Cielo del mese – febbraio 2023
⭐️ CALENDARIO ASTRONOMICO DI FEBBRAIO 2023
I fenomeni astronomici di febbraio 2023, con la visibilità di stelle, pianeti e costellazioni.
☄️ Febbraio si apre all’insegna del passaggio della cometa C/2022 E3 ZTF che proprio il 1° del mese viene a trovarsi alla minima distanza dalla Terra e, sotto cieli tersi e incontaminati, si può a malapena scorgere a occhio nudo. Fra i pianeti, Venere si mostra a occidente dopo il tramonto sempre un po’ più a lungo e sempre più splendente. Al tramonto brillano inconfondibili in direzione sud-ovest anche Marte e Giove, il primo fino a tarda notte attorniato dalle stelle accese dell’Esagono Invernale (Aldebaran, Capella, Castore con Polluce, Procione, Rigel e Sirio), il secondo per poche ore dopo il tramonto fra quelle più vaghe dei Pesci, della Balena e dell’Acquario. Saturno invece manca completamente dalla scena celeste perché il 16 va in congiunzione col Sole. Dalla seconda decade di febbraio svanisce nella luce solare anche Mercurio, la cui osservazione può essere condotta nei primi giorni del mese durante il crepuscolo mattutino. Anche per il nostro satellite c’è un giorno in cui appare per così dire “dimesso”: è il 4 febbraio, quando all’apogeo, possiamo osservarlo sotto forma di Microluna con una riduzione del disco lunare circa del 13% rispetto alle sue massime dimensioni. Da non perdere infine il suggestivo raggruppamento serale del 22 febbraio in cui Venere e Giove prima di tramontare, scortano come due sentinelle armate di luce, una sottilissima falce di Luna all’8%.
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☀️ SOLE
Si trova nella costellazione del Capricorno e dal 17 in quella dell’Aquario.
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FASI DELLA LUNA
Piena – domenica 5 h19.28
Ultimo quarto – lunedì 13 h17.01
Nuova – lunedì 20 h08.06
Primo quarto – lunedì 27 h09.06
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PRINCIPALI EVENTI ASTRONOMICI DI FEBBRAIO
1 06.06 Cometa C/2022 E3 ZTF alla minima distanza dalla Terra (0,284 UA) ☄️
3 21.25 Congiunzione Luna – Polluce 1,9°S
4 09.54 Luna all’apogeo (406.475 km). 2° Microluna 2023, 2° apogeo più alto dell’anno.
4 23.18 Congiunzione Luna – Presepe (M44) 3,8°N
5 19.28 Luna piena
6 19.21 Congiunzione Luna – Regolo 4,5°N
11 06.01 Congiunzione Luna – Spica 3,5°N
13 17.00 Luna all’ultimo quarto
13 20.30 Saturno alla massima distanza dalla Terra (10,811 UA)
14 19.43 Congiunzione Luna – Antares 1,8°N, visibile dalle 04.00 del 15.
15 13.19 Congiunzione Venere – Nettuno 0,0°S, visibile dopo il tramonto.
15 20.53 Mercurio all’afelio (0,467 UA)
16 17.16 Saturno in congiunzione col Sole
19 10.05 Luna al perigeo (358.266 km)
20 08.05 Luna nuova
21 19.15 Congiunzione Luna – Nettuno 2,5°S
22 08.55 Congiunzione Luna – Venere 2,1°S, visibile dopo il tramonto.
22 19.00 Raggruppamento Giove, Luna e Venere
22 22.59 Congiunzione Luna – Giove 1,2°S (occultazione), visibile dal tramonto fino alle 20.00, non in occultazione.
25 14.04 Congiunzione Luna – Urano 1,3°N, visibile dopo il tramonto.
26 16.19 Congiunzione Luna – Pleiadi 2,1°S (occultazione), visibile dopo il tramonto, non in occultazione.
27 09.05 Luna al primo quarto
27 19.00 Raggruppamento Marte, Luna e Aldebaran
28 05.30 Congiunzione Luna – Marte 1,1°N (occultazione), visibile fino alle 2.00, non in occultazione.
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PIANETI
☿ MERCURIO, nel Sagittario, entra il 12 febbraio nel Capricorno e questo indicativamente è anche l’ultimo giorno in cui riusciamo a vederlo a est prima dell’alba, anche se con difficoltà per via della sua prossimità all’orizzonte. Grazie alla fase crescente, il pianeta aumenta man mano il suo splendore e in questi primi dodici giorni del mese la sua magnitudine diminuisce da -0,07 a -0,18. Il suo diametro angolare invece diminuisce da 6,51” a 5,65” perché Mercurio si sta allontanando dalla Terra. Non solo dal nostro pianeta si allontana, ma anche dal Sole e il 15 febbraio si trova all’afelio, la massima distanza dalla stella che per Mercurio è di circa 70 milioni di chilometri.
