Una Stella che Sfida la Morte

 

Le esplosioni stellari note come supernove segnano la morte di una stella. Ma ora gli astronomi hanno scoperto una straordinaria eccezione: una stella titanica che è esplosa almeno due volte nel corso di un periodo di oltre cinquant’anni. Le osservazioni sfidano le teorie attuali su queste catastrofi cosmiche.

Quando l’evento chiamato iPTF14hls è stato scoperto nel Settembre 2014 dalla survey Intermediate Palomar Transient Factory sembrava una normale supernova. Vari mesi più tardi gli astronomi del Las Cumbres Observatory hanno notato qualcosa che non avevano mai visto prima: la supernova stava brillando di nuovo dopo essersi affievolita. Una normale supernova di questo tipo raggiunge il picco di luminosità e poi svanisce nel corso di 100 giorni. Ma la supernova iPTF14hls è aumentata in luminosità e si è affievolita di nuovo almeno 5 volte nel corso di tre anni. Quando gli astronomi hanno analizzato i dati di archivio sono rimasti stupefatti nello scoprire un’altra esplosione nel 1954 nella stessa identica posizione. Questa stella straordinaria in qualche modo è sopravvissuta a quell’esplosione ed è esplosa di nuovo nel 2014.

Iair Arcavi dell’University of California Santa Barbara, a guida dello studio pubblicato su Nature, ha detto: “Questa supernova mette in crisi tutto ciò che sapevamo sul funzionamento di questi oggetti. È il mistero più grande in cui mi sono imbattuto in quasi un decennio di studio delle esplosioni stellari”. Secondo lo studio la stella esplosa era almeno 50 volte più massiccia del Sole e probabilmente molto più grande. La supernova iPTF14hls potrebbe rappresentare l’esplosione stellare più massiccia che si è mai vista e la dimensione di questa colossale detonazione potrebbe essere il motivo per cui le teorie attuali sulla morte delle stelle non sono in grado di spiegare questo evento.

In effetti potrebbe trattarsi del primo esempio di supernova a instabilità di coppia pulsazionale (Pulsational Pair Instability Supernova). Secondo questa teoria le stelle massicce diventano così calde nei loro nuclei che l’energia è convertita in materia e antimateria. Questo potrebbe provocare un’esplosione che soffia via gli strati esterni della stella e lascia il nucleo intatto. Il processo può ripetersi per decenni prima della colossale esplosione finale e del collasso in buco nero.

Andy Howell, coautore dello studio, ha detto: “Si riteneva che queste esplosioni avvenissero solo nell’Universo primordiale e oggi dovrebbero essere estinte. È come trovare oggi un dinosauro ancora vivo”. Naturalmente la teoria non può spiegare pienamente tutti i dati ricavati da questo evento. Ad esempio l’energia rilasciata dalla supernova è superiore alle previsioni teoriche. Secondo gli autori potremmo avere a che fare con qualcosa di completamente nuovo.
[ Barbara Bubbi ]

https://lco.global/news/las-cumbres-astronomers-discover-a-star-that-would-not-die/

Nell’immagine rappresentazione artistica di un’esplosione di supernova
Image Credit NASA, ESA, G. Bacon (STSci)

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