Cielo del mese – settembre 2022

2022-09 Cielo di SettembreCALENDARIO ASTRONOMICO DI SETTEMBRE 2022
I fenomeni astronomici di settembre 2022, con la visibilità di stelle, pianeti e costellazioni.

Settembre: il mese dell’equinozio, dello sfolgorante Giove e del ritorno di Marte.

 

“Settembre, andiamo. È tempo di migrare”, recitava la poesia di Gabriele D’Annunzio “I pastori” e così fa anche il Sole che il 17 migra nella costellazione della Vergine e, cinque giorni dopo, raggiunge l’equinozio inaugurando l’autunno. Dall’orizzonte est salgono sempre prima le costellazioni tipiche della stagione come PERSEO e PEGASO, quest’ultima allacciata a quella di ANDROMEDA grazie ad una stella in comune. Al meridiano invece il TRIANGOLO ESTIVO con Deneb, Vega e Altair, culmina già proteso verso l’orizzonte occidentale, mentre a ovest troviamo pronta a calare prima della mezzanotte la luminosissima stella ARTURO nel “Bootes che tardi tramonta” (come ricordava già Omero), la quale trascina con sé nelle ore seguenti la Corona Boreale e la Lira con la sua splendente Vega. Anche il tratto più intenso della VIA LATTEA sfuma sotto l’orizzonte ovest insieme al Sagittario e all’una di notte del 30 settembre sono già sorte per intero il Toro, Orione e i Gemelli, preludio del cielo invernale, insieme a SIRIO, la stella più brillante del firmamento, che alle 3.00 fa capolino in direzione est.
Per quanto riguarda i pianeti invece, settembre è il mese di GIOVE e NETTUNO che vanno in opposizione rispettivamente il 26 e il 16, lasciandosi così osservare dall’alba al tramonto. Giove poi raggiunge la minima distanza dalla Terra come non faceva dal 1963. SATURNO diminuisce la sua permanenza sopra l’orizzonte, ma si concede comunque dal tramonto a notte fonda, mentre MARTE già sorge prima di mezzanotte e splende con magnitudine negativa fino all’alba, così come URANO che si leva almeno un’ora prima. Gli unici assenti o quasi dalla scena celeste sono VENERE che possiamo osservare per mezz’ora al massimo e soltanto nella prima settimana di settembre, e MERCURIO che il 23 va in congiunzione inferiore col Sole e non riesce in alcun modo a stagliarsi nell’alone solare.
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☀️ SOLE
Si trova nella costellazione del Leone e dal 17 settembre in quella della Vergine, sede dell’equinozio d’autunno che viene toccato il 23 settembre dando inizio alla nuova stagione (v. sezione dedicata).
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FASI DELLA LUNA
Primo quarto – sabato 3 h20.07
Piena – sabato 10 h11.58
Ultimo quarto – sabato 17 h23.51
Nuova – domenica 25 h23.53
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PRINCIPALI EVENTI ASTRONOMICI DI SETTEMBRE
3 17.28 Congiunzione Luna – Antares 2,5°N, visibile dopo il tramonto.
3 20.07 Luna al primo quarto
4 21.25 Congiunzione Marte – Iadi 4,6°N, visibile dalla mezzanotte.
5 01.04 Venere al perielio (0,718447 UA)
5 03.21 Congiunzione Venere – Regolo 0,8°N, visibile prima dell’alba.
7 20.16 Luna al perigeo (364.490 km)
8 12.29 Congiunzione Luna – Saturno 3,9°S, visibile dopo il tramonto.
9 02.59 Congiunzione Marte – Aldebaran 4,3°N
10 05.38 Mercurio stazionario retrogrado
10 11.58 Luna piena
10 20.52 Congiunzione Luna – Nettuno 3,0°S
10 22.00 Raggruppamento Giove, Nettuno e Luna
11 17.14 Congiunzione Luna – Giove 1,8°S, visibile dopo il tramonto.
14 07.53 Nettuno al perigeo (28,910 UA)
14 21.40 Inizio occultazione di Urano da parte della Luna
15 02.00 Fine occultazione di Urano da parte della Luna
15 21.26 Congiunzione Luna – Pleiadi 2,8°S, visibile dalle 22.30.
16 23.02 Nettuno in opposizione
17 03.42 Congiunzione Luna – Marte 3,6°N
17 23.51 Luna all’ultimo quarto
19 16.43 Luna all’apogeo (404.555 km)
20 10.17 Congiunzione Luna – Polluce 1,9°S, visibile prima dell’alba.
21 11.55 Congiunzione Luna – Presepe (M44) 3,9°N, visibile prima dell’alba.
23 03.02 Equinozio d’autunno
23 06.51 Congiunzione Luna – Regolo 4,8°N, visibile prima dell’alba.