♀ VENERE dimora fra le stelle dell’Aquario fino al 16 febbraio quando splende insieme a quelle dei Pesci, ancora meno appariscenti dinanzi alla luminosità del pianeta, oltretutto in aumento. Nell’arco del mese Venere alza il suo splendore da -3,91 magnitudini a -3,94 e l’inconfondibile punto celeste si ingrandisce di circa 1 secondo d’arco, ampliando il suo diametro angolare da 11,14” a 12,15”. Venere è la “stella” della sera o Vespero, perché appare dopo il tramonto e possiamo osservarlo mediamente per un paio d’ore sempre un po’ più alto sull’orizzonte ovest. Il 22 febbraio lo troviamo in un suggestivo raggruppamento, dove insieme a Giove scorta un sottile spicchio di Luna crescente che volge a Venere il suo bordo illuminato all’8%.
♂ MARTE, dopo averci estasiato col suo colore arancio acceso, si allontana gradualmente dalla Terra e, dei pianeti visibili a occhio nudo, anche in febbraio si conferma il protagonista. Appare alto a sud-est dopo il tramonto fra le stelle del Toro e si lascia osservare fino a tarda notte. La sua magnitudine a inizio mese è di -0,26 e dal 13 febbraio passa sui valori positivi, segno di luminosità in diminuzione. A fine mese, Marte splende di magnitudine 0,43. L’allontanamento dalla Terra si ripercuote anche sul suo diametro angolare che nell’arco del mese cala da 10,61” a 8,20”.
Il 27 febbraio a partire dalle 19.00 possiamo vedere Marte in un bel raggruppamento con la Luna al primo quarto e Aldebaran più a ovest.
♃ GIOVE appare al tramonto in direzione sud-ovest gradualmente sempre più basso sull’orizzonte occidentale, tant’è che la sua visibilità a fine mese si riduce ad appena un paio d’ore. Nonostante si stia allontanando anch’esso dalla Terra, rimane un punto splendente fra le stelle dei Pesci e, fra il 6 e il 18 febbraio, fra quelle della Balena. La sua magnitudine apparente cresce da -2,18 a -2,10, mentre il suo diametro angolare diminuisce da 36,04” a 34,21”. La sera del 22 febbraio possiamo vedere Giove in un pittoresco raggruppamento con la Luna e Venere, dove i due pianeti molto brillanti paiono sentinelle a veglia di una sottile falce di Luna crescente sotto il cui bordo di luce splende Venere, mentre Giove domina l’ampia porzione oscura.
♄ SATURNO dopo più di due anni, il 13 febbraio lascia la costellazione del Capricorno e in quel congedo viene anche a trovarsi alla massima distanza dalla Terra pari a 10,811 UA, oltre un miliardo e mezzo di chilometri. Il 14 febbraio entra nell’Aquario, che tre giorni dopo ospita il Sole. Siamo in realtà molto vicini al confine fra le due costellazioni e il 16, Saturno porta un’elongazione dal Sole di appena 1,5°: il pianeta va infatti in congiunzione con la nostra stella, ovvero si sovrappone prospetticamente al Sole (a rigore, assume la stessa longitudine eclittica) e si immerge nella sua luce. Già dalla fine di gennaio, Saturno è scomparso dal firmamento e torneremo a vederlo in aprile prima dell’alba.
♅ URANO, nell’Ariete, si vede al tramonto in direzione sud-occidentale e al massimo fino a dopo la mezzanotte all’inizio di febbraio. Ha una magnitudine media di 5,82 che va crescendo e dimensioni angolari medie di 3,56” in diminuzione. Dopo il tramonto del 25 febbraio possiamo vedere Urano appena sotto la Luna crescente che volge al pianeta il suo spicchio illuminato al 34%.
♆ NETTUNO, sul confine dell’Acquario coi Pesci, è visibile dopo il tramonto per quasi tutto il mese, seppure al trascorrere dei giorni sia sempre più basso sull’orizzonte occidentale e richieda la linea di vista priva di ostacoli. Con magnitudine media di 7,83, ma sempre meno luminoso e sempre un po’ più piccolo col suo diametro apparente che nel mese passa da 2,23” a 2,21”, Nettuno è diretto verso la congiunzione col Sole, evento di metà marzo. Prima di perderlo dal firmamento, possiamo osservarlo la sera del 15 febbraio quasi sovrapposto a Venere e il 21 un paio di gradi sopra una Luna appena al 3%, visione ostica essendo i due corpi celesti ormai prossimi a tramontare e che richiede un orizzonte completamente libero come può essere quello del mare.
