “Dal momento che la luce che illumina il disco è molto più debole rispetto ad altri casi, ci si aspettava che non si verificasse il fenomeno dell’evaporazione. Abbiamo dimostrato invece che queste stelle possono provocare la perdita di una significativa quantità di materiale. Questo risultato ha conseguenze rilevanti sulla nostra comprensione della varietà di sistemi planetari scoperti. Il fenomeno potrebbe influenzare significativamente i pianeti che possono formarsi attorno alle varie stelle. Ad esempio la radiazione di stelle nelle vicinanze potrebbe limitare la dimensione massima che può raggiungere un sistema solare”.

Attorno al sistema IM Lup è stato scoperto un misterioso “alone” di materiale. Il team ha modellato il flusso e la chimica del sistema per determinare se l’alone fosse dovuto alla presenza di una stella nelle vicinanze, scoprendo che l’alone deriva proprio dal fenomeno dell’evaporazione e che parte del materiale presente nel disco fluisce via e viene perduto nello spazio. Il disco in effetti sta evaporando perché è molto ampio: si estende fino a 400 unità astronomiche, laddove la distanza tra Terra e Plutone è di circa 40 unità astronomiche.

Questa ampiezza del disco implica che la stella non possa trattenere le sue parti esterne, dal momento che la gravità stellare a quelle distanze è molto più debole e le periferie del disco sono lasciate alla mercè dell’evaporazione. Secondo il team il disco dovrebbe ridursi a metà della dimensione iniziale entro il primo milione di anni della sua esistenza.
[ Barbara Bubbi ]

https://m.phys.org/news/2017-03-fledgling-stars-neighbors-birthing-planets.html

Credit: NASA/JPL-Caltech/T. Pyle (SSC)

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