Il Cielo del Mese – Novembre 2021

2021-11

I fenomeni astronomici di novembre, con la visibilità di stelle, pianeti e costellazioni.

In questo mese, Venere, Giove e Saturno appaiono tutti a partire dal tramonto in direzione sud-ovest. Marte invece rimane pressoché assente dalla scena celeste, ancora troppo vicino al Sole dopo la congiunzione dell’8 ottobre. Se ne può tentare una fugace visione sul finire di novembre prima dell’alba. Nella prima parte della notte la Via Lattea è ancora ben visibile fra le stelle dell’Aquila e del Cigno, mentre diventa sempre più protagonista la costellazione di Orione che anticipa progressivamente la sua levata.

SOLE
Si trova nella costellazione della Bilancia fino al 24 novembre quando passa nello Scorpione e infine nell’Ofiuco il 30.

FASI DELLA LUNA
Nuova – Giovedì 4 h22.15
Primo quarto – Giovedì 11 h13.46
Piena – Venerdì 19 h09.58
Ultimo quarto – Sabato 27 h13.28

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ECLISSI PARZIALE DI LUNA IL 19 NOVEMBRE 2021
Il 19 novembre alle ore 10.03 si verifica un’eclissi parziale di Luna, tuttavia l’evento non è visibile dall’Italia perché a quell’ora il nostro satellite, che si trova nella costellazione del Toro, è già tramontato. Soltanto la Sardegna e le regioni dell’Italia settentrionale fino alla Toscana possono, in linea puramente teorica, osservare l’inizio del fenomeno, quello in cui la Luna alle 07.02 entra nel cono di penombra della Terra, regione in cui l’oscuramento non è però percepibile all’occhio e in più la visione del satellite stesso è particolarmente ardua, essendo la Luna a contatto con l’orizzonte occidentale, così che è indispensabile non avere ostacoli lungo la linea di vista per vederla. Considerando infine che nel giro di pochi minuti la Luna tramonta, comprendiamo perché l’osservazione è puramente teorica.
Ricordiamo che per avere un’eclissi di Luna, occorre innanzitutto che Luna, Terra e Sole siano allineati e lo siano proprio in questa sequenza, perché ciò che succede è che la Terra, ponendosi in mezzo, proietta la sua ombra sul disco lunare che così si oscura.
Tuttavia non sempre l’oscuramento è totale, perché dipende dal grado di allineamento dei centri dei tre corpi celesti. L’orbita della Luna infatti è inclinata di 5,1° rispetto all’orbita della Terra (l’eclittica) e i due punti di intersezione sono chiamati nodi. Quando la Luna, o meglio il suo centro, si trova in uno dei due nodi, l’allineamento è perfetto e l’eclissi è completa (totale), ma se invece si trova solo in prossimità del nodo, allora l’allineamento non è esatto e sul disco lunare viene proiettata soltanto una porzione dell’ombra della Terra. L’eclissi è così parziale, come avviene quest’anno anche se, per chi la segue, si distingue poco da una totale dato che il disco lunare viene oscurato al 97,5%.
In ogni caso, il disco, oscurato totalmente o parzialmente, non scompare del tutto alla vista, ma assume piuttosto un colore rosso cupo. Il motivo risiede nel fatto che i raggi del Sole quando attraversano l’atmosfera terrestre, vengono diffusi in misura diversa a seconda dei colori di cui sono composti. Quelli blu lo sono maggiormente di quelli rossi, pertanto i primi vengono dispersi ovunque – motivo per cui di giorno il cielo è azzurro – mentre i secondi raggiungono la superficie lunare tingendola di rosso, da cui il nome popolare di Luna Rossa, riservatole però più che altro in occasione delle eclissi totali.

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PRINCIPALI EVENTI ASTRONOMICI DI NOVEMBRE
1 02.42 Congiunzione Mercurio-Spica 4,4°N, visibile dalle 06.00
3 06.00 Raggruppamento Luna, Mercurio e Spica
3 12.51 Congiunzione Luna – Spica 5,8°N, visibile prima dell’alba
*3 13.08 Sciame meteorico delle Tauridi (ZHR 5)
4 22.15 Luna nuova
*5 01.13 Urano in opposizione
8 06.21 Congiunzione Luna – Venere 1,1°N (occultazione), visibile dopo il tramonto, non più in occultazione
*9 18.00 Allineamento Giove, Saturno, Luna e Venere
10 05.05 Congiunzione Mercurio – Marte 1,1°N, visibile verso le 06.30 a patto di non avere ostacoli all’orizzonte
10 15.24 Congiunzione Luna – Saturno 4,1°S, visibile dopo il tramonto
11 13.46 Luna al primo quarto
*11 18.16 Congiunzione Luna – Giove 4,4°S
13 19.36 Congiunzione Luna – Nettuno 4,2°S
15 20.58 Giove in quadratura orientale
18 02.50 Congiunzione Luna – Urano 1,5°S
*18 12.30 Sciame meteorico delle Leonidi (ZHR 15)
19 09.58 Luna piena
*19 10.04 Eclissi parziale di Luna (non visibile dall’Italia)
19 13.59 Congiunzione Luna – Pleiadi 4,4°S, visibile dopo il tramonto
20 09.31 Congiunzione Luna – Iadi 6,5°N, visibile dopo il tramonto
20 13.52 Congiunzione Luna – Aldebaran 6,4°N, visibile dopo il tramonto
22 15.49 Mercurio al nodo discendente
24 04.58 Congiunzione Luna – Polluce 2,5°S
25 06.15 Congiunzione Luna – Presepe 3,7°N
*27 00.00 Congiunzione Luna – Regolo 5,2°N
27 13.28 Luna all’ultimo quarto
29 05.35 Mercurio in congiunzione superiore
30 23.36 Congiunzione Luna – Spica 5,9°N, visibile prima dell’alba del 1° dicembre

