Sei stelle in fuga iperveloce nella Via Lattea
Con l’aiuto di un software per reti neurali e grazie al satellite Gaia dell’ESA sono state individuate sei stelle che sfrecciano ad alta velocità dal centro della nostra galassia verso la sua periferia. La scoperta potrebbe fornire informazioni importanti sulla formazione e la struttura complessiva della Via Lattea.
La nostra galassia ospita oltre cento miliardi di stelle, tenute insieme dalla gravità: la maggior parte sono localizzate nel disco galattico, ma le rimanenti sono distribuite in un alone sferico più ampio che si estende fino a circa 650.000 anni luce dal centro.
Le stelle si muovono attorno al centro della galassia con velocità variabili a seconda della loro posizione, ad esempio il Sole orbita a circa 220 km/s, mentre la media nell’alone è di circa 150 km/s. Occasionalmente alcune stelle superano queste velocità già piuttosto impressionanti: alcune vengono accelerate da un incontro stellare ravvicinato o da esplosioni di supernova, col risultato che queste stelle in fuga raggiungono velocità di qualche centinaia di km al secondo al di sopra della media.
Oltre un decennio fa è stata scoperta una nuova classe di stelle ad alta velocità, che sfrecciano attraverso la galassia a varie centinaia di km/s e questa veloce fuga deriva da interazioni passate con il buco nero supermassiccio localizzato al centro della Via Lattea. “Queste stelle iperveloci sono estremamente importanti per studiare la struttura complessiva della Via Lattea”, afferma Elena Maria Rossi della Leiden University nei Paesi Bassi. “Sono stelle che hanno percorso grandi distanze attraverso la galassia ma possono essere ricondotte, come provenienza, al suo nucleo, un’area così densa e oscurata da gas e polvere interstellare che normalmente è molto difficile da osservare: forniscono pertanto informazioni fondamentali sul campo gravitazionale della Via Lattea dal centro alla sua periferia”.
Finora sono state individuate soltanto 20 stelle di questo tipo, tutti giovani astri con massa tra 2,4 e 4 volte quella solare. Tuttavia gli scienziati ritengono che un numero ben maggiore di stelle di varie età e massa stiano viaggiando attraverso la galassia, ma rimangano invisibili da questo genere di ricerca, peraltro piuttosto complessa.
Gaia, la missione scientifica dell’ESA che ha lo scopo di ottenere una mappa tridimensionale della nostra galassia, ha già raccolto dati per oltre un miliardo di stelle, e questo catalogo straordinario può essere usato per le indagini. Utilizzando un software realizzato per simulare il comportamento del cervello umano il dataset iniziale, che comprendeva due milioni di stelle, si è ridotto a 20.000 potenziali stelle ad alta velocità. Un’ulteriore selezione che includeva misurazioni molto accurate ha portato questo numero a 80 stelle candidate.
Il team ha osservato queste 80 stelle con maggiore dettaglio e ha individuato 6 stelle che possono essere ricondotte, come provenienza, al centro galattico, tutte con velocità superiori a 360 km/s.
Le stelle appena identificate hanno una massa simile a quella del nostro Sole e sembra che una delle stelle sfrecci così velocemente, ad una velocità superiore a 500 km/s, che è probabile in futuro abbandoni la galassia. Ma le altre sono ancora più interessanti, dal momento che gli scienziati ritengono qualcosa le stia rallentando, e in questo potrebbe avere un ruolo la misteriosa materia oscura.
[ Barbara Bubbi ]
https://m.phys.org/news/2017-06-artificial-brain-gaia-stars.html
Nell’immagine la Via Lattea si staglia sopra la “Mano del Desierto”, opera dello scultore Mario Irarrázabal, realizzata nel deserto di Atacama, in Cile, vicino alla città di Antofagasta e considerata dall’autore “il collegamento tra l’uomo e il cielo”.
Image Credit & Copyright: Carlos Fairbairn
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