Lo scavalcamento di fase di Venere
È noto che Venere si osserva bene dopo il tramonto oppure prima dell’alba (a seconda di come si trova sulla sua orbita rispetto alla Terra), ovvero come Stella della Sera o Stella del Mattino, e che in certi periodi non si vede affatto poichè si trova invece “in congiunzione” con il Sole. Ciò che ce ne impedisce l’osservazione è l’eccessiva luminosità del Sole: quando Venere ha una grande distanza angolare è facile osservarla, quando invece Venere è troppo vicina al Sole, sparisce.
Venere, inoltre, come scoprì Galileo, ci mostra fasi simili a quelle della Luna. Così, mentre compie la sua rivoluzione attorno al sole, ci apparirà piena, al quarto, nuova e con tutte le fasi intermedie. Questo dipende naturalmente da fatto che la sua orbita è interna a quella della Terra.
> Venere durante l’apparizione serale 2016-2017 <
Quando mostra le fasi, Venere rivolge l’emisfero illuminato al Sole. Se la osserviamo la sera, quindi, Venere ha la falce a occidente, mentre la mattina la rivolge a oriente. Lo scavalcamento di fase è il momento in cui Venere passa dalla visibilità serale a quella mattutina: è in congiunzione con il Sole e appare “nuova”, con una falce sottilissima che ruota da Ovest verso Est nel giro di un giorno o poco più.
Si tratta di un fenomeno difficile da registrare in quanto in quel momento Venere è vicinissima al Sole.
Questa immagine mostra Venere durante lo scavalcamento di fase, mentre era in congiunzione con il Sole, ad una distanza angolare di 8 gradi dalla nostra stella e ad appena 42 milioni di km dalla Terra.
La fotografia, realizzata in pieno giorno, con il Sole alto, è stata ottenuta dalla media di 1450 fotogrammi di un filmato ripreso con un CCD applicato ad un telescopio con focale di 2,5 metri. Per ridurre l’abbagliamento è stato utilizzato un paraluce modificato e diaframmato a 80 mm. Per proteggere la strumentazione dal riscaldamento del Sole già forte, è stato utilizzato uno schermo frontale in mylar molto ampio, con una superficie metallizzata riflettente (sì, la confezione di un uovo di Pasqua, materiale eccellente per questo scopo). Nonostante la grande vicinanza angolare con il Sole, mi è stato possibile osservare Venere con un semplice binocolo 8×40 nel quale appariva straordinariamente grande avendo un diametro apparente di ben 60″. Appariva grande 1/4 della Luna: una visione surreale.
Venere ritorna in congiunzione con il Sole ogni 584 giorni (anno sinodico di Venere) tuttavia le circostanze precise della congiunzione variano. Cinque anni fa, ad esempio, Venere non era affatto così lontana (angolarmente) dal Sole, ma anzi la sua traiettoria la portò a transitare addirittura davanti al disco solare. All’epoca Accademia delle Stelle organizzò una bellissima spedizione per osservare questo rarissimo transito di Venere davanti al Sole, che si ripeterà tra un secolo, l’11 dicembre 2117.
Bisogna però ricordare che la geometria delle apparizioni venusiane ha un ciclo di 8 anni terrestri, con uno sfalsamento di appena 2 giorni (questo a causa di una quasi risonanza orbitale 8/13 dei tempi di rivoluzione attorno al Sole di Venere e della Terra). Così, una congiunzione inferiore larga come quella di oggi si è verificata pure 8 anni fa, precisamente il 27 marzo 2009. Un invito all’osservazione dello scavalcamento di fase in quella occasione lo si può leggere in questa pagina di Pierpaolo Ricci. Otto anni prima, invece, durante lo scavalcamento di fase di Venere tenevo una lezione ad un liceo e mostrai ai ragazzi la sottilissima falce di Venere con un rifrattore acromatico da 120 mm. Tenetevi pronti per la replica di questo evento nel 2025!
[Paolo Colona]
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