Oggetti di dimensione planetaria scagliati dal buco nero della Via Lattea

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Ogni poche centinaia di anni una stella sfortunata si avventura troppo vicino al buco nero al centro della Via Lattea. L’immensa gravità del buco nero distrugge la stella, sparando un lungo getto di gas verso l’esterno. E non è finita. Un nuovo studio mostra che non soltanto il gas si raccoglie in oggetti di dimensione planetaria, ma che in seguito quegli oggetti vengono scagliati ad alta velocità attraverso la galassia come in una sorta di cerbottana.

“Una singola stella divorata può formare centinaia di questi oggetti di massa planetaria. Ci domandiamo: dove vanno a finire? Quanto arrivano vicino a noi? Abbiamo sviluppato un modello al computer per rispondere a queste domande”, afferma Eden Girma, a guida dello studio, dell’Harvard University.

I calcoli mostrano che un simile oggetto di massa planetaria (probabilmente con massa tra quella di Nettuno e qualche volta la massa gioviana), potrebbe anche arrivare a poche centinaia di anni luce dalla Terra. Grazie al calore dovuto alla sua formazione l’oggetto potrebbe essere luminoso, sebbene non abbastanza da essere stato osservato in passato.

Il team ha scoperto che la grande maggioranza di questi oggetti di massa planetaria, il 95 percento, lascerebbe la galassia definitivamente grazie alla velocità di ben 10.000 km/s. Poichè la maggior parte delle altre galassie hanno un buco nero gigante al centro, è probabile che sia in atto anche altrove lo stesso processo.

Sebbene possano essere simili a pianeti, questi oggetti sarebbero molto differenti da un tipico pianeta. Sono letteralmente fatti di materia stellare e la loro composizione potrebbe variare. Inoltre si formerebbero molto più rapidamente di un pianeta normale: nel corso del processo noto come distruzione mareale, un buco nero impiega soltanto un giorno per distruggere la stella e i frammenti risultanti possono impiegare soltanto un anno per riunirsi insieme. Al contrario ci vogliono milioni di anni per la formazione di un pianeta simile a Giove.

Una volta lanciati, questi oggetti potrebbero impiegare un milione di anni per raggiungere i dintorni della Terra. La sfida sarà distinguerli dagli oggetti vaganti simili a pianeti che si creano durante il processo più ordinario della formazione di stelle e pianeti.
[ Barbara Bubbi ]

http://phys.org/news/2017-01-milky-black-hole-spewing-planet-size.html

Credit: Mark A. Garlick/CfA

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