23 08.46 Mercurio in congiunzione inferiore
25 23.53 Luna nuova
26 00.02 Giove al perigeo 3,953 UA (591.291 km) avvicinamento più vicino alla Terra dall’ottobre 1963
26 20.02 Giove in opposizione
27 11.57 Congiunzione Luna – Spica 4,2°N, non visibile.
30 22.53 Congiunzione Luna – Antares 2,2°N, visibile dopo il tramonto.
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PIANETI
☿ MERCURIO si trova nella Vergine dove rimane per tutto il mese di settembre e anche di ottobre, ma in settembre non è visibile perché il 23 va in congiunzione inferiore col Sole e già dall’inizio del mese è eccessivamente immerso nella luce crepuscolare del tramonto. La sua elongazione passa da 26,7° il 1° settembre a 2,8° il 23, per poi crescere a 13,2° il giorno 30. Dobbiamo aspettare che la distanza angolare dal Sole arrivi almeno a 15° per iniziare a rivederlo nel crepuscolo mattutino, ovvero i primi giorni di ottobre.
♀ VENERE in settembre si congeda dal firmamento perché si sta dirigendo verso la congiunzione superiore che raggiungerà il 22 ottobre e la sua elongazione sarà minima (circa 1,1°). Già in settembre però la sua distanza angolare dal Sole passa dai 13,7° di inizio mese ai 6,1° della fine, motivo per cui di fatto possiamo osservare il pianeta praticamente solo durante la prima settimana di settembre. Venere, che si trova nel Leone, rimane visibile per circa mezz’ora nel crepuscolo del mattino e si presenta con una magnitudine media di -3,91 e un diametro angolare che, nella settimana di visibilità, si rimpicciolisce da 10,1” a 9,9”. Il 25 settembre entra nella Vergine, costellazione in cui dimora già il Sole, a cui si avvicina prospetticamente sempre più. Venere riapparirà nella seconda metà di dicembre cambiando la sua identità da “stella del mattino” a “stella della sera”, poiché splenderà dopo il tramonto.
♂ MARTE attraversa la costellazione del Toro dalla zona delle Iadi, l’ammasso di stelle che disegna il muso del Toro, con le quali va in congiunzione il 4 settembre. Già a inizio mese sorge prima di mezzanotte. Nell’arco del mese il suo splendore aumenta di quasi una volta e mezzo, passando da magnitudine -0,16 a -0,54, mentre il suo diametro angolare cresce da 9,8” a 11,9”, consentendo una visione sempre più dettagliata. Il 9 settembre alle 3.00 Marte va in congiunzione con Aldebaran, la gigante rossa e stella principale del Toro, da cui dista 4,3° in direzione nord.
♃ GIOVE, dopo essere stato per due mesi nella Balena, torna nello zodiaco entrando nei Pesci il 1° settembre. È il protagonista del mese perché il 26 va in opposizione, ovvero nella configurazione in cui è allineato con la Terra e il Sole al quale è diametralmente opposto, così che “si scambia” con la stella gli orari di alba e tramonto e possiamo osservarlo per tutta la notte. Infatti Giove si lascia vedere dal tramonto all’alba, cioè per 10,5 ore in media che arrivano a 11,5 il giorno dell’opposizione. Il gigante del Sistema Solare lo è anche per luminosità, la quale nell’arco del mese cresce da -2,87 a -2,94 magnitudini, il valore più alto dell’anno. Lo stesso vale per le sue dimensioni apparenti che passano da 48,8” a 49,8”, il diametro angolare più alto dell’anno, come dobbiamo aspettarci in occasione delle opposizioni, quando i pianeti si trovano anche alla minima distanza dalla Terra. Sempre il 26 infatti, Giove tocca il perigeo e si trova alla distanza di 3,953 UA, meno di 600 milioni di chilometri, l’avvicinamento più vicino alla Terra dall’ottobre 1963.
♄ SATURNO, nella costellazione del Capricorno, è il secondo dei pianeti principali visibile più a lungo con una media di sette ore e mezzo dal tramonto del Sole. Dopo l’opposizione di agosto, accorcia però la sua permanenza sopra l’orizzonte: se infatti a inizio settembre tramonta prima dell’alba, a fine mese non lo vediamo oltre le 2.30. Saturno inizia ad allontanarsi dalla Terra e di conseguenza diminuisce sia la sua luminosità che le sue dimensioni apparenti. La sua magnitudine aumenta da 0,41 a 0,53, mentre il diametro angolare cala da 18,7” a 18,2”.
♅ URANO, visibile almeno con un binocolo, è stabile nell’Ariete e si vede sempre più a lungo a partire da un paio d’ore dopo il tramonto fino all’alba. La sua magnitudine media è di 5,73 e il suo diametro angolare medio è di 3,69”. Interessante è la sua occultazione da parte della Luna nella notte fra il 14 e il 15 settembre. L’evento inizia alle 21.40 del 14 quando Urano è a 5,5’ dal bordo orientale del nostro satellite, che è anche quello illuminato. La coppia a quest’ora è appena sorta ed è soltanto a 1,5° di altezza sull’orizzonte orientale, per cui la visione necessita di totale assenza di ostacoli in direzione est. Se l’ingresso di Urano dietro al disco lunare è riservato a pochi, l’uscita invece è visibile a tutti essendo la coppia ben alta in cielo. Urano inizia a emergere dal bordo oscuro della Luna a partire dall’1.48 del 15 e nel giro di un quarto d’ora è completamente uscito per tutti gli osservatori italiani.
