Una superbolla cosmica

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Il Very Large Telescope dell’ESO ha ripreso questa immagine suggestiva della nebulosa intorno all’ammasso stellare NGC 1929, all’interno della Grande Nube di Magellano, una galassia satellite della nostra Via Lattea.

Un esempio colossale di quello che gli astronomi chiamano superbolla domina questo vivaio stellare. Viene scolpita dai venti provenienti da brillanti, giovani stelle e dalle onde d’urto provocate da esplosioni di supernova.

La Grande Nube di Magellano è una piccola galassia vicina alla Via Lattea. Contiene molte regioni dove nubi di gas e polvere stanno formando nuove stelle. Una di queste regioni, che circonda l’ammasso stellare NGC 1929, è mostrata in questa immagine. Questa nebulosa è ufficialmente conosciuta come LHA 120-N 44, o semplicemente N 44.

Calde giovani stelle nell’ammasso NGC 1929 emettono intensa luce ultravioletta e provocano il bagliore del gas. Questo effetto mette in evidenza la superbolla, un vasto guscio di materiale che si estende circa 325 per 250 anni luce.

La superbolla è stata prodotta dalla combinazione di due processi. In primo luogo, i venti stellari, provenienti dalle stelle molto calde e massicce dell’ammasso centrale, hanno spazzato la regione centrale. In seguito alcune stelle massicce sono esplose come supernove creando onde d’urto e spingendo il gas ancora più lontano fino a formare la bolla.

Anche se la superbolla è modellata da forze distruttive, si formano nuove stelle intorno ai bordi in cui viene compresso il gas. Questa nuova generazione di stelle darà un rinnovato respiro vitale all’ammasso.

[ Barbara Bubbi ]

https://www.eso.org/public/news/eso1125/

Credit: ESO/Manu Mejias

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