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PIANETI

MERCURIO in novembre attraversa ben quattro costellazioni: inizia il mese nella Vergine che lascia il giorno 11 per entrare nella Bilancia; qui vi rimane fino al 25 quando varca i confini dello Scorpione, attraversandolo nel sottile tratto delle Chele; il 30 novembre si stabilizza infine nell’Ofiuco. Numerosi sono gli eventi che riguardano Mercurio ma la sua visibilità, a est prima dell’alba e con magnitudine -0,8, è limitata alla prima settimana del mese, quando la sua elongazione ovest si mantiene fra i 16° e i 14°, ancora vicina al massimo di 18,4° che aveva raggiunto il 29 ottobre. Poi la sua visione scompare perché il 29 novembre Mercurio va in congiunzione superiore col Sole e già nelle tre settimane precedenti si trova immerso nel bagliore della stella. Prima di perderne la visione, possiamo osservarlo il 1° novembre verso le 6 del mattino, vicino a Spica, la gigante azzurra a 260 anni luce da noi, nonché astro principale della Vergine. Spica è il puntino azzurro che brilla qualche grado più sotto a Mercurio, anch’esso ben evidente sopra l’orizzonte est. Alla stessa ora del 3, Mercurio e Spica sono raggiunti dalla Luna di cui è rimasto un sottilissimo bordo illuminato rivolto verso i due pianeti, così che siamo di fronte a un interessante raggruppamento. Il 29 infine è in congiunzione superiore col Sole.

VENERE si trova nell’Ofiuco al confine col Sagittario, ma il 1° novembre è l’ultimo giorno in cui dimora nella costellazione, perché il 2 si trasferisce nel Sagittario e vi rimane per tutto il mese. Appare ben luminoso dopo il tramonto del Sole a sud-ovest, mantenendo la sua elongazione ancora vicina al massimo di 47,1° (la diminuisce di circa 6° a fine novembre) e si lascia osservare per un paio d’ore con una magnitudine media di -4,4. Venere si sta inoltre avvicinando alla Terra, per cui giorno dopo giorno aumenta la sua dimensione apparente, passando da un diametro angolare di circa 26” a inizio mese a uno di 39” alla fine. L’8 novembre subisce un’occultazione da parte della Luna il cui disco, prima dell’alba, si sovrappone al pianeta. A quell’ora la coppia è però ancora sotto l’orizzonte, pertanto l’evento dell’occultazione ci è precluso, ma dopo il tramonto possiamo vedere la Luna in fase crescente che volge il suo sottile spicchio illuminato a Venere, poco più sotto. La sera seguente, il 9, Venere conduce al tramonto la Luna, Saturno e Giove che riempiono il cielo in direzione sud-ovest in un lungo allineamento.

MARTE si trova nella Vergine fino al 12 novembre quando entra nella Bilancia e vi resta per tutto il mese. Il pianeta non è praticamente visibile e tornerà a esserlo a partire da dicembre, ma meglio ancora da gennaio. In novembre se ne può tentare una breve visione durante l’ultima settimana quando sorge prima del Sole, ma soltanto a condizione di avere l’orizzonte orientale libero da ostacoli, dato che Marte, prima dell’alba, si alza solo di qualche grado. Il 10 novembre poco dopo le cinque del mattino, Marte è in congiunzione con Mercurio e, sempre nelle fortunate condizioni di assenza di ostacoli all’orizzonte, essendo solo 3° sopra, possiamo “provare” a vedere i due pianeti vicini quando sorgono verso le 6.30. All’atto pratico la visione è difficilissima, ma chi può permetterselo, vede il punto ben luminoso di Mercurio vicino a quello più piccolo di Marte.

