Nubi a tutta velocità rivelano buchi neri nascosti

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Al centro della nostra galassia sono state scoperte molte piccole nubi ad alta velocità. Un nuovo studio suggerisce che questi oggetti insoliti possano rivelare la presenza insidiosa di buchi neri inattivi nascosti.

Sgr A*, il buco nero supermassiccio che si annida al centro della Via Lattea, è circondato da una regione chiamata zona molecolare centrale. Quest’area, nel cuore della nostra galassia, è ricca di grandi quantità di gas molecolare caldo e denso, che presenta una distribuzione complessa e cinematiche turbolente. Negli ultimi due decenni sono state scoperte varie insolite nubi di gas all’interno della zona molecolare centrale. Queste nubi, chiamate nubi compatte ad alta velocità, sono caratterizzate da dimensioni compatte e range di velocità estremamente ampi.

Ma cosa ha creato questa misteriosa popolazione di nubi energetiche? La scoperta recente di due nuove nubi compatte ad alta velocità, riportate in uno studio guidato da Shunya Takekawa (Keio University, Japan), potrebbe aiutarci a rispondere alla domanda.

Utilizzando il telescopio James Clerk Maxwell alle Hawaii il team ha rilevato le piccole nubi vicino al disco circumnucleare di gas molecolare nella parte più centrale della nostra galassia. Queste due nubi hanno velocità che arrivano a 80 km/s e dimensioni compatte di poco più di un anno luce. L’aspetto simile delle nubi e le proprietà fisiche suggeriscono che entrambe possano essersi formate tramite lo stesso processo.

Il team ha analizzato varie possibili origini per queste nubi, come deflussi da protostelle massicce (ma non sono state individuate stelle massicce e luminose associate a queste nubi), interazioni con resti di supernova (ma non è stato rilevato alcun resto di supernova in direzione delle nubi), e collisioni tra nubi e altre nubi (ma simili collisioni lasciano altri segni, come cavità in una delle nubi, che non sono state individuate).

Come spiegazione alternativa, Takekawa ed i suoi collaboratori propongono che queste due piccole nubi che sfrecciano a tutta velocità siano state create quando un oggetto compatto massiccio è precipitato in una vicina nube molecolare. Dal momento che non osserviamo nessuna controparte stellare luminosa per le nubi ad alta velocità, gli oggetti responsabili potrebbero essere due buchi neri invisibili. Quando ciascuno dei buchi neri è passato attraverso una nube molecolare, ha trascinato via parte del gas della nube dietro di sè fino a formare la nube compatta ad alta velocità.

Gli autori fanno notare che il numero di buchi neri che si prevede siano annidati e nascosti nei 30 anni luce più centrali della Via Lattea siano circa 10.000. Questa ipotesi rende davvero plausibile che la presenza di due di questi oggetti misteriosi ed estremi possa venire rivelata dal moto delle nubi molecolari, il che apre la strada all’entusiasmante possibilità di scoprire buchi neri inattivi altrimenti impossibili da individuare.
[ Barbara Bubbi ]

http://aasnova.org/2017/07/14/speeding-clouds-may-reveal-invisible-black-holes/

Credit Keio University

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