Prevedere i Brillamenti Solari
Gli scienziati del Center for Solar-Terrestrial Research del New Jersey Institute of Technology hanno analizzato in maniera dettagliata i meccanismi che possono innescare brillamenti solari, violente eruzioni di materia, colossali rilasci di energia magnetica nella corona solare capaci di disturbare i satelliti orbitanti e le comunicazioni.
Immagini recenti riprese dal New Solar Telescope al Big Bear Solar Observatory (BBSO) hanno rivelato l’insorgere di campi magnetici su piccola scala negli strati più bassi della corona solare: secondo i ricercatori potrebbero essere ricollegati all’inizio di un flare principale.
“Questi campi magnetici minori si direbbero i precursori del flare riconnettendosi tra loro, spezzandosi e formando nuove connessioni, in un ambiente magnetico già sotto stress. Questo prepara il terreno per un più ampio rilascio di energia”, ha detto Haimin Wang, a guida dello studio pubblicato su Nature Astronomy.
Attraverso le misurazioni relative ad un flare prolungato nel Giugno 2015 si è potuto osservare l’insorgere di sottili strutture magnetiche precedenti al flare, contenenti un misto di polarità magnetiche positive e negative, la formazione negli strati atmosferici più bassi di fenomeni precursori dell’eruzione principale in varie lunghezze d’onda.
Ci sono periodi ben documentati in cui i flare avvengono più frequentemente della norma, ma finora è stato difficile determinare esattamente quando e dove possa iniziare un particolare flare. Questa analisi dell’evoluzione magnetica di un’eruzione, unita a simulazioni realizzate dal team, ha potuto definire con chiarezza il fenomeno della riconnessione magnetica precedente al flare. “Il nostro studio può aiutarci a prevedere i brillamenti solari con maggiore precisione”, conclude Wang.
[ Barbara Bubbi ]
https://m.phys.org/news/2017-03-igniting-solar-flare-corona-lower-atmosphere.html
Credit: NJIT
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