Fuochi d’artificio cosmici: Westerlund 2
Questo scintillante panorama di giovani stelle nascenti assomiglia ad uno spettacolo pirotecnico estivo nell’immagine del telescopio Hubble, rilasciata per celebrare un quarto di secolo di esplorazione dello spazio a partire dal suo lancio il 24 aprile del 1990.
La Wide Field Camera 3 a bordo del telescopio ha trafitto il velo polveroso che avvolge il vivaio stellare, fornendo agli astronomi una visione chiara della nebulosa e della densa concentrazione di stelle nell’ammasso centrale, che si estende tra i 6 e i 13 anni luce.
Il gigantesco ammasso stellare Westerlund 2, nella costellazione della Carena, ha un’età di circa 2 milioni di anni e contiene alcune delle stelle più calde, più luminose e più massicce della nostra galassia. Alcune delle sue stelle più imponenti riversano torrenti di luce ultravioletta e possenti venti di particelle cariche che scavano l’avvolgente nube di idrogeno gassoso.
La nebulosa rivela un paesaggio fantasioso di pilastri, creste e valli. I pilastri, composti da gas denso che si ritiene costituisca una nursery per nuove stelle, sono alti qualche anno luce e puntano verso l’ammasso stellare centrale. Altre regioni dense circondano i pilastri, tra cui filamenti bruno-rossastri di gas e polveri.
Le stelle brillanti scolpiscono il terreno gassoso della nebulosa e contribuiscono a formare una generazione successiva di stelle neonate. Quando i venti stellari colpiscono le pareti fitte di gas, le onde d’urto possono innescare un’intensa formazione stellare lungo la parete della cavità. I puntini rossi sparsi in tutto il paesaggio sono una ricca popolazione di stelle bambine, ancora avvolte nei loro involucri polverosi. Queste stelle hanno un’età tra 1 milione e 2 milioni di anni, assai giovani, e non hanno ancora bruciato l’idrogeno nei loro nuclei. Le stelle blu brillanti visibili in tutta l’immagine sono per lo più stelle in primo piano.
Poiché l’ammasso è molto giovane in termini astronomici, non ha avuto il tempo di disperdere le sue stelle nelle profondità dello spazio interstellare, fornendo così agli astronomi la possibilità di raccogliere informazioni su come si sia formato. Le sfumature di rosso nell’immagine rappresentano l’idrogeno e la tonalità verde-bluastra prevalentemente l’ossigeno.
[ Barbara Bubbi ]
http://www.nasa.gov/image-feature/celestial-fireworks/
Image Credit: NASA, ESA, the Hubble Heritage Team (STScI/AURA), A. Nota (ESA/STScI), and the Westerlund 2 Science Team
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