Mondi in fuga
I pianeti in orbita attorno a due soli potrebbero sorprendentemente sopravvivere alle violente fasi finali dell’evoluzione delle loro stelle, secondo un nuovo studio.
Guidato da Veselin Kostov del Goddard Space Flight Centre, in collaborazione con Keavin Moore e Ray Jayawardhana della York University, lo studio ha consentito di scoprire che i pianeti in orbita attorno ad un sistema binario, spesso chiamati circumbinari o mondi Tatooine, in riferimento al film Guerre Stellari, spesso sfuggono alla fine e alla distruzione migrando lontano verso orbite più ampie.
“Questo processo è molto differente da quanto accadrà nel nostro Sistema Solare tra pochi miliardi di anni, quando il Sole inizierà ad evolvere e ad espandersi fino ad inglobare i pianeti interni come Mercurio, Venere e forse la Terra, più rapidamente del tempo che i pianeti stessi impiegherebbero a migrare verso orbite più esterne”, afferma Kostov. “Pare che la presenza di una seconda stella nel centro del Sistema Solare potrebbe far andare le cose in maniera diversa”.
I sistemi stellari binari sono assai diffusi nell’Universo e consistono di due stelle che orbitano attorno ad un comune centro di gravità. Se le due stelle sono abbastanza vicine, quando una stella evolve e si espande alla dimensione di gigante, si scambiano materiale e finiscono per spiraleggiare una attorno all’altra, col risultato che le atmosfere si toccano (una fase chiamata inviluppo comune). Il sistema binario finisce per perdere una gran quantità di massa, e potrebbe essere distrutto in una esplosione di supernova.
“Data la recente scoperta di pianeti in orbita attorno a sistemi binari, alcuni dei quali con orbite simili a quella di Mercurio attorno al Sole, siamo curiosi di esplorare il destino ultimo di questi mondi Tatooine”, afferma Jayawardhana. “Abbiamo trovato che molti pianeti di questo tipo probabilmente sopravvivono agli stadi violenti della vita delle loro stelle migrando più lontano”.
Il team ha simulato il destino di nove pianeti circumbinari recentemente scoperti dalla missione Kepler della NASA e ha scoperto che i pianeti sopravvivono alla fase di inviluppo comune, anche quelli che si trovano molto vicini alle stelle. In aggiunta, i pianeti possono migrare ad orbite più lontane in modo simile a come succederebbe se Venere si spostasse nell’orbita di Urano attorno al Sole. In alcuni casi, i pianeti possono raggiungere una distanza pari a oltre due volte quella di Plutone.
Ancora più interessante, nel caso di pianeti multipli in orbita attorno a sistemi binari, alcuni possono essere espulsi dal sistema, mentre altri possono scambiarsi di posto o persino collidere con le loro stelle. “La riconfigurazione può essere piuttosto drammatica nel caso in cui siano presenti diversi pianeti”, afferma Moore. “Sebbene tutti i pianeti circumbinari conosciuti siano gassosi, è possibile che là fuori esista un pianeta di tipo terrestre che possa migrare verso un’orbita in grado di renderlo potenzialmente abitabile per un pò di tempo”.
[ Barbara Bubbi ]
http://phys.org/news/2016-10-tatooine-worlds-orbiting-suns-survive.html
Credit: Jon Lomberg
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