La pulsar più luminosa e più distante

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Un team internazionale di scienziati ha scoperto la pulsar più distante e più luminosa di sempre. È davvero un oggetto estremo e gli scienziati ritengono che le sue proprietà dipendano dal suo incredibile campo magnetico.

Secondo lo studio pubblicato su Science, questa stella di neutroni pulsante è un sorgente ultraluminosa di raggi X (Ultraluminous X-ray source, ULX), che emette oltre 30 milioni di volte la luminosità del nostro Sole. La stella si trova in NGC 5907, una galassia a 55 milioni di anni luce dalla Terra.

“Ciò che rende unico questo oggetto sono le sue proprietà. In primo luogo è la pulsar più distante mai rilevata”, ha detto Gian Luca Israel dell’INAF, a guida dello studio. “Quando la pulsazione che abbiamo rilevato ha avuto origine nella stella di neutroni gli uomini non esistevano ancora. In secondo luogo questa pulsar è la più luminosa mai individuata”.

I ricercatori ritengono che un intenso campo magnetico abbia consentito alla stella di diventare così luminosa. Il materiale cade sulla stella per effetto della gravità ma la luce della pulsar lo sta spingendo anche via. Quando questi due effetti sono bilanciati si ha la massima luminosità che una stella può raggiungere, nota come luminosità di Eddington.

La ULX in NGC 5907 è 1.000 volte più luminosa della sua luminosità massima prevista dal limite di Eddington e gli scienziati ritengono che un complesso campo magnetico multipolare stia contribuendo ad accrescere la massa della pulsar. Il suo campo magnetico potrebbe essere un milione di miliardi di volte più forte del campo magnetico del nostro pianeta.

Le stelle di neutroni sono oggetti incredibilmente densi, che si possono formare dalle supernove, e le pulsar sono una classe speciale in cui la stella di neutroni ruota incredibilmente veloce ed emette impulsi luminosi. Questo particolare oggetto pulsa ogni 1,13 secondi.

La pulsazione è un’altra indicazione che la stella sta acquisendo massa. Quando il materiale cade sulla stella aumenta la sua rotazione e nel 2003 era stata rilevata una pulsazione ogni 1,43 secondi, il che significa che la stella di neutroni ha acquisito molto materiale fino ad accelerare. Si tratta di un cambiamento incredibile in un periodo così breve. Se si facesse un paragone con la rotazione della Terra, è come se un giorno diventasse cinque ore più corto nel periodo di poco più di un decennio.

Questo risultato è parte di un progetto più ampio chiamato Exploring X-ray Transient and variable Sky (EXTraS), volto alla ricerca delle sorgenti nascoste e delle loro proprietà in un grande database di osservazioni realizzate dall’osservatorio XMM-Newton dell’ESA.
[ Barbara Bubbi ]

http://www.iflscience.com/space/astronomers-discover-brightest-and-furthest-pulsar-yet-/

Credit Jurik Peter/Shutterstock

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