Giovane, rara, gigantesca, ancora in formazione
Gli astronomi hanno identificato una giovane stella, localizzata a circa 11.000 anni luce di distanza, che potrebbe aiutarci a comprendere la formazione e l’evoluzione nell’Universo degli astri più massicci. Questa stella ancora adolescente, ma con una massa di ben 30 volte quella solare, sta raccogliendo materiale dalla nube molecolare da cui si è formata, ed è destinata probabilmente a diventare ancora più massiccia quando infine raggiungerà l’età adulta.
I ricercatori, guidati da un team dell’University of Cambridge, hanno identificato uno stadio fondamentale della nascita di questa stella, ancora circondata da un disco rotante di gas e polveri e in pieno processo di crescita, e hanno scoperto che il suo percorso di formazione potrebbe essere molto simile a quello di stelle più piccole come il nostro Sole. I risultati sono stati pubblicati su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.
Nella nostra galassia le giovani stelle massicce, con una massa di almeno 8 volte la massa solare, sono molto più difficili da studiare delle stelle più piccole. Questo perché hanno breve durata e muoiono giovani, il che le rende rare tra tutte le stelle della nostra galassia.
“Una stella come il nostro Sole si forma nell’arco di qualche milione di anni, laddove le stelle massicce si formano molto più velocemente, in un periodo di circa 100.000 anni”, ha detto John Ilee dell’Institute of Astronomy di Cambridge, autore dello studio. “Queste stelle massicce inoltre bruciano molto velocemente il carburante a loro disposizione, quindi hanno aspettative di vita più brevi, il che le rende più difficili da trovare quanto sono ancora nell’infanzia”.
La protostella che Ilee e i suoi colleghi hanno identificato risiede in una nube oscura, una regione dello spazio molto fredda e densa, un’ideale nursery stellare. Tuttavia, questa ricca regione di formazione stellare è difficile da osservare utilizzando tradizionali telescopi, poiché le giovani stelle sono circondate da una spessa, opaca nube di gas e polveri. Ma utilizzando il Submillimeter Array alle Hawaii e il Very Large Array nel New Mexico, sensibili a lunghezze d’onda più lunghe, i ricercatori sono stati in grado di penetrare la nube e osservare nella nursery stellare stessa.
Misurando la quantità di radiazioni emesse dalla fredda polvere vicino alla stella, e analizzando differenti molecole nel gas circostante, i ricercatori hanno potuto determinare la presenza di un disco “Kepleriano”, che ruota più velocemente nella regione centrale rispetto al bordo. “Questo tipo di rotazione è osservabile anche nel Sistema Solare, i pianeti più interni orbitano attorno al Sole più velocemente di quelli esterni”, ha detto Ilee. “È emozionante trovare un simile disco attorno ad una giovane stella massiccia, perché suggerisce che le grandi stelle si formino in un modo simile a quelle di massa più bassa, come il nostro Sole”. In aggiunta, la massa del disco circostante la giovane stella è risultata 2-3 masse solari.
[ Barbara Bubbi ]
http://www.cam.ac.uk/research/news/astronomers-identify-a-young-heavyweight-star-in-the-milky-way
Credit: A. Smith, Institute of Astronomy, Cambridge.
Lascia un commento