Cielo del mese – novembre 2022
⭐️ CALENDARIO ASTRONOMICO DI NOVEMBRE 2022
I fenomeni astronomici di novembre 2022, con la visibilità di stelle, pianeti e costellazioni.
Novembre si annuncia col primo quarto di Luna in congiunzione con Saturno, un inizio mese suggestivo come gli eventi astronomici che ci aspettano! Non uno ma ben due sciami meteorici percorrono il cielo con le loro improvvise scie, il 3 novembre iniziano a sfrecciare le TAURIDI seguite il 18 dalle numerose LEONIDI e, poiché entrambi gli sciami sono attivi per tutto il mese, l’appuntamento con almeno una stella cadente è pressoché garantito, basta mettersi a osservare.
Fra i pianeti visibili a occhio nudo invece, è sempre più protagonista MARTE che dal 10 raggiunge e successivamente supera la luminosità di Sirio, la stella più brillante del firmamento, mentre al telescopio è URANO a imporsi grazie al suo massimo avvicinamento alla Terra il 7 novembre e alla successiva opposizione il giorno 9. Giove, dopo averci incantato in ottobre col suo fulgore, continua a essere molto luminoso e visibile a lungo. Tutti i pianeti infine si vedono dopo il tramonto, mentre gli unici assenti sono Venere e Mercurio, prospetticamente troppo vicini al Sole. L’8 novembre ci sarebbe anche un’eclissi totale di Luna, ma dall’Italia non è visibile.
A ricamare la notte in questo mese ricco di appuntamenti, ci sono naturalmente le costellazioni che a est ci ricordano che l’inverno è vicino, mentre a ovest ci lasciano un ultimissimo ricordo dell’estate: a oriente infatti il TRIANGOLO INVERNALE con Sirio, Procione e Betelgeuse, fa da contrappeso al Triangolo Estivo che sfuma a occidente con Deneb, Vega e Altair. Popolano il firmamento come grossi grani di luce anche Aldebaran, Capella, Polluce e Rigel, tutte stelle luminosissime che col Triangolo Invernale, ma escludendo Betelgeuse, formano l’ESAGONO INVERNALE, un asterismo più ampio che ospita al centro la supergigante rossa di Orione, Betelgeuse, e quest’anno racchiude tra i suoi confini anche Marte. Novembre infine è il mese della GALASSIA DI ANDROMEDA (M31) che culmina nelle prime ore serali, offrendosi così alle migliori condizioni osservative.
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☀️ SOLE
Si trova nella costellazione della Bilancia e dal 24 in quella dello Scorpione.
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FASI DELLA LUNA
Primo quarto – martedì 1 h07.37
Piena – martedì 8 h12.02
Ultimo quarto – mercoledì 16 h14.27
Nuova – mercoledì 23 h23.57
Primo quarto – mercoledì 30 h15.36
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PRINCIPALI EVENTI ASTRONOMICI DI NOVEMBRE
1 07.37 Luna al primo quarto
1 22.07 Congiunzione Luna – Saturno 4,2°S
3 19.22 Sciame meteorico delle Tauridi (ZHR 5) ☄️
4 09.18 Congiunzione Luna – Nettuno 3,2°S, visibile dopo il tramonto.
4 21.22 Congiunzione Luna – Giove 2,4°S
4 22.00 Raggruppamento Luna, Giove e Nettuno
7 16.32 Urano alla minima distanza dalla Terra (18,687 UA)
8 11.58 Eclissi totale di Luna (non visibile dall’Italia)
8 12.02 Luna piena
8 14.09 Congiunzione Luna – Urano 0,7°N (occultazione), visibile dopo il tramonto non più in occultazione.
8 17.27 Mercurio in congiunzione superiore
9 09.40 Urano in opposizione
9 12.51 Mercurio al nodo discendente
9 13.52 Congiunzione Luna – Pleiadi 2,7°S, visibile dopo il tramonto.
10 01.00 Marte con la stessa magnitudine di Sirio (-1,45)
10 22.00 Raggruppamento Luna, Marte e Aldebaran
11 09.04 Saturno in quadratura orientale
11 14.44 Congiunzione Luna – Marte 2,5°N, visibile dopo il tramonto.
