Cielo del mese di marzo 2024

CdM 2024-03⭐️ CALENDARIO ASTRONOMICO DI MARZO 2024
I fenomeni astronomici di marzo 2024, con la visibilità di stelle, pianeti e costellazioni.
✨ Arriva marzo ed è tempo di voltare la pagina delle stagioni. La primavera sta per fare il suo ingresso, che astronomicamente avviene mercoledì 20 alle 04.06, momento in cui il Sole si trova all’equinozio, il punto di intersezione dell’eclittica con l’equatore celeste, ospitato dalla costellazione dei Pesci. Anche la notte ne annuncia l’arrivo con le stelle Arturo, Denebola e Spica che formano l’asterismo del Triangolo di Primavera, visibile per intero in tarda serata a sud-est. Con la primavera inizia una stagione sulla Terra, ma ne inizia una anche in cielo, in particolare in quello profondo che inaugura la stagione delle galassie. Sono annidate a decine nella costellazione della Vergine grazie all’omonimo ammasso che si riversa anche fra le deboli stelle dell’adiacente Chioma di Berenice. Fra i pianeti invece, Giove rimane l’unico osservabile dei quattro principali e in particolare per qualche ora dopo il tramonto nel cielo sudoccidentale. Marte e Saturno sono troppo vicini prospetticamente al Sole per potersi vedere, mentre Venere è destinato a svanire nella luce crepuscolare del mattino durante la seconda metà di marzo. Al telescopio possiamo osservare solo Urano dopo il tramonto in direzione ovest, perché Nettuno il 17 va in congiunzione col Sole e non è visibile per tutto il mese. A metà marzo poi inizia il periodo di miglior visibilità di Mercurio al tramonto e in particolare domenica 24, il piccolo pianeta si trova alla massima elongazione est con una distanza apparente dalla nostra stella di 18,8°. ⏰ Nella notte fra sabato 30 e domenica 31 marzo infine, abbiamo il passaggio all’ora legale con le lancette dell’orologio che alle 2.00 vanno spostate avanti di un’ora. Dormiamo quindi un’ora in meno, ma del resto siamo entrati nella stagione in cui l’intera natura si risveglia. E allora non mi resta che augurarvi… buona primavera!

☀️ SOLE
Si trova nella costellazione dell’Aquario e da martedì 12 in quella dei Pesci che ospita l’equinozio di primavera, punto che il Sole raggiunge mercoledì 20 marzo alle 04.06, dando inizio alla nuova stagione (v. sezione dedicata). Nella notte fra sabato 30 e domenica 31 passiamo invece dall’ora solare all’ora legale con le lancette dell’orologio che alle 2.00 vanno spostate sulle 3.00.

FASI DELLA LUNA
Ultimo quarto – domenica 3 h16.23
Nuova – domenica 10 h10.00
Primo quarto – domenica 17 h05.11
Piena – lunedì 25 h08.00

PRINCIPALI EVENTI ASTRONOMICI DI MARZO
3 09.53 Congiunzione Luna – Antares 0,3°N (occultazione), visibile a sud prima dell’alba, non più in occultazione
3 16.23 Luna all’ultimo quarto
8 17.59 Congiunzione Luna – Venere 3,3°S, visibile con molta difficoltà a sud-est prima dell’alba
10 08.05 Luna al perigeo (356.893 km)
10 10.00 Luna nuova
13 01.36 Mercurio al nodo ascendente
13 20.00 Raggruppamento Luna, Giove e Urano
14 02.01 Congiunzione Luna – Giove 3,6°N, visibile il 13 dopo il tramonto a ovest
14 20.00 Raggruppamento Giove, Urano e Luna
15 04.28 Congiunzione Luna – Pleiadi 0,4°S (occultazione), visibile il 14 dopo il tramonto a sud-ovest, non in occultazione
15 18.50 Inizio della miglior visibilità di Mercurio al tramonto
17 05.11 Luna al primo quarto
17 11.30 Nettuno in congiunzione col Sole
17 17.34 Mercurio al perielio (0,307 UA)
19 08.23 Congiunzione Luna – Polluce 1,5°S, visibile dopo il tramonto a sud-est
19 18.07 Venere all’afelio (0,728 UA)
20 04.06 Equinozio di primavera
20 09.51 Congiunzione Luna – Presepe 3,8°N, visibile dopo il tramonto a sud-est
22 06.27 Congiunzione Luna – Regolo 3,6°N, visibile fino alle 4.30 a ovest
23 04.28 Mercurio all’ultimo quarto
23 16.43 Luna all’apogeo (406.291 km)
24 23.26 Mercurio alla massima elongazione est (18,8°)
25 08.00 Luna piena
26 21.21 Congiunzione Luna – Spica 1,4°N
30 16.02 Congiunzione Luna – Antares 0,3°N (occultazione), visibile prima dell’alba a sud-sud-ovest, non in occultazione

