L’ombra di un pianeta potenzialmente abitabile
Un gruppo di ricercatori guidato dal National Astronomical Observatory of Japan (NAOJ) ha osservato il transito di un esopianeta simile alla Terra conosciuto come K2-3d, utilizzando lo strumento MuSCAT sul telescopio dell’Okayama Astrophysical Observatory. Un transito avviene quando un pianeta passa davanti alla sua stella madre, bloccando una piccola parte della luce della stella. Anche se sono già stati osservati molti transiti di esopianeti, K2-3d è importante perché esiste la possibilità che ospiti forme di vita.
K2-3d si trova ad una distanza di circa 150 anni luce, ed ha una dimensione di una volta e mezza quella terrestre. Il pianeta orbita attorno alla sua stella, che ha una dimensione metà di quella solare, con un periodo di circa 45 giorni. Se paragonato alla Terra, K2-3d orbita vicino alla sua stella (circa 1/5 della distanza Terra-Sole), ma, dal momento che la temperatura della stella è inferiore a quella solare, i modelli mostrano che si trova alla giusta distanza per avere un clima piuttosto mite simile a quello della Terra. Esiste la possibilità che si trovi acqua liquida sulla superficie, requisito che si ritiene fondamentale per la presenza di vita, in base alle attuali conoscenze.
Il periodo orbitale dell’esopianeta è di circa 45 giorni. Dal momento che il periodo di osservazione della missione K2 è di soli 80 giorni per ogni area del cielo, i ricercatori avevano potuto rilevare solo due transiti e non era sufficiente per misurare esattamente il periodo orbitale del pianeta. Data l’importanza della scoperta, il pianeta è stato osservato anche dal telescopio Spitzer, che ha individuato due transiti, portando il totale a 4 transiti. Ma avendo a disposizione soltanto le osservazioni di telescopi spaziali, gli scienziati non erano in grado di calcolare precisamente il periodo orbitale del sistema, il che avrebbe reso più difficile prevedere i tempi esatti dei transiti per pianificare future osservazioni. Tramite le osservazioni della prossima generazione di telescopi, gli scienziati si aspettano infatti di poter indagare l’atmosfera del pianeta in cerca di molecole connesse alla vita, ad esempio ossigeno.
Utilizzando lo strumento MuSCAT il team ha osservato il transito di K2-3d per la prima volta tramite un telescopio a terra. Rianalizzando i dati di K2 e Spitzer in combinazione con le nuove osservazioni, i ricercatori hanno aumentato il livello di precisione, determinando il periodo orbitale del pianeta con una precisione di circa 18 secondi (1/30 dell’iniziale incertezza). In questo modo i telescopi di nuova generazione saranno in grado di sapere dove indirizzarsi nell’osservazione del transito. Pertanto i risultati di questa ricerca aiutano a spianare la strada per future survey indirizzate a trovare evidenze dell’esistenza di vita su altri pianeti.
[ Barbara Bubbi ]
http://phys.org/news/2016-11-shadow-potentially-habitable-extrasolar-planet.html
Credit: NAOJ
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