♆ NETTUNO permane tra i confini dell’Acquario e insieme a Giove va anch’esso in opposizione, lasciandosi così osservare per tutta la notte. L’evento avviene il 16 settembre, mentre due giorni prima, il 14, il pianeta raggiunge il perigeo, la minima distanza dalla Terra pari a 28,91 UA, circa 4 milioni e mezzo di chilometri dalla Terra. La sua magnitudine apparente è di 7,69, la più piccola dell’anno come è lecito aspettarsi all’opposizione, mentre il diametro angolare è di 2,36”, il massimo dell’anno come vuole il perigeo.
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✨ STELLE E COSTELLAZIONI
Le costellazioni che culminano in settembre nella fascia oraria 21.00-24.00 sono l’Aquila, la Freccia, la Volpetta, il Cigno e il Capricorno. L’Aquila e il Cigno sono facilmente riconoscibili grazie alle loro stelle ALTAIR e DENEB, che rientrano fra le venti stelle più luminose della volta celeste, mentre le piccole costellazioni della Freccia e della Volpetta stanno proprio fra la testa del Cigno (Albireo) e quella dell’Aquila (Altair), la Freccia identificabile senza problemi e la Volpetta più ardua per via delle sue solo due stelle quasi di quinta magnitudine. La debole Volpetta ci offre la suggestiva visione di M27, la NEBULOSA MANUBRIO. M27 è una nebulosa planetaria a 1250 anni luce dalla Terra e sarebbe la prima nebulosa planetaria scoperta. Parliamo al condizionale perché nemmeno William Herschel, che battezzò la categoria cosmica nel 1785 osservando la Nebulosa Anello nella Lira, comprese che M27 era anch’essa una nebulosa planetaria. Fu solo nel 1918 che si chiarì la natura dell’alone luminescente grazie all’astronomo statunitense Heber Curtis. Nel Cigno invece possiamo continuare a stupirci col resto di supernova della NEBULOSA VELO e con la nebulosa a emissione NORD AMERICA, oltre che perderci nella scia della VIA LATTEA, seppure non sia il tratto più denso. Il Capricorno è infine un’altra costellazione ora visibile, più facile da individuare in quanto ospita Saturno che ci fa così da guida per ricostruire il disegno di stelle. In questa costellazione, che al tempo degli antichi Greci ospitava il solstizio d’inverno, possiamo osservare M30, un ammasso globulare di magnitudine 7,70 a 26.000 anni luce da noi, le cui dimensioni angolari sono di 12’.
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23 SETTEMBRE 2022: EQUINOZIO D’AUTUNNO
Sul finire di settembre il Sole raggiunge il secondo punto dell’anno in cui equatore celeste ed eclittica si intersecano: è il punto equinoziale d’autunno che si trova nella costellazione della Vergine, 1,6° sotto la stella Beta Vir. L’equinozio d’autunno è chiamato anche punto Omega perché anticamente era ospitato dalla costellazione della Bilancia, la cui forma assomiglia alla lettera greca maiuscola Omega, Ω. La precessione degli equinozi però, negli oltre venticinque secoli che ci separano da quell’epoca, ha arretrato il punto nella costellazione precedente, quella appunto della Vergine.
Il momento che segna l’inizio della nuova stagione quest’anno cade il giorno 23 alle ore 03.02. Agli equinozi il Sole azzera la sua declinazione, che è l’altezza della stella rispetto all’equatore celeste, e in tutto il mondo il giorno ha tante ore di luce quante di buio, cioè dodici. La parola equinozio deriva infatti dal latino “aequus” che significa “uguale” e “nox” che significa “notte”. Le dodici ore che separano il giorno dalla notte sono anche il segnale che da questo momento la notte guadagna in durata sul giorno. Se dopo il solstizio d’estate le giornate hanno iniziato ad accorciarsi, perché il Sole ha cominciato a ridiscendere lungo l’eclittica, dopo l’equinozio d’autunno le ore di luce perdono il vantaggio sulle ore di buio e in particolare nei mesi degli equinozi la velocità con cui il giorno perde o guadagna luce è massima. Alla fine di settembre infatti il Sole tramonta ben 1 ora e 28 minuti prima rispetto all’inizio del mese e la durata della notte sale a circa dodici ore e un quarto: è iniziato il momento che favorisce l’osservazione astronomica con le stelle che ci accompagnano per la maggior parte della giornata.
Buon autunno 2022!
[ Ilaria Sganzerla ]
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