L’Equinozio di Primavera-inizio di un nuovo anno
L’equinozio di primavera è uno dei quattro “punti cardinali” dell’anno.
In questo momento il Sole emerge dall’Equatore Celeste e comincia a muoversi nell’emisfero celeste settentrionale, dando inizio alla prevalenza delle ore diurne su quelle notturne nel nostro emisfero.
In tutta la storia dell’umanità, questo momento ha avuto un significato particolare segnando, in molte civiltà rurali, il capodanno, l’inizio del calendario.
In questo momento il Sole emerge dall’Equatore Celeste e comincia a muoversi nell’emisfero celeste settentrionale, dando inizio alla prevalenza delle ore diurne su quelle notturne nel nostro emisfero.
In tutta la storia dell’umanità, questo momento ha avuto un significato particolare segnando, in molte civiltà rurali, il capodanno, l’inizio del calendario.
Nella grafica sopra sono mostrate le costellazioni che hanno ospitato l’equinozio di primavera negli ultimi 4000 anni.L’equinozio si verifica quando il Sole, nel suo moto apparente rispetto alle stelle (l’Elittica) attraversa l’equatore celeste passando da Sud a Nord. Quell’intersezione sulla sfera celeste si chiama punto vernale e, a causa della precessione degli equinozi, si sposta continuamente slittando da una costellazione zodiacale all’altra ogni circa 2200 anni. Se ai tempi di Tolomeo il Sole equinoziale si trovava all’inizio della costellazione dell’Ariete, ai nostri giorni il Sole del 20 marzo si trova invece nei Pesci, come è indicato in questa grafica che utilizza le bellissime carte astronomiche dell’Uranometria di Johannes Bayer.
Da questa osservazione si comprende molto facilmente che l’astrologia non è che una roulette, dato che i segni sono stati disposti a caso, in base all’epoca in cui visse Tolomeo, e non hanno alcun valore, nè fisico nè culturale.L’equinozio è il momento in cui giorno e notte si equivalgono (equa nox, da cui equinozio, significa notte uguale al giorno) e in quello di primavera le giornate si allungano con la maggior velocità.
Ciò ha un effetto particolare anche sul cielo: se prendiamo come riferimento il tramonto, le stelle e le costellazioni tramontano ogni giorno con 6 minuti di anticipo. Per questo motivo Orione, in questo periodo, sparisce rapidamente dal nostro cielo (Boezio faceva riferimento a questo fenomeno affermando, sostanzialmente, che chi non capisce queste cose non può chiamarsi filosofo). Esiste anche un mito che spiega come mai Orione scompaia così velocemente quando ad Est comincia a sorgere lo Scorpione.
Da questa osservazione si comprende molto facilmente che l’astrologia non è che una roulette, dato che i segni sono stati disposti a caso, in base all’epoca in cui visse Tolomeo, e non hanno alcun valore, nè fisico nè culturale.L’equinozio è il momento in cui giorno e notte si equivalgono (equa nox, da cui equinozio, significa notte uguale al giorno) e in quello di primavera le giornate si allungano con la maggior velocità.
Ciò ha un effetto particolare anche sul cielo: se prendiamo come riferimento il tramonto, le stelle e le costellazioni tramontano ogni giorno con 6 minuti di anticipo. Per questo motivo Orione, in questo periodo, sparisce rapidamente dal nostro cielo (Boezio faceva riferimento a questo fenomeno affermando, sostanzialmente, che chi non capisce queste cose non può chiamarsi filosofo). Esiste anche un mito che spiega come mai Orione scompaia così velocemente quando ad Est comincia a sorgere lo Scorpione.
Il Sole, in questo periodo, sale verso Nord sulla volta celeste raggiungendo ogni giorno altezze sempre maggiori. Questa corsa rallenterà sempre di più fino a raggiungere il suo massimo fra tre mesi al solstizio estivo.
Buona primavera a tutti da Accademia Delle Stelle – Astronomia!
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