Cielo del mese di luglio 2024

⭐️ CALENDARIO ASTRONOMICO DI LUGLIO 2024
I fenomeni astronomici di luglio 2024, con la visibilità di stelle, pianeti e costellazioni.

✨ Protagonista del cielo serale è l’asterismo del Triangolo Estivo formato dalle inconfondibili Deneb, Vega e Altair, stelle bianche di prima grandezza che ci aiutano a orientarci nel firmamento, così come Arturo, ancora ben alta sull’orizzonte occidentale, e Antares, al contrario molto bassa a sud. Ad accomunare entrambe è il loro colore tendente al rosso e proprio Antares, dalla costellazione dello Scorpione, ci conduce verso le stelle del Sagittario, dove la Via Lattea esibisce il suo massimo fulgore. Ma da non perdere è anche il cielo mattutino, perché prima dell’alba sorge la ricca costellazione del Toro che ospita ben tre pianeti: Giove, Urano e Marte, dal 12 una triade che insieme ad Aldebaran, le Pleiadi e le Iadi forma variegati disegni celesti a cui si aggiunge una sottile falce di Luna all’inizio e alla fine del mese. ☄️ Nella notte fra il 27 e il 28 luglio infine, sfrecciano in cielo anche delle stelle cadenti, le Delta Aquaridi, animando così il mese già particolarmente scenografico. In luglio le notti sono ancora fra le più brevi dell’anno, ma lo spettacolo è assicurato e grazie al clima mite, è accessibile a tutti. Buone visioni celesti!

☀️ SOLE
Si trova nella costellazione dei Gemelli e dal 21 in quella del Toro. Il 5 luglio la distanza fra la Terra e il Sole è massima; la Terra giunge infatti all’afelio, il punto della sua orbita più lontano dal Sole pari a 1,017 UA, circa 152 milioni di chilometri.

FASI DELLA LUNA
Nuova – sabato 6 h00.57
Primo quarto – domenica 14 h00.49
Piena – domenica 21 h12.17
Ultimo quarto – domenica 28 h04.51

PRINCIPALI EVENTI ASTRONOMICI DI LUGLIO
1 20.25 Congiunzione Luna – Marte 4,1°N, visibile prima dell’alba a est
2 04.30 Raggruppamento Marte, Luna, Urano, Pleiadi, Iadi, Giove, Aldebaran
2 12.06 Congiunzione Luna – Urano 3,9°N, visibile prima dell’alba a est
3 05.17 Congiunzione Giove – Iadi 5,1°N, visibile al meglio un’ora prima, a est
3 10.27 Congiunzione Luna – Giove 5,0°N, visibile fra le 4.00 e le 5.00 a est
5 07.06 Terra all’afelio (1,017 UA)
6 00.57 Luna nuova
9 14.00 Congiunzione Luna – Regolo 3,0°N, visibile dopo il tramonto a ovest
10 03.31 Venere al perielio (0,718 UA)
12 10.11 Luna all’apogeo (404.362 km)
13 08.57 Congiunzione Giove – Aldebaran 4,8°N, visibile prima dell’alba a est
14 00.49 Luna al primo quarto
14 04.31 Congiunzione Luna – Spica 0,9°N, visibile dopo il tramonto del 13 a sud-ovest
15 11.23 Congiunzione Marte – Urano 0,6°S, visibile prima dell’alba a est
17 08.35 Mercurio al nodo discendente
17 22.15 Congiunzione Luna – Antares 0,2°N, visibile a sud
17 23.51 Mercurio all’ultimo quarto
19 17.27 Congiunzione Marte – Pleaidi 5,0°S, visibile prima dell’alba a est
21 12.17 Luna piena
22 08.33 Mercurio alla massima elongazione est 27,0°
24 03.55 Raggruppamento Marte, Urano, Pleiadi, visibile a est
24 07.42 Luna al perigeo (364.913 km)
24 22.44 Congiunzione Luna – Saturno 0,4°N, visibile dalle 23.30 a est
25 16.52 Congiunzione Luna – Nettuno 0,6°N, visibile prima dell’alba a est
27 17.28 Mercurio all’afelio (0,467 UA)
27 22.26 Sciame meteorico delle Delta Aquaridi (ZHR 20) ☄️
28 04.51 Luna all’ultimo quarto
29 19.29 Congiunzione Luna – Urano 4,2°N, visibile prima dell’alba a est
29 23.28 Raggruppamento Luna, Urano, Pleiadi, visibile prima dell’alba a est
29 23.48 Congiunzione Luna – Pleiadi 0,1°S, visibile dalle 2.00 del 30 a est
30 04.30 Raggruppamento Luna, Pleiadi, Urano, Marte, Giove, Iadi e Aldebaran
30 12.36 Congiunzione Luna – Marte 5,0°N, visibile prima dell’alba a est
31 01.52 Congiunzione Luna – Giove 5,4°N, visibile dalle 3.00 a est