PIANETI
☿ MERCURIO brilla nell’Aquario insieme a Saturno, ma giovedì 7 entra nei Pesci dove si trova già Nettuno e da martedì 12 anche il Sole. A partire dalla metà di marzo inizia la migliore visibilità del pianeta dopo il tramonto grazie all’eclittica che la sera ha una decisa inclinazione sull’orizzonte, circa 70°, e anche grazie alla massima elongazione orientale che Mercurio tocca domenica 24 distanziandosi apparentemente dal Sole di 18,8°. Verso le 20.00 del giorno prima, sabato 23 marzo, se abbiamo l’orizzonte ovest libero da ostacoli, possiamo osservare al telescopio Mercurio quasi all’ultimo quarto appena prima che tramonti. Domenica 17 invece si trova al perielio, la minima distanza (vera) dal Sole pari a circa 46 milioni di chilometri. Mercurio ha una magnitudine apparente che sale da -1,74 a inizio mese a 1,21 alla fine, mentre il suo diametro angolare nell’arco del mese aumenta da 4,96” a 9,19”.
♀ VENERE è ancora molto luminoso con una magnitudine media di -3,88, ma riduce progressivamente la sua distanza apparente dal Sole, col risultato di potersi vedere poco prima dell’alba a filo con l’orizzonte orientale o staccato al massimo di due o tre gradi. Venerdì 8 marzo si trova in congiunzione con la Luna quasi nuova, che volge al pianeta il suo sottilissimo spicchio illuminato appena al 7%; la coppia è visibile poco prima dell’alba, immersa nel crepuscolo civile (Sole 6° sotto l’orizzonte) e ad appena un paio di gradi dall’orizzonte est. Nella seconda metà di marzo la sua elongazione passa da 21° a 17° e Venere, nonostante il suo proverbiale splendore, non riesce a stagliarsi nella luce mattutina. Torneremo a vedere Venere con un minimo di agio in agosto a ovest dopo il tramonto. In marzo si trova nella costellazione del Capricorno ma da domenica 10 entra nell’Aquario. Martedì 19 infine è all’afelio, il punto della sua orbita più lontano dal Sole con una distanza di 109 milioni di chilometri.
♂ MARTE si trova nel Capricorno e mercoledì 20 marzo, giorno dell’equinozio di primavera, passa nell’Aquario. È ancora presto per vederlo, però in un’alba tersa e senza ostacoli in direzione est, possiamo provare a cercarlo anche nel chiarore del crepuscolo servendoci di un binocolo. Marte si presenta con una magnitudine media di 1,23 e un diametro apparente medio di 4,35”.
♃ GIOVE è stabile nell’Ariete ed è l’unico pianeta osservabile fra i quattro visibili a occhio nudo. In particolare possiamo guardarlo per qualche ora dopo il tramonto in direzione sud-ovest. Nell’arco del mese riduce il suo splendore da -2,17 a -2,06 magnitudini. Stessa cosa per il suo diametro angolare che si rimpicciolisce da 36,37” a 34,12”. Giove si sta infatti allontanando dalla Terra e in maggio sarà in congiunzione col Sole. Mercoledì 13 e giovedì 14 possiamo osservarlo a ovest in un raggruppamento con uno spicchio crescente di Luna e con Urano, pianeta che richiede l’uso almeno di un binocolo per essere visto. La sera di giovedì 14 il raggruppamento è più simile a un allineamento con Giove, Urano e la Luna ordinati in direzione ascendente, a cui si aggiungono le sempre incantevoli Pleiadi.
♄ SATURNO si trova nell’Aquario che fino a sabato 9 ospita anche il Sole. A fine febbraio il pianeta è stato in congiunzione con la nostra stella e per tutto il mese di marzo non è visibile. Per rivederlo, dobbiamo aspettare il finire di aprile quando sorgerà a est prima dell’alba.
♅ URANO dimora nell’Ariete insieme a Giove e possiamo osservarlo in direzione occidentale dal tramonto fin verso mezzanotte a inizio marzo e per un paio d’ore alla fine. Il passaggio all’ora legale riduce l’osservazione del pianeta che si sta anche avvicinando prospetticamente al Sole. Urano cala di luminosità passando nell’arco del mese da 5,82 a 5,86 magnitudini e lo stesso fa col suo diametro angolare che diminuisce da 3,53” a 3,46”. La sera di mercoledì 13 e di giovedì 14 si avvia al tramonto in un raggruppamento con Giove e una falce di Luna crescente, mentre domenica 31 brilla circa 3° sopra a Giove, che si sta avvicinando progressivamente.
♆ NETTUNO si trova come sempre nei Pesci, la costellazione che ospita l’equinozio di primavera e dove il Sole approda martedì 12 marzo, impedendoci di fatto l’osservazione del pianeta già dall’inizio del mese. Nettuno va in congiunzione col Sole domenica 17 e dovremo attendere maggio per rivederlo, stavolta non più a ovest dopo il tramonto, ma a est prima dell’alba.

