Il cielo del mese – Settembre 2025
⭐️ CALENDARIO ASTRONOMICO DI SETTEMBRE 2025
I fenomeni astronomici di settembre 2025, con la visibilità di stelle, pianeti e costellazioni.
✨ In settembre la LUNA è protagonista di tre eventi imperdibili: sorge in ECLISSI TOTALE la sera di domenica 7! Nella notte fra venerdì 12 e sabato 13 invece, il nostro satellite è prossimo all’ultimo quarto e fra le 22.30 e l’1.00 occulta le Pleiadi, mentre la sera di sabato 27 si offre in una pittoresca congiunzione con Antares. Per quanto riguarda i pianeti, durante l’ultima decade del mese, Saturno e Nettuno vanno in opposizione e si concedono così dal tramonto all’alba al massimo del loro splendore. Nelle due ore che precedono la levata del Sole, appare anche Venere sull’orizzonte orientale, preceduto da Giove che brilla nella seconda parte della notte. Da non perdere in particolare la stretta congiunzione di Venere con Regolo venerdì 19, arricchita dalla presenza di una sottilissima falce di Luna. Lunedì 22 infine, l’estate cede il passo all’autunno col Sole che illumina la Vergine e torna ad attraversare l’equatore celeste, accorciando la notte a dodici ore, tanto quanto la durata del giorno.
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☀️ SOLE
Si trova nel Leone e dal 16 fra le stelle della Vergine, la costellazione che ospita l’equinozio d’autunno. La nuova stagione ha inizio lunedì 22 alle 20.19. Domenica 21 si verifica un’eclissi parziale di Sole visibile però solo dalla Nuova Zelanda e dall’Antartide.
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FASI DELLA LUNA
Piena – domenica 7 h20.09
Ultimo quarto domenica 14 h12.33
Nuova – domenica 21 h21.54
Primo quarto – martedì 30 h01.54
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PRINCIPALI EVENTI ASTRONOMICI DI SETTEMBRE
1 10.59 Congiunzione Venere – Presepe (M44) 1,2°S, visibile a est prima dell’alba
7 20.09 Luna piena
7 20.12 Eclissi totale di Luna, visibile da est a sud-est
8 22.19 Congiunzione Luna (98%) – Saturno 4,0°N, visibile a sud-est
8 23.00 Raggruppamento Luna (98%), Nettuno e Saturno, visibile a sud-est (orario indicativo)
9 00.24 Congiunzione Luna (98%) – Nettuno 2,9°N, visibile a sud-est
10 14.08 Luna al perigeo (364.780 km)
12 22.45 Pleiadi (M45) occultate dalla Luna (63%) 1,0°N, visibile a est ✨
13 03.51 Congiunzione Luna (65%) – Urano 5,4°N, visibile a sud-est
13 05.52 Mercurio in fase piena
13 12.45 Mercurio in congiunzione superiore
14 12.33 Luna all’ultimo quarto
16 06.00 Raggruppamento Luna (31%), Giove, Polluce e Castore, visibile a est
16 13.03 Congiunzione Luna (31%) – Giove 4,6°N, visibile a est prima dell’alba
16 20.36 Congiunzione Luna (22%) – Polluce 2,4°S, visibile a est dalle 2.30 del 17
17 05.00 Saturno al massimo splendore (m 0,61)
17 20.11 Congiunzione Luna (14%) – Presepe (M44) 2,3°N, visibile a est dalle 3.30
19 04.36 Saturno alla minima distanza dalla Terra (8,547 UA)
19 05.30 Raggruppamento Luna (7%), Venere e Regolo
19 14.44 Congiunzione Venere – Regolo 0,5°N, visibile prima dell’alba a est
21 07.09 Saturno all’opposizione
21 21.41 Eclissi parziale di Sole (non visibile dall’Italia)
21 21.54 Luna nuova
22 20.19 Equinozio d’autunno ☀️
23 02.00 Nettuno alla minima distanza dalla Terra (4,3 miliardi di km)
23 13.28 Nettuno all’opposizione
26 11.45 Luna all’apogeo (405.551 km)
27 20.17 Congiunzione Luna (29%) – Antares 0,6°S, visibile a sud-ovest
30 01.54 Luna al primo quarto
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PIANETI
☿ MERCURIO è un punto luminoso di magnitudine negativa, ma visibile solo nei primi 2-3 giorni del mese e sotto condizioni molto privilegiate, perché il 13 va in congiunzione superiore col Sole. Nei giorni precedenti riduce velocemente la sua distanza apparente dalla stella, così che al sorgere del Sole rimane molto basso sull’orizzonte orientale e visibile grossomodo per un quarto d’ora. Si trova nel Leone che lascia il 14 per entrare nella Vergine, la costellazione che ospita il Sole all’equinozio d’autunno.
