astronomia

Tre pianeti per una stella singola

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Quando si parla di esopianeti, è di fondamentale importanza conoscere le proprietà delle stelle attorno a cui orbitano. Per quanto riguarda la dimensione di un pianeta, caratterizzare con precisione la stella madre può fare la differenza nel comprendere se siamo di fronte a una piccola Terra o ad un pianeta gigante come Giove. Continua a leggere

Eta Carinae: la lunga storia di una stella misteriosa

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A metà del XIX secolo gli astronomi osservando il cielo notturno nell’emisfero australe hanno notato qualcosa di strano: nel corso di pochi anni una stella chiamata Eta Carinae è diventata sempre più brillante, superando infine in luminosità tutte le altre stelle ad eccezione di Sirio, prima di affievolirsi nel successivo decennio, diventando troppo debole per essere osservata ad occhio nudo. Cosa ha provocato questa esplosione? Gli astronomi del diciannovesimo secolo sono stati testimoni di qualche strano tipo di supernova? Continua a leggere

L’inatteso splendore della polvere cosmica

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La regione che circonda Messier 78, a nord della Cintura di Orione, mostra nubi polverose intrecciate alla nebulosa quasi fossero un filo di perle. Le osservazioni realizzate con il telescopio APEX evidenziano il caldo bagliore dei grani di polvere interstellare per mostrare le regioni in cui si stanno formando nuove stelle. Continua a leggere

Confronto tra regioni di Messier 78 in luce visibile e infrarossa

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Queste regioni messe a confronto mostrano come diverse parti di un ricco complesso di formazione stellare in Orione appaiono a diverse lunghezze d’onda. Nelle immagini in luce infrarossa del telescopio VISTA (in basso) la polvere è molto più trasparente rispetto alle immagini in luce visibile riprese dal telescopio dell’MPG/ESO (in alto). Continua a leggere

VISTA rivela stelle nascoste

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In questa nuova immagine della nebulosa Messier 78 giovani stelle gettano un velo bluastro sui loro dintorni, mentre stelle rosse nascenti fanno capolino dai loro involucri di polvere cosmica. Continua a leggere

Bracci di spirale per una planetaria

This planetary nebula is called PK 329-02.2 and is located in the constellation of Norma in the southern sky. It is also sometimes referred to as Menzel 2, or Mz 2, named after the astronomer Donald Menzel who discovered the nebula in 1922. When stars that are around the mass of the Sun reach their final stages of life, they shed their outer layers into space, which appear as glowing clouds of gas called planetary nebulae. The ejection of mass in stellar burnout is irregular and not symmetrical, so that planetary nebulae can have very complex shapes. In the case of Menzel 2 the nebula forms a winding blue cloud that perfectly aligns with two stars at its centre. In 1999 astronomers discovered that the star at the upper right is in fact the central star of the nebula, and the star to the lower left is probably a true physical companion of the central star. For tens of thousands of years the stellar core will be cocooned in spectacular clouds of gas and then, over a period of a few thousand years, the gas will fade away into the depths of the Universe. The curving structure of Menzel 2 resembles a last goodbye before the star reaches its final stage of retirement as a white dwarf. A version of this image was entered into the Hubble's Hidden Treasures image processing competition by contestant Serge Meunier.

I due bracci di spirale che si dispiegano dal centro di questa spettacolare immagine potrebbero far pensare ad una galassia. Ma questo oggetto è di natura diversa: PK 329-02.2 è una nebulosa planetaria all’interno della Via Lattea. Questo che osserviamo è l’ultimo respiro di una stella morente. Continua a leggere

SOFIA osserva la nascita di giovani stelle

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L’osservatorio SOFIA (Stratospheric Observatory for Infrared Astronomy) della NASA ha individuato parti di sei nubi interstellari in fase di collasso gravitazionale, sul punto di generare nuove stelle, astri che probabilmente un giorno saranno più grandi del nostro Sole. Continua a leggere