Venere abitabile in un lontano passato?
Il pianeta Venere sembra tutto ciò che la Terra non è: torrido, asciutto e coperto di nubi tossiche. Ma soltanto uno o due miliardi di anni fa, è possibile che questi due mondi fossero più simili. Nuove simulazioni al computer suggeriscono che il pianeta potrebbe essere stato abitabile in un lontano passato.
“È uno dei grandi misteri di Venere. Come ha fatto a diventare così diverso dalla Terra quando sembra probabile che i due pianeti abbiano iniziato in modo simile il loro percorso evolutivo?”, afferma David Grinspoon del Planetary Science Institute di Tucson, in Arizona. “La questione diventa ancora più interessante se si considera l’astrobiologia, la possibilità che Venere e la Terra fossero molto simili durante il periodo in cui la vita si è sviluppata sulla Terra”.
Grinspoon ed i suoi colleghi non sono i primi a immaginare che Venere fosse una volta ospitale. È simile alla Terra per dimensioni e densità, e il fatto che i due pianeti siano così vicini suggerisce che si siano formati dallo stesso materiale. Venere ha inoltre un rapporto insolitamente elevato tra deuterio e atomi di idrogeno, segno che ospitava una notevole quantità di acqua, poi perduta nel corso del tempo.
Per simulare l’antico pianeta Venere, i ricercatori si sono rivolti ad un modello di condizioni ambientali spesso utilizzato per studiare i cambiamenti climatici sulla Terra. Hanno creato quattro versioni per Venere, ognuna leggermente diversa nei dettagli, relativamente alla quantità di energia ricevuta dal Sole, o alla lunghezza di un giorno venusiano. Nel caso di informazioni scarse sul clima di Venere, il team ha preso in considerazione ipotesi plausibili. Hanno anche aggiunto un oceano profondo, il 10 percento del volume degli oceani della Terra, che coprono circa il 60 percento della superficie del pianeta.
Osservando come ogni ipotesi iniziale si è evoluta nel corso del tempo, i ricercatori affermano che il pianeta potrebbe esser stato molto simile ad una Terra primordiale, e che potrebbe essere rimasto abitabile per una parte sostanziale della sua esistenza. Secondo la simulazione, potrebbe aver goduto in un tempo lontano di temperature moderate, densa nuvolosità e persino di leggere occasionali nevicate.
Potrebbe essere emersa la vita in questo Venere primordiale? Se così fosse stato, certamente ora non è più possibile, a causa dell’evaporazione successiva degli oceani e dei vulcani che hanno rimodellato drasticamente il paesaggio. “Ci sono grandi incertezze sulla comprensione della Terra, non solo sulla storia del suo clima, ma anche sulla storia di come la vita sia cominciata”, dice Michael Way del Goddard Institute for Space Studies della NASA. Se sulla Terra la vita è iniziata negli oceani, lo stesso potrebbe essere vero anche per un pianeta Venere ricco d’acqua. “Non c’è motivo per cui la vita su questo pianeta non possa essere esistita negli oceani. Ma questo è tutto ciò che si può dire”.
Per verificare i risultati, il team suggerisce una futura missione su Venere che dovrebbe cercare segni di erosione legati all’acqua, per avere la prova degli oceani descritti nella loro simulazione. I ricercatori vorrebbero anche eseguire altre analisi utilizzando ulteriori passati alternativi per Venere, per esempio nel caso in cui fosse stato un mondo desertico, o fornito della stessa quantità di acqua della Terra, per scoprire quale scenario porti più verosimilmente a ciò che osserviamo oggi.
Lo studio potrebbe aiutare gli astronomi nella loro ricerca di esopianeti, afferma James Kasting della Pennsylvania State University. Se è possibile che Venere sia stato un tempo un pianeta abitabile, allora questo potrebbe essere valido anche per altri pianeti vicini alle loro stelle. “Se si rende la zona abitabile così ampia, questo aumenta la probabilità di trovare una Terra”.
[ Barbara Bubbi ]
Credit NASA/JPL
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