Due antiche supernove trasformarono la Terra?

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L’esplosione di due supernove a 300 anni luce dalla Terra avvenuta pochi milioni di anni fa aumentò l’intensità dei raggi cosmici, la pioggia di particelle cariche che investono incessantemente il nostro pianeta. Secondo un nuovo studio, questo aumento avrebbe avuto conseguenze notevoli sia sulla chimica dell’atmosfera e i conseguenti cambiamenti climatici, sia sulle forme di vita, con un aumento del tasso di mutazioni genetiche, che potrebbe aver accelerato l’evoluzione.

Una ricerca pubblicata pochi mesi fa ha dimostrato che due supernove preistoriche sono esplose a 300 anni luce dalla Terra. Ora una nuova analisi dei dati pubblicata sulle “Astrophysical Journal Letters” da Adrian Melott dell’Università del Kansas mostra che le supernove produssero una radiazione cosmica, costituita da particelle cariche, che investì come una pioggia il nostro pianeta, influenzando la chimica dell’atmosfera e probabilmente anche gli organismi viventi.

Secondo Melott, le due stelle che esplosero rispettivamente tra 1,7 e 3,2 milioni di anni fa e tra 6,5 e 8,7 milioni di anni fa, avrebbero causato due bagliori blu abbastanza intensi da disturbare il sonno notturno degli animali per alcune settimane. Ma l’effetto maggiore sarebbe derivato dai raggi cosmici.

I raggi cosmici di energia più elevata possono penetrare l’atmosfera, innescando la scissione delle molecole e la ionizzazione degli atomi, strappando via gli elettroni, fino a poca distanza dalla superficie, mentre normalmente questi processi possono avvenire solo ad alta quota”, ha spiegato Melott. “Questi raggi cosmici energetici sono rari, ma con l’esplosione delle due supernove subirono un incremento notevole: in particolare, i muoni, che sono centinaia di volte più massicci degli elettroni e possono penetrare gli strati di roccia per centinaia di metri, aumentarono di 20 volte”.

L’aumento dei muoni potrebbe essere stato sufficiente sia a indurre un aumento del tasso di mutazioni genetiche, considerato uno stimolo all’evoluzione degli organismi viventi, sia eventi catastrofici. Un’estinzione di massa avvenuta 2,59 milioni di anni fa potrebbe essere connessa proprio all’incremento dei raggi cosmici,
che potrebbero aver avuto l’effetto di raffreddare il clima del pianeta.

I nuovi risultati mostrano che in quell’occasione i raggi cosmici furono in grado di ionizzare l’atmosfera terrestre nel suo strato più basso, la troposfera, con un tasso otto volte superiore al normale. Ciò potrebbe aver incrementato la frequenza dei fulmini dalle nubi verso terra.

“Anche il clima cambiò: in Africa diventò molto più secco, e molte foreste si trasformarono in savane, poco dopo iniziarono le glaciazioni, e non è chiaro perché. Si tratta di una materia ancora controversa, ma forse i raggi cosmici potrebbero entrarci qualcosa”, ha concluso Melott.
[ Le Scienze ]

http://www.lescienze.it/news/2016/07/13/news/antiche_supernove_trasformazioni_terra-3158923/

http://iopscience.iop.org/journal/2041-8205

Nell’immagine Cassiopea A, uno dei resti di supernova più studiati e meglio conosciuti (Credit: NASA/JPL-Caltech/STScI/CXC/SAO)

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