♀ VENERE sorge prima dell’alba ritardando gradualmente la sua levata e offrendosi in media per un paio d’ore a est. È un punto molto luminoso di magnitudine -3,91 che arricchisce un cielo già punteggiato dalle stelle appariscenti della stagione invernale, come Sirio, Betelgeuse, Polluce e Aldebaran. Venere si trova nella costellazione del Cancro e lunedì 1 va in congiunzione con l’ammasso aperto del Presepe. Il 9 entra nel Leone, mentre venerdì 19 prima dell’alba possiamo osservarlo una decina di gradi sopra l’orizzonte orientale, che brilla quasi appoggiato a Regolo, la stella principale della costellazione; poco sopra la Luna volge alla coppia la sua falce appena accennata, dando vita così anche a un interessante raggruppamento.
♂ MARTE è ormai lontano; in agosto è entrato nella botte degli Aloadi del mito omerico da cui non uscirà prima di luglio 2026, quando apparirà sotto le Pleiadi nel crepuscolo mattutino. Ora si trova nella costellazione della Vergine, la seconda più grande della volta celeste, che dal 16 settembre ospita il Sole che il 22 sarà al secondo equinozio dell’anno. Il pianeta rosso riduce sempre più la sua distanza angolare dalla nostra stella, passando nell’arco del mese da 37° di elongazione a 28°, separazioni che non ci permettono più di distinguerlo.
♃ GIOVE prosegue la sua permanenza nei Gemelli dove lo vediamo nella seconda parte della notte in direzione est. Come Venere, si distingue per il suo elevato splendore di circa -2 magnitudini. Giove si sta avvicinando alla Terra e le sue dimensioni angolari aumentano da 34,35” a 36,87”. Prima dell’alba di martedì 16, possiamo vederlo sull’orizzonte orientale approssimarsi alla congiunzione con la Luna qualche grado più sopra, che volge il suo spicchio illuminato al pianeta e a Castore e Polluce, le stelle principali dei Gemelli, che generano così anche un luminoso raggruppamento.
♄ SATURNO splende nella costellazione dei Pesci al confine con l’Aquario, dove entra il 29. È proprio il caso di dire che splende perché domenica 21 va all’opposizione e, oltre a offrirsi alle migliori condizioni di visibilità, raggiunge anche il massimo splendore pari a 0,61 magnitudini. All’opposizione, Saturno si trova diametralmente opposto al Sole con la Terra interposta ai due; in questa configurazione sorge quando tramonta il Sole e viceversa, così che l’abbiamo a disposizione tutta la notte. Saturno viene inoltre a trovarsi alla minima distanza dalla Terra, pari a 8,5 UA, motivo per cui, oltre a essere alla massima luminosità, si presenta anche con le massime dimensioni apparenti che arrivano a 19,44”. Verso le 22.30 di lunedì 8 Saturno si trova in congiunzione con la Luna ancora pressoché piena che splende 4° più a nord.
♅ URANO continua la sua permanenza nel Toro e lo troviamo sotto le Pleiadi di circa 4°. È visibile per la maggior parte della notte con luminosità e dimensioni angolari crescenti che si attestano su una media rispettivamente di 5,7 magnitudini e 6,85”. In particolare a inizio settembre possiamo seguirlo da quando sorge in tarda serata fino a quando culmina sul far dell’alba, mentre a fine mese è visibile già dalle 22.00.La notte di sabato 13 va in congiunzione con la Luna imminente all’ultimo quarto, che brilla 5,4° più sopra, a est delle Pleiadi che ha appena occultato.
♆ NETTUNO è il pianeta che insieme a Saturno gode della visibilità più prolungata, perché martedì 23 va all’opposizione, scambiando i suoi orari di levata e tramonto con quelli del Sole. In questa circostanza è anche alla minima distanza dalla Terra, un punto lontano poco più di 4 miliardi di chilometri, da cui può brillare al massimo della sua luminosità pari 7,68 magnitudini e con le maggiori dimensioni apparenti di 2,36”. Nettuno è stabile nei Pesci, impreziositi per quasi tutto il mese anche dalla presenza di Saturno e i due pianeti, dopo la congiunzione di agosto, sono ancora vicini, sebbene Saturno stia migrando verso l’Aquario. Verso la mezzanotte e mezza di martedì 9, Nettuno si trova in congiunzione con la Luna ancora tondeggiante che lo affianca da nord; Saturno invece brilla più sotto e si forma così anche un raggruppamento.
