Gas in Fuga dalla Galassia dello Scultore?

NGC253

Un team internazionale di astronomi guidato da Fabian Walter del Max Planck Institute for Astronomy in Germania ha rivelato proprietà essenziali di una formazione prodotta da flussi molecolari nella vicina galassia starburst chiamata NGC 253. I risultati sono stati pubblicati su arXiv.

NGC 253, nota anche come Galassia dello Scultore, è una galassia a spirale intermedia nella costellazione dello Scultore a circa 11 milioni di anni luce di distanza. È una delle più brillanti spirali visibili e anche una delle più ricche di polveri. Grazie alla sua vicinanza e al fatto che sta sperimentando un’intensa attività di formazione stellare, serve come uno dei migliori laboratori per studiare in dettaglio i venti su scala galattica generati della forsennata accensione di nuove stelle (un processo noto come starbust).

NGC 253 è nota per il vento galattico che emerge dalla sua area centrale, che trasporta quantità significative di gas molecolare. Allo scopo di caratterizzare meglio questa emissione, Walter ed il suo team hanno realizzato una serie di osservazioni utilizzando l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA), in Cile, che hanno permesso ai ricercatori di scoprire fondamentali proprietà di questo flusso molecolare.

“Presentiamo uno studio dettagliato di una caratteristica del deflusso molecolare nella vicina galassia starburst NGC 253 utilizzando ALMA”, riporta lo studio.
Secondo i ricercatori la più notevole formazione di flusso in uscita verso sud di NGC 253 ha una lunghezza di circa 978 anni luce, una larghezza di circa 163 anni luce e una velocità di dispersione di 40 km/s. Gli scienziati fanno notare che la sua estensione e dispersione sono coerenti con una espulsione dal disco galattico iniziata circa un milione di anni fa.

La cinematica del gas molecolare in quella struttura mostra che il materiale si sta avvicinando a noi e sta accelerando. Tuttavia gli astronomi non sono stati in grado di determinare se la massa molecolare coinvolta nel flusso uscirà dalla galassia o sarà riciclata per alimentare episodi successivi di formazione stellare. Sono necessarie ulteriori osservazioni per trarre le conclusioni.

Così scrivono gli autori nell’articolo: “La cinematica del gas è in accordo con un’accelerazione con un gradiente di velocità pari a 1 km/s al parsec, e, nella zona meno facile da misurare, raggiunge la velocità di fuga. (…) Osservazioni più sensibili condotte con ALMA osserveranno il flusso nelle parti ancora più esterne chiarendo se una parte del materiale espulso lascerà o no la galassia”.

Il team ha anche scoperto traccianti luminosi nel flusso di gas molecolare, come HCN, CN, HCO+ e CS. Per di più, ha scoperto che i rapporti delle righe HCN/CO misurati nel flusso sono alti e coerenti con i rapporti osservati nella regione centrale di produzione stellare di NGC 253, mentre lo stesso parametro risulta nettamente inferiore nel disco della galassia, come è tipico anche nei dischi di altre galassie vicine.

I ricercatori concludono che ciò indica che il denso gas molecolare mantiene le sue proprietà durante il processo di eiezione dalle regioni centrali della galassia.
[ Paolo Colona, Barbara Bubbi ]

https://phys.org/news/2017-01-astronomers-uncover-properties-molecular-outflow.html

Crediti Jschulman555

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