GIOVE è stazionario nel Capricorno e dei pianeti visibili a occhio nudo, è quello che si vede più a lungo con una permanenza media sopra l’orizzonte di circa sei ore e una magnitudine di -2,2 – ancora molto alta – a metà mese. Appare dopo il tramonto nei pressi del meridiano locale, ovvero prossimo alla culminazione e il suo diametro angolare passa da 42,0” a 38,3”, perché il pianeta si sta allontanando dalla Terra. Il giorno 9 chiude un numeroso allineamento che, oltre a Giove, vede protagonisti Saturno, la Luna e Venere. L’11 novembre è in congiunzione con la Luna che ha appena inaugurato il primo quarto e si trova qualche grado più sotto.

SATURNO dimora nel Capricorno come Giove e si lascia vedere in media per quattro ore e mezza dopo il tramonto del Sole in direzione sudoccidentale e con magnitudine apparente in leggera diminuzione (passa da 1,3 a 1,4), dato che anch’esso come Giove, si sta allontanando dalla Terra. Il 9 novembre possiamo osservarlo nel suggestivo ed esteso allineamento in cui Venere traina verso l’orizzonte ovest la Luna, Saturno e Giove, mentre la sera seguente, il 10, Saturno è qualche grado sopra al nostro satellite che è stato in congiunzione col pianeta nel pomeriggio. In questa occasione, la Luna è imminente al primo quarto e Saturno si trova in corrispondenza del terminatore, la linea immaginaria che separa la metà illuminata della Luna da quella oscura.

URANO, visibile almeno con un binocolo, è stazionario nell’Ariete e il 5 novembre va in opposizione col Sole, presentandosi così nelle condizioni migliori di visibilità. In questa configurazione infatti, Urano si trova allineato al Sole e alla Terra, col nostro pianeta in posizione centrale. All’atto pratico Urano passa sul meridiano dodici ore dopo il Sole, il che significa anche che grossomodo sorge quando il Sole tramonta e si vede così per tutta la notte. Verso le 3 del mattino del 18 novembre, Urano si trova invece in congiunzione con la Luna la quale, essendo quasi piena e più sotto soltanto di 1,5°, impedisce la visione del pianeta che, con la sua magnitudine di 5,7, si perde nel suo alone luminoso.

NETTUNO, di magnitudine 7,9, è stabile nell’Acquario al confine coi Pesci e possiamo osservarlo in media per sette ore, in direzione sud-ovest dopo il tramonto del Sole, fino a quando tramonta. Il 13 novembre è in congiunzione con la Luna, circa 4° più sotto, ma anche in questo caso la luminosità della Luna rende difficoltosa La sua visione.

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METEORE
In novembre abbiamo una doppia occasione per catturare le stelle cadenti. Sono due infatti gli sciami meteorici che sfrecciano nei cieli. Il 3 novembre raggiungono il picco teorico di 5 meteore all’ora, le Tauridi, le cosiddette “stelle cadenti d’autunno”, originate dai detriti della cometa 2P/Encke. A partire dal tramonto, possiamo osservare la costellazione del Toro per tutta la notte e attendere il passaggio di qualche stella cadente che lì ha il suo radiante.
Ma il vero protagonista di novembre è lo sciame delle Leonidi, residuo del passaggio della cometa Tempel-Tuttle, che il 18 offre in linea teorica fino a 15 stelle cadenti all’ora. La costellazione del Leone, in cui lo sciame ha il suo radiante, sorge dopo la mezzanotte e da quel momento la probabilità di avvistare una scia luminosa è molto alta. L’evento però cade quasi in concomitanza con la fase piena della Luna, che in quelle ore si trova a sud-ovest. Il nostro satellite, quasi diametralmente opposto alla costellazione, non disturba eccessivamente l’area celeste di osservazione, tuttavia la notte non è completamente buia e potrebbe essere più difficoltoso scorgere le meteore.

STELLE E COSTELLAZIONI
Le costellazioni che culminano in novembre nella fascia oraria 21.00-24.00 sono Andromeda, i Pesci, la Balena e il Triangolo. A nordovest è visibile per poco tempo all’inizio della notte la stella Arturo. Più alta sull’orizzonte, la fulgida Vega (nel Triangolo Estivo), di colore lievemente azzurrino. Prima della mezzanotte sorge Orione dalla figura inconfondibile, seguito dopo poco più di un’ora da Sirio, la stella più luminosa della volta celeste nel Cane Maggiore.
A nordest della stella centrale della costellazione di Andromeda è facile individuare M31, la Galassia di Andromeda, la più luminosa galassia visibile dal nostro Paese (tolta naturalmente la Via Lattea). Da cieli molto bui è facile individuarla senza strumenti ottici ma dall’Italia è necessario utilizzare un binocolo. M31 è in perfette condizioni osservative durante l’autunno, alta in cielo fin da subito dopo il tramonto. Nella nostra mappa del cielo la posizione della galassia è indicata con un cerchietto rosso.

La mappa mostra il cielo del 15 novembre alle ore 23, realizzata col software Stellarium.

[ Ilaria Sganzerla ]

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