✨ STELLE E COSTELLAZIONI
Mentre il Triangolo d’Inverno con le sue Betelgeuse, Sirio e Procione si avvia ad abitare la metà sudoccidentale del cielo, a sud-est sorge in tarda serata il Triangolo di Primavera formato dalla gigante arancione Arturo nel Bootes (m 0,15), dalla nana di colore bianco Denebola (m 2,10) nel Leone e da Spica (0,95), la stella principale della Vergine, anch’essa nana ma di colore bianco-blu. In direzione sud è il momento in cui culmina il Cancro col suo celebre ammasso aperto del Presepe (M44, m 3,10), ma anche con M67 (m 6,90), l’ammasso aperto nella parte meridionale della costellazione, vicino ad Alpha Cnc. L’Idra invece porta in culminazione la sua testa e la stella Alphard (m 1,95), una gigante arancione come Arturo, nonché il suo astro più brillante.
Molti oggetti di profondo cielo sono confinati a sud-ovest dove la scia della Via Lattea passa per diverse costellazioni invernali: il Cane Maggiore, l’Unicorno, in cui possiamo ammirare la nebulosa Rosetta e la Cono, parte dei Gemelli e di Orione con le sue spettacolari nebulose – la Grande Nebulosa di Orione e la Testa di Cavallo – fino a salire nell’Auriga e poi in Perseo col suggestivo doppio ammasso h e χ Persei (m 3,80).
Il firmamento primaverile che si apre a est ci offre invece due interessanti ammassi globulari nei pressi di Arturo: M3 (m 6,20) nei Cani da Caccia, un concentrato di mezzo milione di stelle, e M53 (m 7,70), 200.000 volte più luminoso del Sole nella Chioma di Berenice, costellazione dove si concentrano anche moltissime galassie che tracimano dall’Ammasso della Vergine, come la famosa galassia Occhio Nero (M64, m 8,52). In primavera inizia infatti la stagione delle galassie. A metà mese per esempio, attorno alle 23.00 troviamo sul meridiano la Tripletta del Leone, l’ammasso galattico formato dalle spirali M65 (m 10,25), M66 (m 8,92) e NGC 3628 (m 9,48). Moltissime altre diventeranno protagoniste all’avanzare della primavera, stagione che riempie la Terra di fiori e il cielo di miriadi di galassie.

