Giovani stelle a sorpresa
Un team di astronomi dell’International Centre for Radio Astronomy Research di Perth ha identificato stelle giovani in ammassi stellari composti da stelle più vecchie, una scoperta che potrebbe portare a rivedere le teorie relative a questi oggetti.
Un ammasso stellare aperto è un gruppo di stelle che condividono un’origine comune, nate insieme da una nube molecolare gigante, e per un certo periodo di tempo sono legate tra loro dalla gravità. “I nostri modelli di evoluzione stellare sono basati sull’ipotesi che le stelle all’interno degli ammassi stellari si siano formate dallo stesso materiale più o meno allo stesso tempo”, ha detto Bi-Qing For, uno degli autori dello studio pubblicato su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.
Poiché si presuppone che gli ammassi stellari contengano stelle di età e composizione simile, i ricercatori li hanno utilizzati come laboratori astronomici per comprendere come la massa influenzi l’evoluzione delle stelle. “Se questa ipotesi diventa non corretta, come suggerisce la nostra ricerca, allora questi importanti modelli avranno bisogno di essere rivisti”, continua For.
La scoperta riguarda l’analisi di ammassi stellari localizzati nella Grande Nube di Magellano, una galassia vicina alla Via Lattea. Incrociando la posizione di varie migliaia di giovani stelle con le posizioni di ammassi stellari, i ricercatori hanno individuato 15 candidate stellari che erano molto più giovani di altre stelle all’interno dello stesso ammasso.
L’ipotesi secondo cui la formazione di queste giovani stelle possa essere stata innescata da gas in entrata nell’ammasso proveniente dal mezzo interstellare è stata scartata dagli scienziati. Infatti utilizzando osservazioni realizzate da radiotelescopi è stato possibile dimostrare che non c’era correlazione tra idrogeno gassoso interstellare e la posizione degli ammassi analizzati.
Gli autori sono giunti invece alla conclusione che le giovani stelle si siano formate grazie al materiale espulso da stelle più vecchie durante le fasi finali della loro vita, un’ipotesi che implica la scoperta di generazioni multiple di stelle appartenenti allo stesso ammasso stellare.
Nell’immagine la Grande Nube di Magellano osservata dal telescopio Spitzer
https://m.phys.org/news/2017-03-star-clusters-discovery-astronomical-applecart.html
Credit: NASA/JPL-Caltech/M. Meixner (STScI) & the SAGE Legacy Team
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