Conto alla rovescia per Cassini

pia08391-768x512Il conto alla rovescia è iniziato. La sonda Cassini ha trascorso più di un decennio in orbita attorno a Saturno, immergendosi dentro e fuori dei suoi anelli e scrutando le sue lune. Ma nel giro di poco più di un anno inizierà il suo Gran Finale, una serie audace di manovre che ci regalerà immagini di Saturno come mai prima, e infine con il veicolo spaziale che impatterà nell’atmosfera del gigante gassoso.

“Sta per essere un giorno difficile”, dice Linda Spilker, project manager del Jet Propulsion Laboratory della NASA a Pasadena, in California, che ha presentato i dettagli dell’ultimo atto di Cassini a Vienna il 20 aprile al meeting della European Geophysical Union. Il cosiddetto programma Gran Finale avrà inizio il prossimo anno, a seguito di sei mesi di studio dell’anello più esterno F di Saturno, di cui 12 di passaggi ravvicinati su Titano, la più grande luna di Saturno, che ospita fiumi e laghi di idrocarburi liquidi.

L’ultimo atto di Cassini sarà la sua missione più temeraria. Da aprile a settembre 2017, la sonda si immergerà 22 volte tra il pianeta e il più interno dei famosi anelli di Saturno. “Nessuna sonda è giunta in quella regione prima, quindi è molto eccitante”, ha detto Spilker.

La ricompensa scientifica sarà enorme. Arrivando più vicino che mai alla superficie del gigante gassoso, Cassini raccoglierà informazioni precedentemente irraggiungibili per aiutare a risolvere i misteri che perdurano relativi a Saturno. Questi includono domande di base come per esempio se abbia un nucleo roccioso, come funzioni il suo clima e la lunghezza precisa del suo giorno.
“Avremo l’opportunità di studiare la struttura interna di Saturno, misurare la sua gravità e i campi magnetici e, auspicabilmente, misurare il tasso di rotazione di Saturno per la prima volta”, dice Spilker.

Ma così da vicino, gli strumenti di Cassini possono raccogliere informazioni senza precedenti sulla composizione della ionosfera e dell’atmosfera del pianeta. La navetta spaziale raccoglierà anche dati sulle fasce di radiazione che avvolgono il pianeta, e sarà in grado di utilizzare misurazioni della gravità per dare la migliore stima della massa degli anelli.

“Sono particolarmente interessato a misurare la massa degli anelli di Saturno”, dice Larry Esposito del Laboratory for Atmospheric and Space Physics a Boulder, in Colorado. Conoscere la massa contribuirà a determinare se gli anelli si sono formati recentemente, o se sono antichi come il Sistema Solare, l’idea preferita di Esposito. “Sarà una grande scoperta scientifica in entrambi i casi, con implicazioni per la formazione dei pianeti nei dischi proto-planetari”. E le immagini che invierà dovrebbero essere spettacolari. “Potremo ottenere alcune delle immagini a più alta risoluzione mai ottenute dell’anello più interno D”, afferma Spilker.

In termini di temerarietà, il solo azzardo della missione è stato nel 2008, quando Cassini ha volato attraverso gli enormi pennacchi di vapor d’acqua, particelle ghiacciate, sali e materiali organici che sgorgano dalla superficie di Encelado, una delle lune. Ne valeva la pena, perché i dati raccolti da quello e dai successivi passaggi ravvicinati hanno dimostrato che Encelado ha un oceano salato, energia e un sistema idrotermale attivo, tutti ingredienti necessari per la vita.

Ironicamente, quel potenziale per la vita fa parte del motivo per cui Cassini deve morire. Dopo un decennio di orbita e due estensioni della missione, Cassini è quasi senza carburante. “Stiamo terminando la missione bruciando nell’atmosfera di Saturno per proteggere due mondi, Encelado e Titano, che potrebbero avere oceani adatti per la vita”, dice Spilker.

La missione si concluderà il 15 settembre 2017. “Anche nel suo tuffo finale, continuerà a inviare dati fino agli ultimi pochi minuti”, dice Spilker. Il team parla della fine in maniera accorata. “Come Mefistofele ha detto a Faust, ‘tutto ciò che esiste è degno di perire'”, dice Esposito. “Si tratta di un finale degno di Cassini che ci permette di assumere più rischi per scoprire nuovi risultati”.

“Quel giorno, ci riuniremo presso il Jet Propulsion Laboratory con la famiglia Cassini, e quando il segnale si interromperà, ci sarà un momento di silenzio per la perdita di un caro amico che abbiamo conosciuto sin dal 1990”, dice Spilker. “Sarà un giorno triste, ma si è ottenuto così tanto nel corso di molti anni, che dovremo dire addio con un misto di tristezza e di orgoglio”.
[ Barbara Bubbi ]

https://www.newscientist.com/article/2085745-cassini-gears-up-for-final-fiery-plunge-into-saturns-atmosphere/

Credit NASA/JPL/Space Science Institute

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