PIANETI
☿ MERCURIO si trova nella costellazione del Cancro fino a domenica 14 quando passa nel Leone. Anche se in luglio raggiunge la massima elongazione est, rimane molto difficilmente osservabile. Lunedì 22 infatti, giorno della massima distanza apparente dal Sole pari a 27,0°, Mercurio al tramonto si presenta già molto basso sull’orizzonte occidentale e destinato a seguire la nostra stella nel giro di un quarto d’ora. In assenza di ostacoli in direzione ovest, possiamo tuttavia tentarne l’osservazione al telescopio poco dopo le 21.30 di mercoledì 17 quando è all’ultimo quarto (lo vediamo così illuminato per metà). Sabato 27 invece Mercurio si trova all’afelio, la massima distanza dal Sole vera, pari a quasi 70 milioni di chilometri.

♀ VENERE è nascosto nei Gemelli, costellazione inondata dalla luce del Sole e non è pertanto visibile. Non lo è nemmeno quando si sposta nel Cancro il 10 e lo stesso il 26 quando entra nel Leone. Il pianeta risente della congiunzione superiore di inizio giugno e dobbiamo attendere almeno l’inizio di settembre per distinguerlo a ovest nel cielo ancora luminoso del tramonto. Mercoledì 10 luglio Venere si trova al perielio, la minima distanza dal Sole pari a 0,718 UA, circa 107,5 milioni di chilometri.

♂ MARTE inizia il mese nell’Ariete e lo prosegue nel Toro dal 12 luglio. Possiamo vederlo sempre più a lungo nella seconda parte della notte in direzione est con splendore e dimensioni angolari crescenti. La sua magnitudine infatti passa da 0,98 a inizio mese a 0,89 alla fine, mentre il suo diametro angolare aumenta da 5,39” a 5,85”. Marte si trova in una regione celeste popolata da stelle luminose e altri pianeti e così si formano diverse congiunzioni e raggruppamenti. Il raggruppamento più ricco e compatto è quello di martedì 30, quando a partire dalle 3.00 l’orizzonte orientale ci regala l’incantevole visione in cui le Pleiadi, uno spicchio di Luna, Marte, le Iadi, Aldebaran e Giove sono concentrati in una piccola area di cielo; il tutto poi è ulteriormente arricchito da Urano, visibile al telescopio a ovest della Luna. Questo raggruppamento che vede la presenza della Luna si verifica anche all’inizio del mese, ma è meno compatto ed è ancora basso sull’orizzonte quando il Sole sorge.

♃ GIOVE è visibile prima dell’alba sempre più a lungo in direzione est fra le stelle del Toro. Nell’arco del mese il suo splendore cresce passando da -2,03 a -2,11 magnitudini, mentre le sue dimensioni apparenti aumentano da 33,62” a 35,45”. Giove diventa così un punto sempre più marcato nel firmamento col pregio di trovarsi in una ricca regione celeste. La costellazione del Toro esibisce infatti Aldebaran, una stella gigante arancione nonché suo astro principale, insieme ai suoi ammassi aperti delle Iadi e delle Pleiadi, mentre nei paraggi brillano Marte e Capella, la gigante gialla dell’Auriga. In luglio possiamo così osservare diverse congiunzioni, fra cui quella con Aldebaran sabato 13 e mercoledì 31 con una sottile falce di Luna, congiunzione preceduta da un numeroso raggruppamento il 30, dove in un’area di 20° x 20° possiamo cogliere tutti insieme Aldebaran, Giove, le Iadi, Marte, la Luna, le Pleiadi e con almeno un binocolo, Urano.