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✨ STELLE E COSTELLAZIONI
Il cielo notturno si prepara al cambio di stagione, le costellazioni estive si avviano al tramonto in direzione sud-ovest, mentre quelle autunnali avanzano da est, imponenti nelle loro proporzioni: Pegaso, riconoscibile dal suo grande quadrato; Andromeda che vi è allacciata dalla stella Alpha And (m 2,05) e poi i Pesci, immensi, che si aprono incastonando il quadrato di Pegaso, il cui muso brilla accanto alla testa dell’Aquario. Proprio in quest’area troviamo due splendidi ammassi globulari, entrambi di magnitudine 6,30: sono M15 a 33.000 anni luce dalla Terra, conosciuto come il Grande Ammasso di Pegaso e M2, ancora più lontano a 39.000 anni luce, che emerge nell’Aquario. La costellazione di Andromeda ci regala invece l’omonima galassia a spirale, che nel catalogo di Messier è M31. A 2,5 milioni di anni luce, è la più vicina alla Via Lattea ed è visibile a occhio nudo, grazie alle 3,44 magnitudini che ci permettono di distinguere il sottile ed elegante ovale soffuso. Più a sud-est, troviamo un’altra spirale luminosa e suggestiva: M33 (m 5,72), la galassia del Triangolo, anch’essa un tempo visibile ad occhio nudo anche dall’Italia, ora obliterata dall’inquinamento luminoso.
La Via Lattea, ancora alta prima della mezzanotte, è un arco che congiunge l’orizzonte nord-orientale, dove già si affaccia l’Auriga, con quello sud-occidentale dove affida il suo fulgore più intenso alla costellazione del Sagittario, che scompare sempre prima all’apparire delle prime stelle.
Col Sagittario, al calar del Sole, si presentano già a sud-ovest anche il Bootes con la fiammeggiante Arturo (m 0,15), la Corona Boreale con la sua Gemma (m 2,20), Ercole e l’Ofiuco, seguite nel tramonto dal Triangolo Estivo. La luminosissima triade stellare formata da Vega (m 0,00), dalla lontanissima Deneb (m 1,25) e da Altair (m 0,75), domina ancora il cielo nelle prime ore della notte, ma lentamente si fa da parte per lasciare spazio alle grandi figure autunnali legate al regno dell’acqua, catartico e misterioso.
DOMENICA 7 SETTEMBRE: ECLISSI TOTALE DI LUNA
La sera di domenica 7, ci attende uno spettacolo suggestivo e molto raro: la Luna piena sorge eclissata. Possiamo cioè assistere al levarsi di una Luna Rossa! Il nostro satellite va incontro a un’eclissi totale visibile a ridosso della fase di totalità, il momento in cui l’intero disco lunare è avvolto dall’ombra della Terra.
In un’eclissi totale di Luna, il nostro pianeta si interpone fra il Sole e la Luna la quale, a differenza di quanto avviene solitamente nella fase piena, si trova al nodo, il punto di intersezione della sua orbita con la nostra, rispetto alla quale è inclinata di circa 5°.
Alle 20.12 di domenica 7, i centri dei tre corpi celesti sono perfettamente allineati fra loro, dando luogo al massimo dell’eclissi.
Il fenomeno è conosciuto popolarmente come Luna Rossa perché la Luna non scompare alla vista, ma assume un intenso colore purpureo; una parte della luce solare riesce infatti ad attraversare l’atmosfera terrestre e a posarsi sulla superficie lunare grazie alla rifrazione atmosferica che curva i raggi, convogliandoli sulla Luna. In particolare sono quelli di lunghezza d’onda fra i 600 e 700 nm che riescono a raggiungerla, ovvero radiazioni appartenenti alla parte rossa dello spettro visibile, così che l’ombra della Terra si tinge di color ruggine.
Il nostro satellite rimane perciò visibile, cosa che invece non accade durante un’eclissi di Sole dove la Luna – al nodo e interposta fra la Terra e il Sole – si presenta come un disco nero davanti alla stella; in questo caso infatti tutta la radiazione proveniente dal Sole viene bloccata quando colpisce la Luna e il nostro satellite è completamente oscurato.
L’eclissi ha inizio nel tardo pomeriggio quando la Luna, ancora sotto l’orizzonte, entra nel cono di penombra.
