L’istantanea di una nursery stellare
Densi grumi di polvere si stagliano sulla nube rossastra di gas incandescente nota agli astronomi come IC 2944. Le forme stravaganti di queste macchie opache sono scolpite dalla potente radiazione delle giovani stelle nelle vicinanze.
Le nubi interstellari di polvere e gas sono i vivai dove nascono e crescono nuove stelle. Questa immagine ripresa dal Very Large Telescope mostra IC 2944, una di queste nubi, che appare come uno sfondo di debole luce rosata. La nube si trova a circa 6500 anni luce di distanza nella costellazione australe del Centauro, in una regione del cielo sede di molti altri oggetti analoghi.
Le nebulose a emissione come IC 2944 sono composte principalmente da idrogeno gassoso che brilla di una caratteristica tonalità rossastra, a causa della forte radiazione emessa dalle molte stelle brillanti appena formate. Su questo affascinante contesto luminoso si stagliano misteriosi grumi oscuri di polvere opaca, nubi fredde note come globuli di Bok, chiamati così dal nome dell’astronomo Bart Bok, che per primo ha richiamato l’attenzione su di essi negli anni ’40 come possibili siti di formazione stellare. Questo particolare insieme di globuli viene chiamato Globuli di Thackeray.
I grandi globuli di Bok che si trovano in posizioni più tranquille spesso collassano per formare nuove stelle, ma quelli in questa immagine sono soggetti al feroce bombardamento della radiazione ultravioletta prodotta da giovani stelle nelle vicinanze e vengono via via erosi e frammentati. È probabile che i Globuli di Thackeray saranno distrutti prima di poter collassare e formare stelle.
I globuli di Bok non sono facili da studiare. Poiché sono opachi alla luce visibile è difficile per gli astronomi osservare la loro struttura interna, e sono necessari altri strumenti per svelare i loro segreti, ad esempio osservazioni nell’infrarosso o nella banda submillimetrica dello spettro, dove le nubi di polvere, a pochi gradi sopra lo zero assoluto, appaiono luminose. Questi studi dei globuli di Thackeray hanno confermato che non è presente formazione stellare al loro interno.
[ Barbara Bubbi ]
http://www.eso.org/public/images/eso1322a/
Credit: ESO
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