Lo splendore di Venere al tramonto
Nel crepuscolo della sera torna ad essere visibile Venere, l’astro più brillante di tutto il cielo dopo Sole e Luna.
Per chi osserva il cielo, un tramonto con Venere non è uguale ad un tramonto senza Venere: quella lucina è una compagnia assai gradita che impreziosisce il panorama.
Venere è talmente luminosa che è facile riprenderla addirittura con un cellulare (come nella foto in alto, di Luca Baccarini, del 19 febbraio). Se ci riuscite mandate le fotografie a eventi@accademiadellestelle.org: le pubblicheremo!
La luce di Venere è così forte che impossibile confonderla con altri corpi celesti: la sua luce è ferma e non scintillante come quella delle stelle, e nessun altro astro la batte per luminosità.
Individuarla è facile: basta guardare in direzione Ovest subito dopo il tramonto. In questo periodo si trova ad una trentina di gradi sull’orizzonte. Questo astro inconfondibile rimane visibile anche di notte in quanto tramonta ben tre ore dopo il Sole.
Nell’immagine a destra è raffigurata la posizione nei Venere nel cielo della sera durante l’attuale fase di visibilità (dall’estate 2019 fino alla primavera 2020). Si nota che l’altezza di Venere con il Sole appena tramontato è cresciuta finora e continuerà a crescere per tutto marzo, raggiungendo il massimo a inizio aprile, quando Venere comincerà a perdere altezza avviandosi alla congiunzione inferiore con il Sole.
Nell’immagine (tratta da universalworkshop.com) è stata anchemessa in evidenza la fase di Venere (da quasi piena in estate 2019 al “quarto” a inizio marzo, ad una falce dopo aprile) nonchè la sua dimensione apparente: piccola all’inizio dell’apparizione serale (perchè era molto lontana alla Terra) e sempre più grande avvicinandosi a noi.
Venere si vede come “stella della sera” o “stella del mattino”, cioè dopo il tramonto oppure prima dell’alba, con un’alternanza che dura circa 10 mesi. Il motivo risiede naturalmente nel fatto che Venere rivolve attorno al Sole su un’orbita interna alla nostra, pertanto vediamo la sua orbita dall’esterno e con il Sole al centro, per cui il pianeta potrà apparire da una parte o dall’altra del Sole ma mai più lontano di un certo angolo. L’unico altro pianeta “inferiore” (cioè con orbita interna a quella della Terra) è Mercurio: questo, vicinissimo al Sole, può allontanarsi al massimo di circa 25°, rimanendo quindi sempre nel crepuscolo, mentre Venere può scostarsi dal Sole molto di più, fino a 45° e pertanto tramontare più di tre ore dopo il Sole o sorgere più di tre ore prima, in piena notte.
Di seguito presentiamo alcune curiosità e suggerimenti per godersi lo spettacolo, con i record di Venere:
➼ Venere è l’oggetto celeste più luminoso dopo Sole e Luna. Poiché sia Sole che Luna sono “dischi” e non “punti”, questo rende Venere l’oggetto “di aspetto stellare” (cioè puntiforme) più luminoso in assoluto. Lo stacco in luminosità è enorme: Venere è circa 6 volte più luminoso di Giove, e ben 17 volte più luminoso di Sirio, la stella più luminosa del cielo.
Per questo non servono particolari indicazioni per individuarlo: è inconfondibile.
➼ È il pianeta più caldo del Sistema Solare: nonostante sia più lontano di Mercurio dal Sole, a causa del formidabile effetto serra, la temperatura superficiale raggiunge i 460°C ed è altissima anche di notte (su Mercurio sale al massimo a 430°C per poi crollare la notte a 170° sotto zero!). L’effetto serra è garantito da un’atmosfera densissima e pesantissima composta da anidride carbonica, che le dà l’estrema lucentezza, e tracce di acido solforico. Per questo motivo le sonde che sono riuscite a scendere su Venere erano blindate e sono rimaste in funzione al più per due ore.
➼ La densissima copertura nuvolosa del pianeta ha reso impossibile stabilirne il periodo di rotazione fino all’uso dei radar a metà del Novecento: si scoprì con sorpresa allora che Venere è l’unico pianeta del Sistema Solare a ruotare al contrario: rispetto alle stelle in 243 giorni terrestri, rispetto al Sole in 117 (e il Sole apparirebbe sorgere da “Ovest”).
➼ Un pianeta con due nomi: anticamente a Venere venivano dati due nomi a seconda che apparisse la sera o al mattino. Per i Greci era Hesperos e Phosphoros, per i Latini, Vesper e Lucifer. Il suono sinistro che ha oggi l’antico nome mattutino di Venere dipende da un’interpretazione morale della sua apparizione antelucana, come si può leggere qui: https://www.academia.edu/31935353/Esegesi_astronomica_di_Isaia_14
Una galleria di immagini di questa spettacolare apparizione serale di venere, con i rispettivi autori:
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