Una stella “rinata”

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Un team internazionale di astronomi utilizzando il telescopio Hubble ha analizzato l’evoluzione di una stella molto particolare, osservando aumenti straordinari di temperatura nel corso di un periodo di 30 anni. Ora la stella, chiamata SAO 244567, si sta nuovamente raffreddando, quasi fosse tornata a nuova vita, ad una fase precedente della sua evoluzione stellare. È unica in quanto si tratta della prima stella osservata sia durante le fasi di riscaldamento che di raffreddamento, per la quale si possa parlare di “rinascita”.

Sebbene l’Universo sia in costante mutamento, molti processi si svolgono in maniera troppo lenta per poter essere osservati nel corso di una vita umana. Ma l’oggetto in esame rappresenta un’eccezione. “SAO 244567 è uno dei rari esempi di stella che ci permette di testimoniare l’evoluzione stellare in tempo reale”, spiega Nicole Reindl dell’University of Leicester, a guida dello studio. “In soli venti anni la stella ha raddoppiato la sua temperatura ed è stato possible osservare la stella mentre ionizzava il suo involucro espulso in precedenza, ora noto come Nebulosa Razza (Stingray Nebula)”.

SAO 244567, a 2700 anni luce dalla Terra, è la stella al centro della Nebulosa Razza e la sua evoluzione è stata osservata per oltre 45 anni. Tra il 1971 ed il 2002 la temperatura superficiale della stella è aumentata di circa 40.000 gradi Celsius. Recenti rilevazioni effettuate con il Cosmic Origins Spectrograph (COS) a bordo di Hubble hanno rivelato che SAO 244567 ha cominciato a raffreddarsi ed espandersi.

Si tratta di un evento davvero insolito; secondo i ricercatori il rapido riscaldamento potrebbe essere spiegato facilmente nell’ipotesi che la stella avesse una massa iniziale 3 o 4 volte maggiore della massa solare. Tuttavia, i dati dimostrano che SAO 244567 deve aver avuto una massa originaria simile a quella del Sole. Stelle di questo tipo solitamente evolvono su scale temporali molto più lunghe, di conseguenza il rapido riscaldamento è rimasto per decenni un mistero.

Nel 2014 Reindl ed il suo team hanno proposto una spiegazione, suggerendo che il riscaldamento fosse dovuto ad un flash dell’elio: una breve accensione dell’elio presente all’esterno del nucleo, nel guscio.

Se la stella in effetti avesse sperimentato un simile evento, allora questo potrebbe forzarla ad incominciare a espandersi fino a dimensioni giganti e raffreddarsi di nuovo, tornando ad una fase precedente della sua evoluzione, quasi si trattasse di una nuova giovinezza. Un’ipotesi che sembra confermata dalle recenti osservazioni.

Nessun modello di evoluzione stellare può ancora completamente spiegare il comportamento di SAO 244567. Come Reindl fa notare: “Abbiamo bisogno di rifinire i calcoli per spiegare alcuni dettagli ancora misteriosi del comportamento di SAO 244567. Questo potrebbe non solo aiutarci a comprendere meglio la stella stessa, ma anche fornirci indizi importanti sull’evoluzione delle stelle al centro delle nebulose planetarie”. L’affascinante stella “rinata” rimane per certi versi un mistero.

[ Barbara Bubbi ]

https://www.spacetelescope.org/news/heic1618/

Credit:ESA/Hubble & NASA

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