Laboratorio stellare nel Sagittario

eso1628aLa piccola spruzzata di stelle blu brillanti in alto a sinistra è un laboratorio cosmico ideale per studiare la vita e la morte delle stelle. Conosciuto come Messier 18, questo ammasso stellare contiene stelle che si sono formate insieme dalla stessa massiccia nube di gas e polveri. Questa immagine, che comprende inoltre nubi rosse di idrogeno incandescente e filamenti oscuri di polvere, è stata ripresa dal VLT Survey Telescope (VST) all’Osservatorio del Paranal, in Cile.

Messier 18 è stato scoperto e catalogato nel 1764 da Charles Messier. Si trova all’interno della Via Lattea, a circa 4600 anni luce di distanza nella costellazione del Sagittario, e si compone di molte stelle simili debolmente legate tra loro in un ammasso aperto.

Ci sono oltre 1000 ammassi stellari aperti noti all’interno della Via Lattea, con una vasta gamma di proprietà, come dimensione ed età, e forniscono agli astronomi indizi importanti sulla formazione, l’evoluzione e la morte delle stelle. La caratteristica principale di questi cluster è che tutte le stelle sono nate insieme dallo stesso materiale.

In Messier 18 i colori blu e bianco della popolazione stellare indicano che le stelle sono molto giovani, probabilmente hanno soltanto circa 30 milioni di anni. Eventuali differenze tra le stelle riguardano solo le loro masse, e non la loro distanza dalla Terra o la composizione del materiale da cui si sono formate. Questo rende l’ammasso molto utile per raffinare le teorie di formazione ed evoluzione stellare.

La maggior parte delle stelle si formano in gruppi, forgiate dalla stessa nube gassosa che collassa su se stessa per gravità. Ciò che rimane della nube di gas e polvere, o nube molecolare, che avvolge le stelle neonate, viene spesso spazzata via da forti venti stellari, indebolendo i legami gravitazionali che le uniscono. Nel corso del tempo negli ammassi stellari debolmente legati come quello nell’immagine le stelle vanno spesso per la propria strada, interagendo con altre stelle nelle vicinanze o nubi massicce di gas che le spostano lontano. Il Sole molto probabilmente era parte un tempo di un gruppo molto simile a Messier 18 finchè le stelle sue compagne si sparsero gradualmente per la Via Lattea.

Le fasce oscure che percorrono questa immagine sono filamenti torbidi di polvere cosmica, che bloccano la luce proveniente da stelle lontane. In contrasto le deboli nubi rossastre intessute tra le stelle sono composte da gas idrogeno ionizzato. Il gas brilla perché le giovani stelle estremamente calde emettono un’intensa luce ultravioletta che strappa elettroni agli atomi di gas circostante e lo induce a emettere il debole bagliore visibile in questa immagine. Nelle giuste condizioni, questo materiale potrebbe in futuro collassare su se stesso e fornire alla Via Lattea una nuova nidiata di stelle, un processo di nascita stellare che potrebbe continuare a tempo indeterminato.

[ Barbara Bubbi ]

http://www.eso.org/public/news/eso1628/?lang

Credit ESO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *