ALMA

Betelgeuse ripresa da ALMA

Questa straordinaria immagine di una bolla color arancio mostra nientemeno che la famosa stella Betelgeuse, osservata dall’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA). Si tratta della prima volta in cui ALMA ha osservato la superficie di una stella e il risultato è l’immagine di Betelgeuse a più alta risoluzione mai ottenuta. Continua a leggere

La Nascita di una Stella Massiccia

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Le stelle si formano in seguito al collasso di gas e polveri che fluttuano nello spazio interstellare, ma gli astronomi non hanno ancora compreso pienamente come nascano le stelle massicce. Una questione fondamentale in gioco potrebbe essere la rotazione del gas.

La nube molecolare ruota lentamente all’inizio e la rotazione diviene più veloce via via che la nube si contrae per effetto della gravità. In questo caso le stelle nascenti nella nube dovrebbero ruotare molto rapidamente, ma le stelle massicce osservate ruotano molto più lentamente del previsto.

Una spiegazione possibile a questa apparente incongruenza potrebbe riguardare il gas espulso dalle stelle bambine: il deflusso gassoso in rotazione può dissipare energia rotazionale e rallentare l’aumento di velocità di rotazione. Gli astronomi hanno provato ad analizzare la rotazione del deflusso per testare questo scenario e comprenderne il meccanismo, per quanto analisi di questo tipo non siano semplici, specie per ciò che riguarda massicce baby-stelle.

Il team di scienziati guidato da Tomoya Hirota del National Astronomical Observatory of Japan ha osservato una massiccia protostella chiamata Orion KL Source I, nella famosa Nebulosa di Orione a 1.400 anni luce dalla Terra. Grazie alla sua vicinanza e alle capacità di ALMA il team è stato in grado di svelare la natura del deflusso espulso dalla stella stessa.

“Abbiamo ripreso una chiara immagine della rotazione del deflusso”, afferma Hirota, a guida dello studio pubblicato su Nature Astronomy. “In aggiunta, il risultato fornisce indizi importanti sul meccanismo di espulsione del flusso”.

È stato scoperto che il flusso ruota nella stessa direzione del disco gassoso di accrescimento che circonda la stella e che la nutre nelle prime fasi della sua vita. Questo supporta l’idea che il deflusso giochi un ruolo importante nella dissipazione dell’energia rotazionale.

Inoltre i dati di ALMA mostrano chiaramente che il deflusso viene espulso non in prossimità della stella bambina, ma piuttosto dal bordo esterno del disco di gas e polveri. Secondo il modello il gas nel disco in rotazione si muove verso l’esterno a causa della forza centrifuga e poi fugge via percorrendo le linee di campo magnetico sotto forma di flusso in espulsione. Il risultato dello studio conferma il ruolo previsto del flusso gassoso lanciato dalla stella nel sottrarre momento rotazionale al sistema, fornendo una soluzione a un problema di lunga data, relativo al modo in cui un disco di accrescimento può nutrire efficacemente una stella neonata.
[ Barbara Bubbi ]

https://m.phys.org/news/2017-06-alma-birth-massive-baby-star.html
Credit: ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)

Lontana, luminosa polvere di stelle

Resa artistica di come potrebbe apparire la lontanissima galassia A2744_YD4, quando l’universo aveva il 4% della sua età attuale, basata sulle osservazioni realizzate con ALMA.

Un gruppo di astronomi di diverse nazioni, utilizzando il super radiotelescopio ALMA, ha scoperto una grande massa di polvere stellare brillante in una galassia risalente a quando l’Universo aveva solo il 4% della sua età attuale. Osserviamo questa galassia subito dopo che si è formata; è la più distante galassia nella quale sia mai stata rivelata polvere, ed è anche la più lontana presenza di ossigeno mai rivelata. Continua a leggere

Buchi neri e formazione stellare

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L’Ammasso della Fenice è un enorme raggruppamento di circa 1.000 galassie, localizzato a 5,7 miliardi di anni luce dalla Terra. Al suo centro si trova una galassia massiccia, che pare formi stelle al tasso poderoso di circa 1.000 all’anno. La maggior parte delle altre galassie nell’Universo sono molto meno produttive, sfornando solo poche stelle all’anno e la questione è comprendere cosa abbia alimentato la nascita stellare a livelli estremi rilevata nell’ammasso. Continua a leggere

ALMA Osserva il Sole

FB_IMG_1484665308371Nuove immagini riprese dall’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) in Cile hanno rivelato dettagli del Sole altrimenti invisibili, inclusa una nuova visione del centro oscuro e contorto di una macchia solare della dimensione di ben due volte il diametro della Terra. I risultati rappresentano un’espansione importante del range di osservazioni utilizzate per indagare sulla fisica della nostra stella. Continua a leggere

Tripudio di stelle in una lontana galassia

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Una galassia distante, scoperta recentemente, si illumina del bagliore di una quantità straordinaria di stelle neonate, formandole ad un ritmo forsennato. La prolifica galassia, chiamata SPT 0346-52, si trova a 12,7 miliardi di anni luce dalla Terra ed è stata quindi osservata circa un miliardo di anni dopo il Big Bang. Continua a leggere

Uno tsunami di gas e stelle forma un “occhio” galattico

tsunamiofsta-1Gli astronomi utilizzando l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) hanno individuato nel disco di una galassia a spirale nota come IC 2163 un vero e proprio “tsunami” di stelle e gas generato dallo scontro tra due galassie. Quest’onda colossale di materiale, innescata quando IC 2163 ha speronato un’altra galassia a spirale chiamata NGC 2207, ha prodotto archi rilucenti di intensa formazione stellare che sembrano assumere l’aspetto di un occhio dotato di palpebre. Continua a leggere

Tre stelle neonate in un disco

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Un nuovo studio pubblicato su Nature fornisce chiarimenti fondamentali in relazione alla nascita di sistemi composti da più stelle compagne. Per la prima volta gli astronomi hanno osservato attorno ad una giovane stella un disco di materiale che si sta frammentando in un sistema stellare multiplo: sono state individuate tre baby stelle nello stesso disco. Continua a leggere

ALMA Esplora il Campo Ultra-profondo di Hubble

This image combines a background picture taken by the NASA/ESA Hubble Space Telescope (blue/green) with a new very deep ALMA view of this field (orange, marked with circles). All the objects that ALMA sees appear to be massive star-forming galaxies. This image is based on the ALMA survey by J. Dunlop and colleagues, covering the full HUDF area.

Gli astronomi hanno utilizzato l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) per esplorare gli angoli più remoti dell’Universo rivelati per la prima volta nell’immagine iconica del Campo Ultra-profondo di Hubble (Hubble Ultra Deep Field, HUDF). Continua a leggere