NGC 5523: isolata perché troppo vorace
La galassia a spirale NGC 5523 se ne sta isolata e appartata nel suo tranquillo angolo di Universo, senza nessun disturbo o interazione con altre sue compagne. Almeno così si credeva finora. Un nuovo studio dimostra che l’isolamento potrebbe essere dovuto al fatto che NGC 5523 in passato ha inglobato piccole galassie circostanti.
E senza grandi conseguenze da parte sua, dal momento che si è trattato di fusioni non distruttive, che non hanno compromesso la struttura del disco esterno della galassia cannibale.
Localizzata a circa 67 milioni di anni luce di distanza, e con una massa stellare di circa 10 miliardi di masse solari, la solitaria ma implacabile NGC 5523 è separata dalla sua compagna più vicina da più di 3 milioni di anni luce. Precedenti studi non avevano trovato evidenza di interazione con oggetti circostanti avvenute nel corso degli ultimi 2 milioni di anni della sua storia.
Ma una nuova ricerca condotta da un team di astronomi guidati da Leah Fulmer dell’University of Wisconsin-Madison, ha fornito prove di passate fusioni, basate su osservazioni della struttura della galassia.
“La complessa struttura interna di NGC 5523, il suo isolamento globale e la sua struttura esterna omogenea sono state probabilmente prodotte da fusioni con compagne vicine: un processo di isolamento per annessione”, riferiscono i ricercatori. In sostanza una galassia isolata perché ha inglobato in passato le sue piccole vicine.
Per investigare in dettaglio sulla struttura di NGC 5523, il team ha analizzato immagini del telescopio Spitzer, della Sloan Digital Sky Survey (SDSS) e del telescopio WIYN in Arizona. Questo ha consentito di individuare una struttura simile a un bulge compresa nel disco a spirale.
I ricercatori hanno scoperto che questo bulge è fuori centro di circa 6000 anni luce, uno scostamento che indicherebbe passate interazioni. Inoltre, è stato individuato un flusso mareale che attraversa il piano del disco interno, il che supporta l’ipotesi di una recente fusione.
Gli astronomi hanno evidenziato che le fusioni che hanno contribuito a creare l’attuale NGC 5523 devono essere state “lievi”, data l’estrema regolarità e simmetria del disco esterno della galassia. Questo suggerisce che ogni disturbo provocato da fusione deve essere stato abbastanza delicato da mantenere l’integrità della galassia primaria.
Pertanto la conclusione dello studio è che, nonostante l’isolamento, in passato siano avvenute una o più fusioni non distruttive (almeno per l’implacabile galassia) tra NGC 5523 e piccole galassie circostanti, compagne o satelliti.
[ Barbara Bubbi ]
http://phys.org/news/2016-11-spiral-galaxy-ngc-isolated-product.html
Credits Sloan Digital Sky Survey
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