Come sappiamo che la Terra è sferica?

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Foto del sorgere della Terra (earthrise) ripresa da William Anders, astronauta dell’Apollo 8 in orbita attorno alla Luna, il 24 dicembre 1968. È incredibile la quantità di eventi e nozioni che occorre negare per credere oggi alla Terra piatta!

Dieci prove facili facili per capire che la Terra è una sfera. 

La diffusione che ha avuto negli ultimi anni la pittoresca credenza della Terra piatta ha fatto tornare in auge una domanda che fino a ieri poteva interessare forse a qualche insegnante o divulgatore: come facciamo a sapere che la Terra è una sfera?

La bufala più grande ripetuta dai terrapiattisti naturalmente è che non esistano prove che la Terra sia sferica. Vediamo in quali modi possiamo invece constatare di trovarci su una gigantesca sfera.

Per prima cosa: come mai non è “così tanto evidente” che la Terra è sferica ma abbiamo l’impressione di trovarci su un piano? La risposta non dovrebbe essere troppo complicata da capire: una minuscola porzione della superficie di una sfera gigantesca può essere approssimata con un piano. Per questo fa sempre abbastanza ridere la prima delle “Cento prove che la Terra non è un Globo” (opuscolo pubblicato a proprie spese nel 1885 da William Carpenter, uno dei primi terrapiattisti), la quale recitava testualmente: “Salendo in mongolfiera si vede bene che la terra è piatta!”
Per avere un’idea di quanto poco curvi la superficie terrestre, essa piega di appena un primo d’arco in 1.855 metri (che è appunto il miglio geografico, definito come lunghezza media del minuto d’arco del meridiano). La superficie terrestre impiega ben 111 chilometri per curvare di un solo grado, un’estensione che, persino dalle quote degli aerei di linea, corrisponde ad un arco di orizzonte di quasi 30°, troppo vasto perché l’occhio umano possa coglierne la convessità. In base alle testimonianze, la curvatura terrestre sembra cominciare ad essere percepibile dai 20 km di quota in su.
Questo non significa però che non sia possibile misurare effettivamente la curvatura terrestre attraverso una fotografia anche mentre si vola su un normale aereo di linea. L’importante è prendere alcuni accorgimenti (come ad esempio quello di tenere la fotocamera orizzontale e far passare l’orizzonte al centro esatto della foto in modo da evitare le distorsioni geometriche dell’obbiettivo). Il metodo lo vediamo proprio alla prima lezione del corso avanzato di astronomia, dedicata appunto al concetto di curvatura.

«Schema dimostrativo della sfericità terrestre» dalla Cosmographia di Pietro Apiano, 1530. La forma dell'ombra che la Terra proietta sulla Luna durante le eclissi dipende dalla forma stessa della Terra...

«Schema dimostrativo della sfericità terrestre» dalla Cosmographia di Pietro Apiano, 1524. La forma dell’ombra che la Terra proietta sulla Luna durante le eclissi dipende dalla forma stessa della Terra…

Al contrario di quanto affermano i terrapiattisti, comunque, la rotondità della Terra è riscontrabile in molti modi, anche sperimentabili quotidianamente e citati dai filosofi antichi.
Vediamone alcuni:
1. Le navi che si allontanano in mare spariscono progressivamente dietro la curvatura terrestre che ne nasconde prima lo scafo e poi le parti più alte. Ciò dimostra chiaramente la convessità del mare, che segue la superficie equipotenziale gravitazionale della Terra (che ha appunto la forma di una sfera).
2. Avvicinandosi a una costa si vedono dapprima soltanto le alture, poi si riescono a scorgere costruzioni più vicine al mare, e solo alla fine compaiono le spiagge. Anche in questo caso la causa è la convessità della superficie marina.
3. Ogni eclisse di Luna mostra il profilo della Terra: poiché le eclissi avvengono a qualsiasi ora, e cioè per qualsiasi angolo di rotazione della Terra, e il profilo dell’ombra è sempre un arco di cerchio, si deduce che il corpo che fa ombra, ovvero la Terra, è di forma sferica.

