ALMA Osserva il Sole

FB_IMG_1484665308371Nuove immagini riprese dall’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) in Cile hanno rivelato dettagli del Sole altrimenti invisibili, inclusa una nuova visione del centro oscuro e contorto di una macchia solare della dimensione di ben due volte il diametro della Terra. I risultati rappresentano un’espansione importante del range di osservazioni utilizzate per indagare sulla fisica della nostra stella.

Le antenne di ALMA sono progettate in modo da non essere danneggiate dall’intenso calore dovuto alla luce focalizzata.

Gli astronomi hanno utilizzato le capacità di ALMA per riprendere la luce a lunghezza d’onda millimetrica emessa dalla cromosfera del Sole, la regione che si trova sopra la fotosfera, e che forma la superficie visibile del Sole. Il team, un gruppo internazionale di astronomi con membri dall’Europa, dal Nord America e dall’Asia Orientale, ha prodotto le immagini come dimostrazione della capacità di ALMA di studiare l’attività solare a lunghezze d’onda più lunghe di quelle tipicamente disponibili agli osservatori solari terrestri.

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In passato gli astronomi hanno studiato il Sole e hanno indagato sulla sua dinamica superficiale e sull’atmosfera energetica, ma, per arrivare ad una piena comprensione delle dinamiche, hanno necessità di studiarlo nell’intero spettro elettromagnetico, inclusa la regione millimetrica e submillimetrica di cui si occupa ALMA.

Dal momento che il Sole è molti miliardi di volte più luminoso degli oggetti deboli tipicamente osservati da ALMA, le sue antenne sono state realizzate per poter riprendere il Sole in straordinario dettaglio utilizzando la tecnica della interferometria radio ed evitando di essere danneggiate dal calore intenso della luce solare focalizzata. Il risultato di questo studio è una serie di immagini che dimostrano la particolare capacità di ALMA di studiare il nostro Sole. I dati sono stati diffusi questa settimana alla comunità astronomica per ulteriori analisi.

Il team ha osservato un’enorme macchia solare a lunghezza d’onda di 1,25 e 3 millimetri utilizzando due delle bande di ricevitori disponibili. Le immagini rivelano differenze nella temperatura tra parti della cromosfera del Sole. Comprendere il calore e la dinamica della cromosfera è una delle chiavi per le future ricerche.

Le macchie solari sono formazioni transitorie che avvengono in regioni in cui il campo magnetico solare è estremamente concentrato e potente. Hanno una temperatura inferiore alle regioni circostanti e questo è il motivo per cui appaiono scure.

La differenza nell’aspetto tra le due immagini è dovuta alle diverse lunghezze d’onda della luce emessa che viene osservata. Le osservazioni a lunghezze d’onda più corte sono in grado di andare più in profondità, il che significa che le immagini a 1,25 millimetri mostrano uno strato della cromosfera più profondo e perciò più vicino alla fotosfera, rispetto alle immagini a 3 millimetri.
ALMA è il primo strumento di cui è partner ESO che possa consentire agli astronomi di osservare la nostra stella, mentre gli altri strumenti dell’ESO necessitano di essere protetti dall’intensa radiazione solare per evitare danneggiamenti.
[ Barbara Bubbi ]

http://www.eso.org/public/news/eso1703/
Credit:ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)

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