Cielo del mese di giugno 2024

CdM 2024-06CALENDARIO ASTRONOMICO DI GIUGNO 2024
I fenomeni astronomici di giugno 2024, con la visibilità di stelle, pianeti e costellazioni.
✨ Le notti più brevi dell’anno sono ormai alle porte. Se per gli appassionati di astronomia il tempo da dedicare all’osservazione celeste è più limitato, ha però il vantaggio di essere più confortevole dal punto di vista climatico, condizione che richiama anche i “turisti del cielo” occasionali. ☀️ L’estate scocca giovedì 20 giugno alle 22.51 e nella nuova stagione possiamo ammirare sempre più a lungo Marte che riprende vigore fra le stelle del mattino dopo la prigionia di 13 mesi nella mitica botte degli Aloadi. La seconda parte della notte ci regala invece la sempre incantevole visione di Saturno, mentre a fine mese torna ad affacciarsi a est prima dell’alba Giove. ✨ Sempre a oriente, ma dopo il tramonto, l’estate è annunciata per bocca delle stelle: Deneb, Vega e Altair si levano formando l’asterismo del Triangolo Estivo e non ci resta che seguirle per scoprire le numerose meraviglie che anche questo mese si schiudono sulla volta celeste.

☀️ SOLE
Si trova nella costellazione del Toro e dal 21 in quella dei Gemelli. Giovedì 20 giugno tocca il punto più alto della sua orbita apparente, il solstizio d’estate, inaugurando la nuova stagione.

FASI DELLA LUNA
Nuova – giovedì 6 h14.38
Primo quarto – giovedì 14 h07.18
Piena – sabato 22 h03.08
Ultimo quarto – venerdì 28 h23.53

PRINCIPALI EVENTI ASTRONOMICI DI GIUGNO
1 04.53 Congiunzione Luna – Nettuno 0,0°S, visibile prima dell’alba a est
3 01.35 Congiunzione Luna – Marte 2,4°N, visibile dalle 4.00 circa, a est
4 17.11 Venere in congiunzione superiore
5 00.17 Venere alla massima distanza dalla Terra (1,735 UA)
6 05.15 Venere al nodo ascendente
6 09.22 Luna al perigeo (368.107 km)
6 14.38 Luna nuova
9 01.52 Mercurio al nodo ascendente
9 10.00 Congiunzione Luna – Polluce 1,7°S, visibile dopo il tramonto a ovest
9 14.36 Saturno in quadratura occidentale
10 10.21 Congiunzione Luna – Presepe 3,5°N, visibile dopo il tramonto a ovest
12 05.41 Congiunzione Luna – Regolo 3,3°N, visibile fino alle 00.30 circa a ovest
13 17.50 Mercurio al perielio 0,307 UA
13 21.49 Mercurio in fase piena
14 07.18 Luna al primo quarto
14 15.35 Luna all’apogeo (404.077 km)
14 18.14 Mercurio in congiunzione superiore
16 20.10 Congiunzione Luna – Spica 1,2°N, visibile dopo il tramonto a sud-ovest
20 13.10 Congiunzione Luna – Antares 0,3°N, visibile dopo il tramonto a sud-est
20 22.12 Nettuno in quadratura occidentale
20 22.51 Solstizio d’estate ☀️
22 03.08 Luna piena
27 13.44 Luna al perigeo (369.291 km)
27 16.58 Congiunzione Luna – Saturno 0,1°N, visibile prima dell’alba a sud-est
28 10.55 Congiunzione Luna – Nettuno 0,3°N, visibile prima dell’alba a sud-est
28 23.53 Luna all’ultimo quarto
29 17.33 Saturno stazionario di moto retrogrado