Queste prove erano note anche agli antichi, per cui la nozione della Terra sferica è stata accettata (tranne che per i primi predicatori cristiani, che si scagliavano contro la “filosofia” pagana) sia nell’Antichità (quando addirittura Eratostene ne misurò le dimensioni nel III secolo a.C.) che per tutto il Medio Evo.
A riprova di ciò, Dante nel XXXIV dell’Inferno descrive il momento in cui attraversa il centro della Terra e, emergendo dall’altra parte, vede Lucifero non più in piedi ma con “le gambe in su” dato che si trovava “dall’altra parte” della Terra e il senso di verticalità si era ribaltato.
Oppure si pensi a Petrarca, capace di immaginare che, mentre da noi è sera, per altre genti potrebbe essere mattina:
Ne la stagion che ’l ciel rapido inchina
verso occidente, et che ’l dì nostro vola
a gente che di là forse l’aspetta,
Dando così un’efficace descrizione dei fusi orari.

Anche i testi scientifici, a cominciare dal De sphaera mundi di Sacrobosco del 1230, considerano la Terra sferica senza incertezza.
È quinti totalmente falso che “Cristoforo Colombo dimostrò che la Terra è sferica” e ben pochi possono arrivare a pensarlo ancora oggi…

Esistono poi altre prove che mostrano la sfericità della Terra, che non si trovano presso gli autori antichi, ma  sono sperimentabili da chiunque:

La foto più settentrionale mai scattata all'ammasso globulare Omega Centauri: per realizzarla è stato necessario portarsi in quota, dove l'orizzonte è più "basso".

La foto più settentrionale mai scattata all’ammasso globulare Omega Centauri: per realizzarla è stato necessario portarsi in quota, dove l’orizzonte è più “basso”.

4. Salendo di quota l’orizzonte si abbassa (letteralmente: scende al di sotto del livello degli occhi). Si tratta di un fenomeno facile da dimostrare se si sanno fotografare le stelle: dalla cima di una montagna si possono fotografare astri che, al livello del mare, sarebbero invisibili.
Un effetto del punto precedente che si può notare molto facilmente è che le cime delle montagne (o dei cumulonembi) sono ancora illuminate dopo che il Sole è tramontato al livello del suolo o prima che il Sole sorga. Questo vuol dire infatti che “da lassù” l’orizzonte è più basso che al suolo e il Sole è visibile quando al suolo è invece coperto dall’orizzonte.
Una prova impressionante del fatto che l’orizzonte si “abbassi” quando ci si alza di quota è la foto di Omega Centauri ripresa da chi scrive: Omega Centauri è un oggetto astronomico australe (48 gradi a sud dell’equatore celeste!) virtualmente impossibile da fotografare alla latitudine di Roma in quanto emerge dall’orizzonte di appena mezzo grado, il diametro apparente della Luna. Eppure, come è chiaro dalla foto, dalla stessa latitudine è possibile cogliere questo oggetto ad un’altezza nettamente maggiore sull’orizzonte, purché si salga in montagna.

Il Sole all'alba illumina le estremità INFERIORI delle nubi.

Il Sole all’alba illumina le estremità INFERIORI delle nubi.

5. All’alba o al tramonto il Sole può illuminare le nuvole dal basso! Questo perchè il Sole, visto dall’altezza delle nuvole, si trova già sopra l’orizzonte ma ancora sotto il piano orizzontale alla base delle nuvole. È chiaro che, in uno scenario di “Terra piatta”, al Sole sarebbe impossibile illuminare le nuvole dal basso… NB questa è la #simplestproof, la prova più semplice e facilmente riscontrabile da chiunque, della rotondità della Terra! Ne sapete trovare una più efficace o alla quale si può assistere più frequentemente?

6. Salendo di quota l’orizzonte si allontana: effetto riscontrabile molto facilmente per chi vive vicino a una costa con alture: un lontano natante o piattaforma petrolifera appare “all’orizzonte” se viene osservato dal livello del mare e “al di qua” dell’orizzonte se osservato da una certa quota.

La piattaforma petrolifera ripresa da diverse altezze è prima "al di là" dell'orizzonte, poi "al di qua".

La piattaforma petrolifera ripresa da diverse altezze è prima “al di là” dell’orizzonte, poi “al di qua”. Animazione a maggior risoluzione. Un articolo completo sulla realizzazione di questo video eccezionale sul sito Greenflash.photo della stessa autrice delle riprese.