L’ingresso nel cono d’ombra – che è la fase nettamente visibile – avviene alle 19.31, un orario in cui la Luna, a seconda delle località, sta per sorgere o è appena sorta. Proprio questa circostanza renderà in realtà difficile vedere la Luna, non tanto perché non devono esserci ostacoli all’orizzonte, quanto piuttosto per il chiarore crepuscolare, l’alto assorbimento atmosferico vicino all’orizzonte e la Luna che in questa fase dell’eclissi, è molto fioca. Man mano che sale tuttavia emerge sempre più, avvolta nella sua ombra cupa.
L’oscuramento massimo è alle 20.12, mentre alle 20.53 termina la fase della totalità; l’ombra della Terra inizia a ritirarsi scoprendo gradualmente la Luna che riappare in quasi tutta la sua luce alle 21.56, quando inizia a uscire anche dal cono di penombra. Alle 22.55 abbandona quest’ultimo e torna al suo completo splendore. La durata della totalità, ovvero il tempo in cui il disco lunare rimane buio, è di 1h22m, mentre per uscire dall’ombra la Luna impiega 1h3m, una fase altrettanto imperdibile.
L’eclissi si vedrà a est e sud-est, la Luna è nella costellazione dell’Aquario e sul finire della totalità è accompagnata da Saturno che nel frattempo è sorto e la segue nella traversata celeste.
Di seguito diamo gli orari dell’evento per Roma, ricordando che gli unici orari che variano a seconda del luogo sono quelli di alba e tramonto dei corpi celesti, mentre quelli delle varie fasi dell’eclissi sono gli stessi in tutte le località.
Sul sito dell’Accademia delle Stelle (https://accademiadellestelle.org/eclissi-totale-di-luna-del-7-settembre-2025/), è disponibile un ulteriore e molto utile approfondimento a cura di Paolo Colona per osservare al meglio l’eclissi.
Roma
17:28 Inizio eclissi di penombra
18:27 Ingresso nell’ombra
19.30 (circa) La Luna sorge
19:31 Inizio della totalità, Luna sull’orizzonte
19.33 Il Sole tramonta
20:12 Fase massima dell’eclissi, Luna circa 7° sopra l’orizzonte est
20:53 Fine della totalità, Luna 14° sopra l’orizzonte est
21:56 Uscita dall’ombra
22:55 Fine dell’eclissi di penombra
☀️ LUNEDÌ 22 SETTEMBRE: EQUINOZIO D’AUTUNNO
Nei pressi della stella Beta Virginis, l’orbita apparente del Sole chiamata eclittica, interseca l’equatore celeste, l’estensione ideale dell’equatore terrestre nel cielo. Quando il Sole approda in questo punto, prende il via la stagione dell’autunno. Quest’anno avviene lunedì 22 settembre alle 20.19, ora in cui la nostra stella azzera la sua declinazione e i suoi raggi passano radenti ai poli terrestri. Il risultato è un’illuminazione simmetrica del pianeta che in questo giorno ha 12 ore di luce e 12 ore di buio. La stessa cosa avviene in marzo quando inizia la primavera, il cui punto equinoziale si trova nei Pesci non lontano dalla stella 21 Psc. La parola equinozio significa infatti proprio questo: “notte uguale”, sottinteso al giorno in quanto a durata.
E a proposito di durata del dì e della notte, in prossimità degli equinozi le ore di luce (o di buio) variano con la massima rapidità, il contrario di quanto avviene ai solstizi in cui la durata del giorno aumenta o cala con la più ampia lentezza. Per fare un esempio, a partire dall’equinozio d’autunno servono circa dieci giorni per perdere mezz’ora di luce, mentre dopo il solstizio d’estate serve un mese! Il diverso comportamento è dovuto a una combinazione di cause in cui entrano in gioco l’inclinazione dell’asse terrestre, la posizione della Terra lungo l’eclittica e la geometria dell’irraggiamento quando il Sole è sull’equatore, piuttosto che nel punto più alto o più basso dell’eclittica nel caso dei solstizi. Va detto però che se all’equinozio misuriamo la durata del giorno, ci accorgiamo che la simmetria con la notte non è in realtà perfetta, ma la luce diurna ha un piccolo vantaggio sulla notte. Il motivo principale sta nel fatto che il Sole non è puntiforme e sparge così sulla Terra la sua luce un po’ prima di sorgere e un po’ dopo essere tramontato; inoltre quando i raggi del Sole incontrano l’atmosfera terrestre, vengono rifratti, ovvero piegati facendo sembrare il Sole sopra l’orizzonte, sebbene non lo sia più o non lo sia ancora. Entrambi questi fattori contribuiscono ad allungare la durata del giorno di una manciata di minuti.
[ Ilaria Sganzerla ]
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