Marte: Tempeste di Neve Notturne

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Turbolente tempeste di neve imperversano su Marte, ma soltanto di notte, secondo uno studio sorprendente sulla meteorologia del Pianeta Rosso.

Finora si riteneva che la neve in caduta dalle nubi marziane giungesse gradualmente e in modo sparso sul suolo, in un ambiente privo di venti violenti. Le nuove scoperte, riportate su Nature Geoscience, suggeriscono che particelle di ghiaccio d’acqua nelle nubi tempestose colpiscano il terreno nel giro di pochi minuti, piuttosto che cadere delicatamente nel corso di ore.

Ma non è come se si potesse fare un pupazzo di neve o sciare, ironizza Aymeric Spiga dell’Universite Pierre Curie a Parigi, esperto delle dinamiche delle atmosfere planetarie. La neve non si accumula, i fiocchi sono di dimensioni microscopiche e difficilmente riescono ad arrivare a terra: solo nubi molto basse riescono a imperlare la superficie color ruggine, come fosse coperta di effimera brina. L’atmosfera di Marte è estremamente rarefatta, ma sufficiente per supportare fenomeni meteorologici, come nubi e venti. Il Pianeta Rosso è un deserto freddo sostanzialmente privo di acqua liquida in superficie, ma in alcune regioni il ghiaccio d’acqua si annida sotto uno strato di polvere.

Il team ha realizzato un nuovo modello atmosferico per simulare il clima su Marte, basato su dati più precisi tra quelli a nostra disposizione, e ha scoperto che il raffreddamento delle particelle delle nubi di ghiaccio d’acqua durante le fredde notti marziane può creare condizioni instabili. “Abbiamo dimostrato che la precipitazione di neve al di sotto delle nubi è trasportata da venti in discesa molto violenti”, ha detto Spiga.

Lo scienziato ha paragonato la dinamica delle tempeste di neve marziane a fenomeni meteorologici localizzati che avvengono sulla Terra, chiamati microburst, in cui raffiche di vento discendenti e improvvise provocano una rapida precipitazione di pioggia o neve dalle nubi.
[ Barbara Bubbi ]

https://m.phys.org/news/2017-08-mars-weather-cloudy-chance-nighttime.html

Credit NASA, ESA, and The Hubble Heritage Team (STScI/AURA)

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