Cos’è un’uscita osservativa
Guida per chi non ha mai partecipato ad un’uscita astronomica dell’Accademia delle Stelle
Osservare il cielo è ormai impossibile dalla città (e anche quando ci si sposta non si trova ormai più un cielo veramente buio a causa dell’inquinamento luminoso). Per questo motivo ad ogni novilunio siamo pronti a mettere i telescopi in macchina e portarci abbastanza lontano dalla civiltà per avere un minimo di cielo buio.
Uno dei posti dove andiamo più spesso, con temperature invernali non proibitive, è in zona Tolfa, a 50 minuti dal GRA, qui: https://goo.gl/maps/xCXhZqbRGH22
L’evento si svolge in questo modo: non ci sono orari, per cui ognuno arriva e va via quando preferisce. L’unica accortezza obbligatoria è evitare di illuminare le postazioni osservative con i fari (per cui è opportuno manovrare con le sole luci di posizione e non avvicinarsi ai telescopi con le auto). Per lo stesso motivo chi partecipa non può utilizzare la torcia del telefonino per fare luce senza averla adeguatamente schermata (tre cartine di Rossana dovrebbero bastare) e in ogni caso la luce andrebbe usata il meno possibile o solo in casi eccezionali (l’adattamento al buio consente di spostarsi fra i telescopi senza luce). Chi porta con sé strumentazione importante è naturale che si porti sul posto prima del tramonto per poter montare con la luce del giorno.
L’unico “appuntamento” è in genere attorno alle 22 (quando sono arrivati tutti e nessuno è ancora andato via), per un momento divulgativo con una guida al cielo per illustrare stelle, pianeti e costellazioni, spiegare qualche nozione di astronomia e narrare le storie del cielo.
La “prima fila” è riservata ai corsisti, i quali avranno anche consulenza agli strumenti (aiuto per il montaggio e la messa a punto, indicazioni per le fotografie, eccetera)
Ognuno può portare (ovviamente) il proprio strumento per osservare o fare foto. L’evento è normalmente aperto anche al pubblico (previo avviso all’email eventi@accademiadellestelle.org) che potrà seguire la guida al cielo e osservare con alcuni nostri strumenti.
Due raccomandazioni: fa sempre più freddo di quanto ci si aspetti, per cui, se non siete esperti nel campo, non crediate mai di esservi coperti abbastanza (esiste un motivo fisico per questo: la dispersione di calore tramite irraggiamento, per cui oggetti e persone sperimentano una temperatura inferiore a quella segnata dal termometro). L’indicazione che do sempre è di preparare una borsa con tutto ciò che pensate vi possa servire per rimanere al caldo, e poi di farne anche un’altra: immaginate di dover attraversare l’Antartide a piedi e avrete la giusta prospettiva di quanto dovrete essere coperti. So di non esagerare perchè, anche dopo aver fatto queste raccomandazioni, è rarissimo che qualcuno non debba comunque andare via perchè ha troppo freddo. Ovviamente d’estate le cose cambiano e basterà un semplice giaccone caldo, ma solo se si osserva a bassa quota: dalla montagna occorrerà coprirsi di più, non trascurando i guanti e soprattutto cappelli e passamontagna per proteggere la testa che disperde moltissimo calore corporeo.
L’altra raccomandazione è più leggera: generi di conforto come bibite e dolcetti fanno sempre piacere dopo qualche ora di osservazione e aiutano la socialità, quindi sono caldamente consigliati 🙂
Le uscite si fanno sempre nel sabato più vicino al novilunio. Solitamente se l’evento è confermato è indicato nella pagina degli aggiornamenti non appena si hanno previsioni meteo conclusive (se in quellla pagina non vi sono indicazioni, si può scrivere un’email a eventi@accademiadellestelle.org o mandare un messaggio WhatsApp al 3497245167).
[ Paolo Colona ]
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