Nuove rivelazioni di ALMA sul piccolo Deedee
Utilizzando l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) gli astronomi hanno rivelato straordinari, nuovi dettagli su un remoto appartenente alla famiglia del Sistema Solare scoperto di recente, il pianetino 2014 UZ224, conosciuto in maniera più informale come DeeDee.
Situato a meno di tre volte la distanza tra il Sole e Plutone, DeeDee è il secondo oggetto trans-nettuniano (TNO) più lontano tra quelli conosciuti, superato in questo primato soltanto dal pianeta nano Eris. Gli astronomi stimano che ci siano decine di migliaia di simili corpi ghiacciati nel Sistema Solare esterno, al di là dell’orbita di Nettuno.
I nuovi dati di ALMA rivelano per la prima volta che DeeDee si estende per circa 635 chilometri, circa due terzi del diametro del pianeta nano Cerere, l’oggetto più grande della fascia degli asteroidi. Con una simile dimensione Deedee dovrebbe avere una massa sufficiente per essere sferico, criterio necessario per essere considerato un vero e proprio pianeta nano, sebbene il piccolo mondo debba ancora ricevere la designazione ufficiale.
“Al di là di Plutone la regione è sorprendentemente ricca di corpi planetari. Alcuni sono piuttosto piccoli ma altri hanno dimensioni simili a Plutone e forse anche molto più grandi”, ha detto David Gerdes, dell’University of Michigan, a guida dello studio pubblicato su Astrophysical Journal Letters. “Dal momento che questi oggetti sono così deboli e distanti è incredibilmente difficile rilevarli, per non parlare di studiarli in dettaglio. Tuttavia ALMA ha capacità particolari che ci consentono di ricavare dettagli entusiasmanti su questi mondi remoti”.
Attualmente Deedee si trova a circa 92 unità astronomiche dal Sole: a questa straordinaria distanza il pianetino impiega oltre 1.100 anni a completare un’orbita.
Gerdes ed il suo team hanno annunciato la scoperta l’anno scorso, una scoperta realizzata utilizzando il Cerro Tololo Inter-American Observatory in Cile, come parte delle osservazioni per la Dark Energy Survey. Una piccola frazione degli oggetti individuati grazie alla survey si muovevano attraverso il cielo nel corso di successive osservazioni, rivelando la loro natura di TNO.
Uno di questi oggetti aveva attirato in particolare l’attenzione degli scienziati ed era stato soprannominato Deedee (Distant Dwarf). I dati ottici del telescopio Blanco avevano consentito di misurare la distanza e i parametri orbitali del piccolo oggetto, ma non era stato possibile determinare la sua dimensione e altre caratteristiche fisiche.
ALMA è in grado di rilevare il calore sotto forma di luce a lunghezza d’onda millimetrica, emesso naturalmente da oggetti freddi nello spazio. “Abbiamo calcolato che questo oggetto dovrebbe essere incredibilmente freddo, circa -243 gradi Celsius, poco al di sopra dello zero assoluto”, ha detto Gerdes. Anche se la luce visibile riflessa da Deedee è paragonabile a quella di una candela osservata a metà strada tra noi e la Luna, ALMA ha potuto rilevare il suo calore e misurare la sua luminosità in banda millimetrica.
Questo ha permesso agli astronomi di determinare che il pianetino riflette soltanto il 13 percento della luce solare che lo colpisce. Confrontando i dati di ALMA con le precedenti osservazioni gli astronomi hanno potuto calcolare la dimensione dell’oggetto.
Oggetti come Deedee sono residui cosmici della formazione del Sistema Solare. Le loro orbite e le proprietà fisiche rivelano importanti dettagli circa la formazione dei pianeti, inclusa la Terra. Questa scoperta è entusiasmante perché dimostra che è possibile rilevare oggetti in lento movimento molto distanti. I ricercatori fanno notare che le stesse tecniche potrebbero essere utilizzate per rilevare l’ipotetico Pianeta Nove. “Ci sono ancora nuovi mondi da scoprire nel nostro Sistema Solare”, ha concluso Gerdes. “Il Sistema Solare è un luogo ricco e complesso”.
[ Barbara Bubbi ]
https://phys.org/news/2017-04-alma-deedee-distant-dim-member.html
Credit Alexandra Angelich (NRAO/AUI/NSF)
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