Stelle Iperveloci in Fuga dalla Grande Nube
Un gruppo di astronomi ha dimostrato che le stelle più veloci nella Via Lattea, che viaggiano così rapidamente da poter fuggire dalla galassia stessa, sono in realtà stelle provenienti da una galassia molto più piccola in orbita attorno alla nostra. I ricercatori dell’University of Cambridge hanno utilizzato dati della Sloan Digital Sky Survey e simulazioni al computer per dimostrare che queste velociste stellari hanno origine in particolare dalla nostra vicina, la Grande Nube di Magellano.
Le stelle iperveloci possono allontanarsi dalla loro sede natìa quando l’esplosione di una stella in un sistema binario fa sì che la compagna sfrecci via con tale velocità da poter sfuggire alla gravità della Grande Nube e venire a far parte della Via Lattea. I risultati sono stati pubblicati su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.
Precedenti ipotesi per le stelle iperveloci erano che venissero espulse dal centro della Via Lattea a causa della presenza del buco nero o che fossero appartenute a galassie nane distrutte o ammassi stellari caotici, ma in nessuno di questi casi è possibile spiegare il motivo per cui queste stelle si trovano solo in una certa regione del cielo. Finora sono state osservate circa 20 stelle iperveloci, principalmente nelle costellazioni del Leone e del Sestante.
Secondo il team la spiegazione migliore sull’origine delle stelle iperveloci in viaggio nella nostra galassia è che siano in fuga da un sistema binario nella Grande Nube. Nei sistemi binari più le stelle sono vicine, più orbitano velocemente una attorno all’altra. Se una stella esplode come supernova, può spezzare il sistema binario e la stella rimanente vola via alla velocità con cui orbitava, diventando una stella in fuga. La Grande Nube di Magellano ha solo il 10 percento della massa della Via Lattea e le stelle più veloci possono facilmente sfuggire alla sua gravità; inoltre la velocità reale delle stelle fuggitive è data dalla velocità a cui sono state espulse più la velocità della Grande Nube stessa, come avviene per un proiettile sparato da un treno in corsa, una velocità sufficiente a farle diventare stelle iperveloci, superare i confini galattici ed essere assorbite dalla Via Lattea.
“Siamo i primi a simulare l’espulsione di stelle in fuga dalla Grande Nube; secondo le nostre previsioni ci sono circa diecimila stelle fuggitive che sfrecciano in cielo”, ha detto Douglas Boubert, a guida dello studio. Secondo le simulazioni metà delle stelle in fuga dalla Grande Nube sono abbastanza veloci da sfuggire anche alla gravità della Via Lattea. Nel caso si tratti di massicce stelle blu, la loro vita è breve e finiscono per collassare in stelle di neutroni o buchi neri: gran parte delle stelle nella simulazione muore “in volo” dopo essere state espulse dalla Grande Nube. Le stelle di neutroni e i buchi neri rimasti continuerebbero il loro viaggio in direzione della nostra galassia, insieme alle stelle in fuga ancora in vita.
[ Barbara Bubbi ]
https://m.phys.org/news/2017-07-fastest-stars-milky-runaways-galaxy.html
Nell’immagine rappresentazione artistica di stelle in fuga
Credit: Amanda Smith
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