14 01.20 Congiunzione Luna – Polluce 1,7°S
14 07.40 Luna all’apogeo (404.923 km)
15 03.09 Congiunzione Luna – Presepe 4,1°N
16 14.27 Luna all’ultimo quarto
16 22.52 Congiunzione Luna – Regolo 4,9°N, visibile dalle 00.030 del 17.
18 19.00 Sciame meteorico delle Leonidi (ZHR 15) ☄️
19 21.37 Mercurio all’afelio (0,467 UA)
21 05.12 Congiunzione Luna – Spica 4,2°N
21 15.21 Venere al nodo discendente
23 22.13 Giove stazionario moto diretto
23 23.57 Luna nuova
26 02.29 Luna al perigeo (362.825 km)
29 05.39 Congiunzione Luna – Saturno 4,2°S, visibile dopo il tramonto.
30 15.36 Luna al primo quarto
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PIANETI
☿ MERCURIO in novembre attraversa ben quattro costellazioni. Inizia il mese nella Vergine per trasferirsi il 4 nella Bilancia, il 17 nello Scorpione e infine il 23 nell’Ofiuco. Come si può notare, viene a trovarsi nella Bilancia dove dimora il Sole e con la nostra stella va infatti in congiunzione superiore l’8 novembre azzerando la sua elongazione. Per questo motivo Mercurio non è visibile per tutto il mese. Il 19 novembre raggiunge l’afelio, il punto della sua orbita più distante dal Sole che per Mercurio è di circa 70 milioni di chilometri (0,467 UA).
♀ VENERE si trova nella costellazione della Bilancia fino al 17 novembre; dal 18 al 22 attraversa lo Scorpione nel tratto delle Chele e dal 23 dimora nell’Ofiuco insieme a Mercurio. Il pianeta non è tuttavia visibile perché risente ancora della congiunzione superiore col Sole di ottobre. La sua elongazione nell’arco del mese passa infatti da circa 2,5° a 9,5° e Venere è così ancora troppo vicino prospetticamente al Sole per potersi distinguere.
♂ MARTE è visibile per quasi tutta la notte nella costellazione del Toro ed è sempre più splendente. Il 10 novembre brilla con magnitudine -1,45, la stessa di Sirio, l’astro più luminoso del firmamento e nei giorni a seguire lo supera raggiungendo a fine mese una magnitudine di -1,92, vicina alla massima dell’anno che toccherà in dicembre. Anche le sue dimensioni apparenti aumentano gradualmente passando dai 15,18” di inizio mese ai 17,20” della fine.
♃ GIOVE, dopo aver dato spettacolo col suo fulgore in ottobre, continua a essere molto luminoso con una magnitudine media di -2,69, nonché prezioso anche in piccoli telescopi, avendo un diametro angolare medio di 45,63”. Appare dopo il tramonto nella porzione occidentale della costellazione dei Pesci e rimane visibile fino alle prime ore dopo la mezzanotte, ma anticipa gradualmente il suo tramonto, che a fine novembre avviene attorno all’1.30. Il 4 novembre è in congiunzione con la Luna, illuminata già all’86%, dalla quale dista 2,4° in direzione nord. Al telescopio, si aggiunge la visione di Nettuno che si trova circa 6,5° a ovest della coppia.
♄ SATURNO è stabile nel Capricorno e, grazie alle giornate più corte, si lascia vedere in media per quasi sette ore dopo il tramonto. Il pianeta anticipa infatti gradualmente il suo tramonto che avviene prima della mezzanotte. Sia il suo splendore che le sue dimensioni apparenti sono in diminuzione, con la magnitudine che nell’arco del mese passa da 0,68 a 0,79, mentre il diametro angolare si restringe da 17,24” a 16,43”. Il 1° novembre Saturno si offre in una suggestiva congiunzione con la Luna al primo quarto da cui dista 4,2° in direzione nord. L’11 invece la sua elongazione è di 90°, ovvero si trova in quadratura, quella orientale, il che significa che Saturno passa sul meridiano 6 ore dopo il Sole e si vede così nella prima parte della notte.
♅ URANO, visibile almeno con un binocolo, splende dalla consueta costellazione dell’Ariete rimanendo visibile per tutta la notte. Novembre è infatti il mese che lo vede protagonista perché il 9 va in opposizione e i suoi orari di alba e tramonto si scambiano con quelli del Sole, mentre due giorni prima, il 7, si trova alla minima distanza dalla Terra, pari a 2.796 milioni di chilometri (18,7 UA). Conseguentemente il suo splendore è massimo con 5,67 magnitudini così come le sue dimensioni apparenti di 3,77”.