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✨ STELLE E COSTELLAZIONI
Febbraio vede Andromeda con la sua celeberrima galassia avviarsi al tramonto, mentre le fulgenti costellazioni del Toro e di Orione iniziano a occupare la porzione sud-occidentale della volta celeste ben prima della mezzanotte. Le Pleiadi, Aldebaran, Betelgeuse, Rigel, la Nebulosa del Granchio e quella di Orione insieme alla Testa di Cavallo, vanno catturate dopo il tramonto e lasciano il posto a sud ai Gemelli e al debole Unicorno che, attraversato tenuamente dalla Via Lattea, porta in culminazione le sue spettacolari nebulose Rosetta e Cono, l’una a emissione, l’altra oscura e sulla cui sommità si aprono le stelle dell’ammasso aperto Albero di Natale col vertice in 15 Mon. Il Cane Minore e più sotto quello Maggiore sono le altre due costellazioni protagoniste di febbraio con le loro stelle piene di luce che transitano nelle prime ore serali. Procione nel Cane Minore con 0,40 magnitudini è l’ottava stella più luminosa della volta celeste, mentre Sirio in quello Maggiore, è la regina indiscussa del firmamento con la sua magnitudine di -1,45, la luminosità più alta di tutte le stelle visibili in entrambi gli emisferi. La pallida scia della Via Lattea lambisce anche il Cane Maggiore, così che nell’ampia area celeste sono disseminati numerosi ammassi aperti, i gruppi stellari tipici del disco galattico dove splendono gli astri di più recente formazione. M50 (m=5,90), NGC 2232 (m=3,90), NGC 2343 (m=6,70) sono quelli più luminosi nell’Unicorno, mentre nel Cane Maggiore troviamo M41, anche detto Piccolo Alveare, di magnitudine 4,50, così come due galassie interagenti, NGC 2207 (m=10,65) e IC 2163 (m=12,55).
A est infine si erge maestosa l’Idra con l’inseparabile Coppa sopra la sua coda, seguita più tardi dal Corvo, ma a oriente vediamo sorgere sempre prima anche Regolo e Spica, gli astri principali del Leone e della Vergine, che ci annunciano l’arrivo della primavera.
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☄️ 1° FEBBRAIO: COMETA C/2022 E3 ZTF ALLA MINIMA DISTANZA DALLA TERRA
Dopo aver toccato il perielio il 12 gennaio scorso, la cometa C/2022 E3 ZTF intercettata il 2 marzo 2022 dallo Zwicky Transient Facility (ZTF), raggiunge anche la minima distanza dalla Terra. Poco prima dell’alba del 1° febbraio infatti la cometa è a meno di 42 milioni e mezzo di chilometri da noi, più vicina di quanto Mercurio possa mai accostarsi al Sole. Nonostante la relativamente piccola distanza che ci separa – per confronto la brillante cometa Neowise del 2020 si è avvicinata fino a 103 milioni di chilometri raggiungendo la magnitudine 1 – la C/2022 E3 ZTF rimane piuttosto debole.
Le comete, provenendo dalle regioni più remote e dunque più fredde del Sistema Solare, sono completamente ghiacciate, ma via via che si avvicinano alla nostra stella, si riscaldano e il ghiaccio sublima trasformandosi in gas che per lo più è fatto di vapore acqueo, monossido di carbonio e anidride carbonica. È questo composto gassoso che dà origine alla coda della cometa. La C/2022 E3 ZTF, che aveva un periodo lunghissimo, di circa 50.000 anni, e che ora le si è ulteriormente allungato, è visibile con un binocolo o al telescopio e, nei giorni in cui passa vicino alla Terra, si trova nella costellazione circumpolare della Giraffa, dunque sopra l’orizzonte per tutta la notte.
Non resta dunque che cimentarsi nella caccia alla cometa C/2022 E3 ZTF, magari aiutati dalle mappe e dagli utili consigli presenti nell’articolo di Accademia delle Stelle dedicato alla cometa https://accademiadellestelle.org/cometa-c2022-e3-ztf/
Buon inseguimento! ☄️
[ Ilaria Sganzerla ]
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