20 MARZO: EQUINOZIO DI PRIMAVERA
Mercoledì 20 marzo alle 04.06, il Sole giunge nel punto della sua orbita che interseca l’equatore celeste e azzera così la sua declinazione, ovvero la sua altezza sull’equatore celeste: in questo momento ha inizio la primavera. Si dice anche che il Sole si trova nel punto vernale (dal latino “ver”, “primavera”) o nel punto Gamma, perché la lettera greca gamma (γ) ricorda la testa di un ariete, la costellazione in cui anticamente questo punto risiedeva e che oggi è arretrato nella costellazione dei Pesci, a causa di un fenomeno chiamato precessione degli equinozi. ☀️ I punti corrispondenti ai due nodi dell’eclittica si chiamano infatti equinozi e il 20 marzo siamo all’equinozio di primavera.
La parola equinozio deriva dal latino “aequi” e “nox”, ovvero “notte uguale”, sottinteso al dì come numero di ore di buio e di luce. Poiché nel primo giorno di primavera i raggi del Sole sono perpendicolari all’asse terrestre, ogni luogo della Terra ha 12 ore di luce e 12 ore di buio. Circa… Sì, perché da un lato la rifrazione atmosferica fa apparire il Sole un po’ più alto di quanto sia realmente, regalandoci così qualche minuto in più di luce all’alba e al tramonto; dall’altro invece la nostra stella non è puntiforme e pertanto rischiara il cielo con la luce crepuscolare che contribuisce anch’essa a creare una leggera asimmetria fra la durata del dì e della notte.
⚖️☀️ Esiste un giorno in cui realmente il giorno e la notte durano 12 ore esatte? Ebbene sì. Accade due giorni all’anno nei dintorni degli equinozi e questi giorni sono indicati col nome di “equilux”. Il giorno di equilux dipende dalla latitudine del luogo e la durata del dì viene misurata da quando il bordo del disco solare fa la sua prima apparizione sull’orizzonte est a quando la sera scompare totalmente sotto l’orizzonte ovest. In pratica le ore di luce durano da quando il Sole è sotto l’orizzonte orientale del valore del suo diametro apparente, a quando lo è dello stesso valore ma sotto l’orizzonte occidentale, e occorre trovare il giorno in cui la differenza fra questi due momenti è di 12 ore esatte. Fra i 40° e i 55° di latitudine nord, l’equilux cade il 17 marzo. In questo giorno il Sole ha un diametro apparente di 32’08” e per le località comprese fra i 40°N e i 55°N, sono trascorse esattamente 12 ore da quando il Sole si trova sotto l’orizzonte est e successivamente sotto quello ovest di 32’08”. L’equilux d’autunno cade invece il 25 settembre per le località fra i 45°N e i 60°N. L’equilux di marzo cade sempre un po’ prima dell’equinozio di primavera e quello di settembre sempre un po’ dopo l’equinozio d’autunno.
E se gli equinozi presentano una piccola asimmetria in quanto a distribuzione della luce nelle 24 ore, non c’è nessuna imperfezione per quanto riguarda invece il punto dell’orizzonte in cui il Sole sorge e tramonta, perché agli equinozi la nostra stella sorge esattamente a est e tramonta esattamente a ovest. In tutti gli altri giorni, la posizione apparente del Sole sull’eclittica unita all’inclinazione dell’asse terrestre, fa sì che i momenti che aprono e chiudono il giorno avvengano nelle vicinanze dell’est e dell’ovest geografici.
All’equinozio di primavera inoltre, il Sole azzera la sua declinazione ma anche la sua ascensione retta, la coordinata che indica il suo spostarsi verso est rispetto alle “stelle fisse”, perché il punto equinoziale primaverile è stato scelto come origine delle coordinate equatoriali ed eclittiche.
Nel calendario religioso l’equinozio di primavera permette anche di risalire alla data della Pasqua che quest’anno cade proprio in marzo. La Pasqua è infatti la domenica successiva al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera. Nel 2024, l’equinozio di primavera cade mercoledì 20 marzo; il primo plenilunio successivo al 20 marzo, è lunedì 25 e di conseguenza la Pasqua è la domenica successiva, cioè il 31 marzo.

 

[ Ilaria Sganzerla ]

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