PIANETI
☿ MERCURIO non è visibile per tutto il mese perché venerdì 14 è in congiunzione superiore col Sole. Il giorno prima, giovedì 13, si trova al perielio, la minima distanza dal Sole che per Mercurio è di 46 milioni di chilometri. Mercurio dimora nella stessa costellazione del Sole, il Toro, e il 17 si trasferisce nei Gemelli dove quattro giorni dopo entra anche la nostra stella.
♀ VENERE si trova nel Toro insieme al Sole e dal 18 giugno nei Gemelli, ma non è mai visibile perché martedì 4 è in congiunzione superiore con la nostra stella. La sua elongazione si riduce a 3,5’ e in questa configurazione, Venere, il Sole e la Terra sono allineati con Venere dietro al Sole.
Il pianeta più luminoso del Sistema Solare è dunque invisibile e anche lontanissimo, perché quando va in congiunzione superiore raggiunge anche la massima distanza dalla Terra. Nel giro di poche ore infatti, alle 00.17 del 5 giugno, si trova a 259.597 milioni di chilometri, pari a 1,735 UA.
Dobbiamo attendere il finire dell’estate per rivedere Venere fra le stelle della sera.
♂ MARTE inizia il mese nella costellazione dei Pesci, mentre lunedì 10 si trasferisce nell’Ariete e in quel momento è già ben visibile a est durante il crepuscolo nautico (Sole 12° sotto l’orizzonte); il pianeta rosso è infatti uscito da poco dalla “botte degli Aloadi”, un mito narrato da Omero in cui il dio della guerra viene rinchiuso per tredici mesi dai giganti Oto ed Efialte, due fratelli creduti figli di Aloeo ma in realtà figli di Poseidone. L’astrofisico Paolo Colona ha individuato la sorprendente valenza astronomica del mito omerico che con questa vicenda intende giustificare l’assenza di Marte dal firmamento, la più lunga rispetto ad ogni altro pianeta, per i tredici mesi a cavallo della sua congiunzione col Sole, quest’ultima avvenuta il 18 novembre 2023.
➡️ https://accademiadellestelle.org/marte-aloadi/
Possiamo finalmente tornare ad ammirare Marte in media per un’ora e mezza prima dell’alba in direzione est con una magnitudine che nell’arco del mese diminuisce da 1,03 a 0,98 e un diametro apparente che invece aumenta da 5,04” a 5,38”. Dopo le 4.00 di lunedì 3 giugno, Marte brilla circa 3° a est di un sottile spicchio di Luna calante illuminato appena al 15% che volge al pianeta l’ampia porzione oscura del suo disco.
♃ GIOVE si trova nella costellazione del Toro dove rimane per tutto il mese. Risente della congiunzione col Sole del 18 maggio e pertanto non è visibile, se non a partire dagli ultimi giorni di giugno, prima dell’alba in direzione est. Il suo splendore cresce da -1,99 magnitudini a inizio mese a -2,03 alla fine e lo stesso fa il suo diametro angolare che passa da 32,77” a 33,58”.
♄ SATURNO nella seconda parte della notte si vede a oriente fra le stelle dell’Aquario. Domenica 9 infatti la sua elongazione dal Sole è di 90° e si dice che Saturno è in quadratura con la nostra stella; in particolare, essendo a ovest del Sole la quadratura è occidentale e in questa posizione passa sul meridiano 6 ore prima del Sole, motivo per cui si vede nella seconda parte della notte. Il pianeta è ogni notte sempre più luminoso con una magnitudine che passa da 1,02 a inizio giugno a 0,91 alla fine. Le sue dimensioni apparenti crescono sensibilmente da 17,00” a 17,87”. Giovedì 27, giorno in cui la Luna è al perigeo, possiamo vederlo avvicinarsi alla congiunzione col nostro satellite che volge al pianeta il suo disco illuminato al 71%.
♅ URANO si trova nel Toro insieme a Giove e, per un periodo più limitato, a Venere. Come Giove risente della congiunzione col Sole di maggio e possiamo cercarlo a est nel crepuscolo nautico a partire dall’ultima settimana del mese. Si presenta con una magnitudine di 5,85 e un diametro angolare di 3,46”. In generale tuttavia Urano non fa in tempo a staccarsi molto dall’orizzonte prima che la luce dell’alba rischiari il cielo e pertanto dobbiamo attendere luglio per osservarlo con agio.
♆ NETTUNO è stabile nella costellazione dei Pesci verso il confine con l’Aquario ed è visibile sempre più a lungo nella seconda parte della notte a oriente. Brilla con una magnitudine media di 7,78 ed è un puntino di dimensioni apparenti medie di 2,28”. La sera di giovedì 20, quando il Sole tocca il punto solstiziale estivo, Nettuno si trova 90° a ovest dalla nostra stella, ovvero in quadratura occidentale, mentre venerdì 28 va in congiunzione con la Luna che, poco prima della mezzanotte, inaugura l’ultimo quarto.