♄ SATURNO è il pianeta che si vede più a lungo, con una media di quasi sei ore a notte. Splende nell’Aquario e nella prima parte del mese possiamo osservarlo a est quando sorge nei dintorni della mezzanotte fino all’alba, quando è prossimo al transito, mentre nella seconda parte di luglio è visibile dalla tarda serata fin dopo il transito prima che il cielo si rischiari. Saturno si sta avvicinando alla Terra ed è così sempre un po’ più luminoso con una magnitudine apparente che passa da 0,91 a inizio mese a 0,76 alla fine e un diametro angolare che sale da 17,90” a 18,72”. Con Saturno in luglio abbiamo un unico appuntamento ed è quello di mercoledì 24 quando, a partire dalle 23.30, lo troviamo in una stretta congiunzione con la Luna che brilla appena 0,4° più sotto e volge al pianeta la sua piccola porzione oscurata al 6%.

♅ URANO, visibile con almeno un binocolo, è stabile nel Toro insieme a Marte e a Giove, pertanto ne ricalca i disegni celesti delle congiunzioni e dei raggruppamenti, particolarmente cospicui grazie anche alla varietà di presenze stellari nel Toro che fanno da sfondo, da Aldebaran agli ammassi aperti delle Pleiadi e delle Iadi.
Urano si vede a est nelle ore che precedono l’alba. Sorge a distanza di circa mezz’ora da Marte e a fine luglio si lascia osservare per quasi tre ore e mezza. Nell’arco del mese la sua magnitudine apparente passa da 5,85 a 5,80, segno di luminosità in aumento, mentre il suo diametro angolare cresce da 3,47” a 3,55”. Degna di nota è la stretta congiunzione con Marte lunedì 15 luglio, quando Urano è circa mezzo grado sopra il pianeta rosso, mentre il 30 fa parte del numeroso raggruppamento formato dalla Luna, le Pleiadi, Marte, Giove, le Iadi e Aldebaran.

♆ NETTUNO permane nella costellazione dei Pesci, vicino al confine con l’Aquario, dove a poca distanza si trova Saturno. È visibile per quasi tutta la notte in direzione est e sorge circa mezz’ora dopo Saturno. Anche Nettuno è in avvicinamento come ci racconta il suo diametro angolare che, seppur poco apprezzabile per via della grande distanza, è in aumento e passa da 2,30” a inizio luglio a 2,33” alla fine. Il pianeta, avvicinandosi, guadagna anche in luminosità con una magnitudine che nell’arco del mese cala da 7,76 a 7,72.