♆ NETTUNO si trova sempre nell’Acquario al confine coi Pesci e si vede dal tramonto del Sole fino alle due di notte a inizio mese e fino alla mezzanotte e mezza alla fine. Il pianeta si sta allontanando dalla Terra come indicano le sue dimensioni angolari che sono in diminuzione attestandosi su un valore medio di 2,32”. Di conseguenza diminuisce anche la sua luminosità che ha un valore medio di 7,73 magnitudini in progressivo aumento. Il 4 novembre Nettuno va in congiunzione con la Luna e alla sera si trova in un raggruppamento col nostro satellite e Giove, entrambi nei Pesci vicino al confine con l’Acquario.
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✨ STELLE E COSTELLAZIONI
Le costellazioni che culminano in novembre nella fascia oraria 21.00-24.00 sono Andromeda, i Pesci, la Balena e il Triangolo. ANDROMEDA è certamente la protagonista più attesa perché in novembre esibisce a sud in prima serata l’omonima galassia, la spirale più vicina alla Via Lattea coi suoi 2,5 milioni di anni luce di distanza e che, grazie alla sua magnitudine di 3,44, sotto un cielo adeguatamente buio è visibile a occhio nudo come un tenue batuffolo bianco opaco vicino alla stella Nu And. Ma anche le altre costellazioni in transito hanno ciascuna una galassia a spirale da offrire. I Pesci, che oggi ospitano l’equinozio di primavera, recano vicino alla stella Eta la galassia M74, una suggestiva spirale dalle dimensioni simili alla Via Lattea, che si mostra frontalmente e che è ben quattordici volte più lontana di Andromeda, motivo per cui è molto debole (è di nona magnitudine). Non manca una galassia a spirale nemmeno nella Balena, costellazione meridionale e quarta per estensione nella volta celeste. Vicino alla stella Delta Cet, a ridosso dell’equatore, la Balena ospita M77, anch’essa in prospettiva frontale e particolarmente luminosa considerando che splende dalla strabiliante distanza di 60 milioni di anni luce, ventiquattro volte più distante di Andromeda! Ma la sorgente che caratterizza la costellazione della Balena è certamente la stella Omicron, più nota col nome di MIRA CETI, la “meravigliosa” come la battezzò l’astronomo polacco Johannes Hevelius nel Seicento, per via del suo, allora misterioso, apparire e scomparire ogni 330 giorni. Mira Ceti, è la prima stella variabile scoperta dagli astronomi nel Rinascimento e, nell’arco di undici mesi, aumenta il suo splendore di ben sette magnitudini (da 3 a 10 circa), che in termini di luminosità equivale ad aumentarla di 630 volte! Nel 2022 Mira ha raggiunto il picco di splendore il 16 luglio, mentre il prossimo è previsto il 13 giugno 2023. Mira Ceti dista circa 300 anni luce dalla Terra e si trova 3° sotto l’equatore celeste, non lontano dalla stella Delta.
Per finire nella piccola costellazione del Triangolo, al confine con i Pesci, troviamo la GALASSIA DEL TRIANGOLO (M33), anch’essa col disco in prospettiva frontale. M33 ha una magnitudine di 5,72 ed è appena più lontana di Andromeda con i suoi 3 milioni di anni luce di distanza. Col suo diametro di 60.000 anni luce è la terza galassia a spirale più grande del Gruppo Locale dopo Andromeda e la Via Lattea. La sua importanza è anche di natura storica perché quella del Triangolo è stata una delle prime galassie di cui si è vista la struttura a spirale.
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☄️ 3 NOVEMBRE 2022: SCIAME METEORICO DELLE TAURIDI
Il 3 novembre raggiungono il loro picco di intensità le Tauridi, uno sciame attivo dalla fine di settembre all’inizio di dicembre. In questi due mesi la Terra attraversa la zona di cielo in cui la piccola cometa periodica 2P/Encke, nel suo avvicinamento al Sole, ha perso frammenti del proprio materiale (fondamentalmente roccia, polvere e ghiaccio) lasciando nello spazio una concentrazione di detriti che possono muoversi anche a velocità elevate. Non è il caso però di quelli persi dalla 2P/Encke che viaggiando a circa 30 km/s, rientrano fra i più lenti.
