Sua maestà M22
Il più grande e luminoso ammasso globulare visibile dall’Italia (se si eccettua Omega Centauri, avvistabile però solo fino alla latitudine di Roma), è una vera gemma dei cieli estivi: così brillante da essere visibile perfino ad occhio nudo se il cielo è sufficientemente buio.
Nonostante la distanza di 10.400 anni luce, in cielo appare grande come la Luna piena. Stipati all’interno dei suoi 95 anni luce di diametro splendono centomila soli, moltissimi dei quali si vedono chiaramente in questa foto, e al telescopio costituiscono una visione superba.
Questo colosso del cielo giace nella costellazione del Sagittario dove un semplice binocolo sarà sufficiente per individuarlo due gradi a nordest della stella Lambda (il coperchio della “Teiera”), immerso nelle nubi stellari della Via Lattea. Un telescopio amatoriale è in grado di risolverlo in stelle.
Gli ammassi globulari sono densi agglomerati stellari che orbitano attorno alle galassie. La nostra ne possiede un paio di centinaia, ma galassie più grandi, come M87, ne contano a migliaia. La loro origine resta abbastanza misteriosa; sono forse ciò che resta di galassie primordiali. L’ammasso M22 fu scoperto da un astrofilo tedesco, Abraham Ihle, mentre osservava Saturno nel 1665, quando il pianeta con gli anelli andava in opposizione nel Sagittario, esattamente come quest’anno!
La foto è stata realizzata da Paolo Colona con un Newton 200/1000 durante le Vacanze Astronomiche di Accademia delle Stelle:
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