✨ STELLE E COSTELLAZIONI
In direzione sud si dispongono lungo il meridiano prima della mezzanotte costellazioni ricche di ammassi stellari sia aperti sia globulari. Salendo lungo l’orizzonte sud, lo Scorpione con la sua perla rossa Antares (m 1,05), ci regala la visione di giovani ammassi aperti come M6 (m 4,20), detto anche Farfalla, e M7 (m 3,30), conosciuto come l’ammasso di Tolomeo, i quali brillano nella porzione meridionale della costellazione che è attraversata dalla Via Lattea, la scia galattica dove splendono le stelle più giovani. Nella sua parte settentrionale invece, troviamo due ammassi globulari, concentrazioni densissime di stelle dalla forma sferica e dal passato antichissimo con un’età che si aggira sui 12 miliardi di anni, quasi quella dell’universo! Si tratta di M80 (m 7,87) e di M4 (m 5,90), vicinissimo ad Antares. Molti altri ammassi globulari risiedono anche nell’ampia costellazione dell’Ofiuco che del catalogo di Messier, ne contiene ben sette, il più luminoso dei quali è M10 di magnitudine 6,40 e che si trova lungo la congiungente Alpha-Zeta Oph. Ma senza dubbio il più osservato, nonché celebre anche per motivi storici, è l’ammasso globulare M13 nella costellazione di Ercole, il primo a inaugurare la nomenclatura di questa categoria cosmica firmata William Herschel e che, con la sua magnitudine di 5,80, è facilmente visibile con un binocolo.
Non mancano inoltre importanti nebulose come la maestosa Aquila (M16, m 6,00) nella Coda del Serpente, vicino al confine col Sagittario, costellazione che a sua volta vanta nei pressi dello stesso confine la bellissima nebulosa Omega (M17, m 6,00).
A est del meridiano splendono invece adagiate lungo la Via Lattea, le costellazioni del Cigno e dell’Aquila e della Lira, ognuna con una stella dominante che va a formare il noto asterismo del Triangolo Estivo. Sono Deneb nel Cigno (m 1,25), Altair nell’Aquila (m 0,75) e Vega nella Lira (m 0,0), tutte di classe spettrale A, quella che contraddistingue le stelle di colore bianco. A ovest del meridiano infine, luccica insieme ad Antares ma ben alta in cielo, Arturo (m 0,15), l’astro principale del Bootes e della stella tonalità rosso-arancio, mentre vicino all’orizzonte si avvia a tramontare Spica (m 0,95), la stella bianco-azzurra più brillante della Vergine che porta con sé sotto l’orizzonte il ricordo della primavera.

☄️ 27 LUGLIO: SCIAME METEORICO DELLE DELTA AQUARIDI
A partire dalla seconda metà di luglio abbiamo un assaggio di stelle cadenti grazie al passaggio delle Delta Aquaridi, uno sciame meteorico attivo per circa un mese e in realtà piuttosto debole, ma che comunque rientra fra quelli principali con una frequenza al picco fino a 20 meteore all’ora. Le Delta Aquaridi si chiamano così perché hanno il loro radiante nei pressi della stella Delta dell’Aquario. Il radiante è il punto da cui sembrano provenire le scie luminose e per le Delta Aquaridi si trova a 22h42m di ascensione retta e -16,3° di declinazione. Queste stelle cadenti sfrecciano in cielo a una velocità di circa 40 km/s, un valore considerato medio e sono i residui persi molto probabilmente dalla cometa 96P/Machholz, la cui scoperta nel 1986 si deve all’astronomo statunitense Donald Machholz, uno degli inventori della Maratona Messier, mancato nel 2022 e che di comete ne scoprì ben dodici. La 96P/Machholz passa al perielio circa ogni cinque anni e il prossimo passaggio sarà nel 2028. Ogni anno in piena estate invece la Terra attraversa la regione disseminata di questi detriti cometari i quali, al contatto con la nostra atmosfera, sviluppano calore dando origine alle meteore, popolarmente chiamate stelle cadenti. Le Delta Aquaridi sono alla loro massima intensità nella notte fra venerdì 27 e sabato 28 luglio ma, non essendo scie appariscenti, necessitano di un cielo il più possibile buio per l’osservazione. La Luna va all’ultimo quarto proprio il 28, cosicché nei giorni a cavallo del picco l’oscurità non è totale. Tuttavia per avere condizioni più favorevoli all’osservazione, basta attendere un paio di giorni perché il nostro satellite si riduca a una falce sempre più sottile e distante dal radiante. Il radiante sorge verso la mezzanotte e culmina attorno alle 4.00, pertanto le ore che precedono l’alba sono quelle in cui è più probabile essere colti dal passaggio di queste stelle cadenti che si mescolano insieme alle Perseidi, cinque volte più copiose. Distinguerle comunque è piuttosto facile, perché le Delta Aquaridi sono stelle cadenti meridionali e dunque provengono da sud, mentre le Perseidi sono settentrionali e provengono perciò da nord.
Ilaria Sganzerla ]
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