Le particelle cometarie al contatto con la nostra atmosfera, per attrito si incendiano e, mentre cadono si consumano e vaporizzano, sprigionando in questo modo la pioggia di stelle cadenti, le “meteore”.
Le Tauridi sono uno sciame piuttosto povero, la loro frequenza al picco è di 5 meteore all’ora, valore espresso con la nomenclatura “5 ZHR”, dove ZHR sta per Zenithal Hourly Rate e rappresenta il numero teorico di meteore che un osservatore potrebbe vedere in un’ora quando il radiante è allo zenith, cioè nel punto celeste che sta esattamente sopra la sua testa. Tuttavia quest’anno la pioggia di stelle cadenti potrebbe essere molto più intensa perché, come riporta l’American Meteor Society, si è visto che ogni sette anni c’è un notevole aumento dell’attività meteorica e, siccome nel 2008 e nel 2015 le Tauridi sono state particolarmente spettacolari, il 2022 dovrebbe essere l’anno in cui tornano a essere protagoniste!
Tutte le stelle cadenti sembrano sempre provenire da un punto chiamato “radiante” che, a seconda della costellazione in cui risiede, dà il nome allo sciame, dunque in questo caso le scie luminose sembrano provenire dalla costellazione del Toro. Per le Tauridi in realtà però non c’è un radiante solo ma due, perché la cometa ha originato due “flussi” di particelle: le Tauridi Meridionali e le Tauridi Settentrionali. Il radiante di quelle meridionali ha coordinate 3h35m e +14,4°– cade circa a metà strada fra le Pleiadi e la stella 1 Tau – mentre il radiante di quelle settentrionali è a 3h55m di ascensione retta e +22,8° di declinazione, nei pressi della stella 33 Tau, a sua volta un paio di gradi a sud delle Pleiadi. Il 3 novembre attorno alle 19.00 sono sorti entrambi e da quel momento può iniziare l’osservazione, meglio ancora dopo le 2.00 di notte quando la Luna, illuminata al 76,5%, è tramontata e il cielo è completamente buio.
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☄️ 18 NOVEMBRE 2022: SCIAME METEORICO DELLE LEONIDI
Dopo le Tauridi di inizio mese, il 18 tocca alle Leonidi raggiungere il picco di intensità con una frequenza teorica di 15 meteore all’ora quando il radiante è allo zenith.
Il radiante delle Leonidi si trova fra le stelle Gamma e Zeta Leo, a 10h17m di ascensione retta e a +21,6° di declinazione e il 18 novembre sorge attorno alle 23.30, momento in cui può iniziare l’osservazione che fino all’1.30 è favorita da un cielo completamente buio. La Luna, in fase calante, sorge infatti poco dopo e si presenta illuminata al 26%, fortunatamente dunque non troppo invasiva.
Al contrario delle Tauridi, le Leonidi sono fra le meteore più veloci con le particelle cometarie che viaggiano a circa 70 km/s! I frammenti sono quelli lasciati dalla cometa 55P/Tempel-Tuttle che, a differenza della triennale 2P/Encke, ha un periodo decisamente più lungo: 33 anni. L’ultimo passaggio al perielio risale al 1998 e il prossimo sarà così nel 2031.
Lo sciame delle Leonidi è attivo per un mese, dall’inizio di novembre all’inizio di dicembre, per cui anche i giorni successivi, sempre più vicini alla Luna nuova, vanno bene per l’osservazione. A questo proposito ricordiamo che non c’è una direzione preferenziale dove puntare lo sguardo: le stelle cadenti si diramano dal radiante e si spargono in tutte le direzioni. Focalizzandosi sul radiante, appaiono più numerose ma di breve scia; lontano dal radiante invece sono meno frequenti, ma più spettacolari.
Buon cielo di novembre! ✨
[ Ilaria Sganzerla ]
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Le stelle e i pianeti erano bellissimi da osservare negli anni antecedenti al 1960/70 ,li ricordo molto bene quando mio padre osservatore astrofilo me le indicava. Oggi con l’inquinamento luminoso si vedono molto meno nei miei paraggi Pianura Padana
.p
Verissimo. Purtroppo è così non solo in Pianura Padana ma in tutto il nostro Paese: l’insensato inquinamento luminoso ha reso scialbi e miseri i nostri cieli notturni