Questo effetto è magistralmente illustrato dall’animazione della Piattaforma Vega ripresa da quote via via maggiori dalla fotografa dei cieli Marcella Giulia Pace (autrice di diversi APOD).

Nell’animazione si vede la piattaforma “emergere” dall’orizzonte man mano che il punto di osservazione si eleva. Questo fenomeno illustra che l’orizzonte di allontana e si abbassa mentre la quota d’osservazione cresce: una prova plastica e immediata della rotondità della Terra e della sua curvatura all’orizzonte.

Infine riporto le mie preferite tra le infinite prove (meno banali di una foto da satellite!), che oggi si potrebbero portare a conforto della rotondità del nostro pianeta:

7. Astronomia: come cambiano l’altezza della Stella Polare e la visibilità delle stelle a sud al cambiare della latitudine. Se, per fare un esempio, ci spostiamo verso sud di due gradi di latitudine, come andando da Ferrara a Roma, vedremo la Polare più bassa di due gradi e, verso sud, le stelle più alte di due gradi. Questa è forse la più evidente, cogente e nota fin dall’antichità delle prove della curvatura terrestre. Per lo stesso motivo le costellazioni appaiono inclinate diversamente rispetto all’orizzonte: al Circolo Polare Orione sorge quasi “in piedi”, all’Equatore sorge “sdraiato”. E così pure la Luna: alle alte latitudini può mostrare la falce disposta in verticale rispetto all’orizzonte, a latitudini minori la falce può essere sdraiata: orizzontale come un sorriso. Al corso di Archeoastronomia vediamo come mercanti e nomadi preistorici si imbattessero costantemente in questo fenomeno (come pure nella diversa durata del giorno e della notte a diverse latitudini) fin da tempi arcaici, plasmando la nostra idea del mondo e del cielo.

La forma dei più grandi sistemi atmosferici dipende dalla rotazione terrestre

La forma dei più grandi sistemi atmosferici dipende dalla rotazione terrestre

8. La fisica predice che un corpo sufficientemente massiccio e compatto (come la Terra) assuma forma sferica: tutti i corpi celesti oltre una certa massa che osserviamo al telescopio sono effettivamente sferici (o elongati all’equatore se ruotano con una certa velocità, altro effetto descritto dalla fisica). Dalla Luna (la cui forma sferica è visibile ad occhio nudo) ai pianeti, dagli asteroidi maggiori alle lune più grandi del Sistema Solare, e perfino le stelle (la cui forma è oggi visibile attraverso sofisticate tecniche di interferometria), tutti sono sferici, come avviene per la Terra, esattamente come previsto dalla fisica.

9. La circolazione atmosferica a grande scala, ricca di fenomeni come correnti a getto, cicloni e anticicloni, è interamente plasmata da due fattori principali: l’energia ricevuta dal Sole e la rotazione del globo terrestre. Quest’ultima, in particolare, induce su tutte le masse d’aria che si spostano in senso N-S, una deviazione peculiare (legge di Ferrelforze di Coriolis) che si riconosce ad esempio nel caratteristico moto spiraleggiante in senso antiorario dei cicloni nel nostro emisfero, circostanza che non sarebbe spiegabile su una Terra che non fosse una sfera in rotazione.

Sciame meteorico - stelle cadenti10. La frequenza delle stelle cadenti. Se avessimo ancora un cielo buio, senza l’attuale devastazione dovuta allo spreco di illuminazione notturna, tutte le sere vedremmo in cielo parecchie meteore, le scie luminose delle “stelle cadenti“. Appassionandoci del fenomeno, scopriremmo che, a parte le date ricchissime di meteore associate agli sciami meteorici, vediamo più stelle cadenti alla fine della notte che non all’inizio. Come mai? È il “vento” di meteore sporadiche dovuto al fatto che, prima dell’alba, la rotazione terrestre ci ha portato in vista del punto verso cui la Terra si muove nello spazio mentre rivolve attorno al Sole: è come se ci trovassimo “a prua” a prendere più pioggia meteoritica. Prova contemporaneamente della sfericità della Terra, della sua rotazione su se stessa e della rivoluzione attorno al Sole.

[ Paolo Colona ]

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