✨ STELLE E COSTELLAZIONI
Nuova stagione che arriva, nuovo asterismo ad annunciarla. Sono le stelle del Triangolo Estivo, Vega (m 0,00) nella Lira, Deneb (m 1,25) nel Cigno e Altair (m 0,75) nell’Aquila che dopo le 22.00 possiamo distinguere a est mentre quelle del Triangolo Primaverile, Arturo, Spica e Denebola, si avviano a tramontare nella metà sudoccidentale del cielo. Nel perimetro del Triangolo Estivo, si staglia simile a una bolla verde e rossa la nebulosa planetaria M27 (m 7,40), conosciuta come nebulosa Manubrio, quel che resta di una stella morente e che appartiene alla debole costellazione della Volpetta. Lungo l’ala orientale del Cigno traspare invece il residuo di un’altra stella che ha già terminato la sua vita: la nebulosa Velo, il resto di una supernova esplosa circa 10.000 anni fa e che, espandendosi, ha raggiunto un’estensione di ben 3°. Sempre nel Cigno, qualche grado a sud di Deneb, lo spazio si infiamma del rosso della nebulosa a emissione Nord America (m 4), così chiamata per la forma che ricorda la sagoma dell’America settentrionale fino al Golfo del Messico. In giugno poi si osserva molto bene anche Antares (m 1,05), la supergigante rossa dello Scorpione che si aggiunge ai puntini più luminosi del firmamento estivo. Con Antares siamo nei pressi della Via Lattea che sorge sempre più maestosa, pronta a farci sognare nei prossimi mesi con la sua scia maggiormente ricca di spettacolari oggetti cosmici. In giugno fra quelli che si staccano di più dall’orizzonte, troviamo un’ampia regione di 2° nella Coda del Serpente, in cui spicca M16, la magnifica Nebulosa Aquila (m 6) con i suoi imponenti Pilastri della Creazione al cui interno nuove stelle stanno nascendo. Poco distante, una nebulosità più piccola con i suoi 40’ di estensione, riluce tra le stelle del Sagittario: è la suggestiva nebulosa Omega (m 6) catalogata da Messier come M17. Fra i numerosi ammassi aperti, va citato M11 (m 6,3) nello Scudo, conosciuto anche come Anitra Selvatica, uno dei più begli ammassi aperti del cielo, con un’età di circa 250 milioni di anni, e una cospicua distanza di 6.000 anni luce, proprio nel disco galattico. A ovest tramontano invece prima della mezzanotte Castore e Polluce, i due astri principali dei Gemelli, costellazione pronta ad accogliere il Sole la mattina del 21 giugno.

☀️ 20 GIUGNO: SOLSTIZIO D’ESTATE
Alle 22.51 di giovedì 20 giugno, il Sole brillerà esattamente sopra il Tropico del Cancro, il parallelo terrestre di 23,5° di latitudine nord, una latitudine importante perché riflette l’inclinazione dell’orbita apparente del Sole – l’eclittica – sull’equatore celeste, a sua volta la proiezione dell’equatore terrestre nel cielo. A quell’ora, il Sole culmina allo zenit, trovandosi esattamente sopra la testa degli abitanti di quel circolo terrestre al loro mezzogiorno locale. Il punto più alto dell’eclittica è il solstizio d’estate che, quando viene raggiunto dal Sole, dà il via alla nuova stagione. ♋️ Anticamente il solstizio si trovava nella costellazione del Cancro da cui il nome del tropico settentrionale. Oggi, a causa della precessione degli equinozi, il solstizio è arretrato nel Toro, vicinissimo al confine con i Gemelli: il 20 giugno il Sole è nel Toro, ma già il giorno dopo entra nei Gemelli.
È interessante notare come le parole “solstizio” e “tropico” descrivano il comportamento del Sole quando giunge all’apice della sua orbita apparente. La parola “solstizio” deriva infatti dal latino “sol sistit” che significa “il sole si ferma”, mentre “tropico” deriva dal greco “trépein” che significa “volgere”. In prossimità del solstizio infatti la nostra stella sembra fermarsi per alcuni giorni in cima all’eclittica prima di invertire la rotta – volgersi – e scendere, accorciando così la durata del giorno in termini di luce. Dopo il 20 giugno le giornate si accorciano, mentre i giorni a cavallo del solstizio hanno esattamente la stessa quantità di ore di luce, dando l’impressione che il Sole sia fermo nel suo punto più alto, numero che dipende dalla latitudine del luogo e che in generale si attesta sulle 15 ore e mezzo di luce, quasi 2/3 della giornata.

Ilaria Sganzerla ]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *