Cometa C/2023 P1 Nishimura

Immagine della Cometa Nishimura ripresa la mattina del 2 settembre. Foto originali di Michael Jäger e Adrian Zota, elaboazione Paolo Colona

Immagine della Cometa Nishimura ripresa la mattina del 2 settembre. Foto originali di Michael Jäger e Adrian Zota, elaboazione Paolo Colona

COMETA C/2023 P1 NISHIMURA

Una cometa si sta avvicinando al Sole forse direttamente dalla Nube di Oort.
Il suo nome tecnico (e l’unico assegnato) è C/2023P1 (Nishimura).
Il nome indica il tipo di cometa (C= non periodica), l’anno, il periodo e il numero d’ordine della scoperta (2023; P=prima metà di agosto; 1=prima cometa scoperta nel periodo); infine il nome dello scopritore (Hideo Nishimura, astronomo giapponese).
Nishimura ha individuato l’oggetto nella notte dell’11 agosto, con un telescopio da 6”; la scoperta è stata confermata il 15 agosto dal Minor Planet Center che ha assegnato il nome secondo il sistema di denominazione delle comete IAU.
La cometa non era stata individuata precedentemente, perché “nascosta dal bagliore del Sole”. Ha raggiunto una magnitudine di 10.8 e si prevede possa raggiungere una magnitudine massima di 3.2 al perielio il 18 settembre (4.3 al perigeo il 13 settembre). La vicinanza col sole la renderà comunque difficile da individuare a occhio nudo, se non in aree con l’orizzonte completamente sgombro a Est e con opportuni accorgimenti.
Pertanto, anche con tempo benevolo e buon seeing, sarà una bella sfida, sia per chi vorrà osservarla che per chi tenterà di fotografarla. Insomma un oggetto quasi impossibile.
In questi giorni post ferragostani la cometa è visualmente nella costellazione dei Gemelli, a sud delle stelle Castore e Polluce, bassa all’orizzonte (sorge alle 3h20’ ca. e raggiunge a malapena i 20° sull’orizzonte alle 5h00). La coda cometaria misura ca. 8’ e si può vedere e fotografare anche con strumenti di medio diametro (a partire da 6”).
Nishimura

Da evidenziare anche che, diversamente da C/2022 E3 (ZTF) – la c.d. cometa di Neanderthal – il periodo di visibilità anche strumentale di questo oggetto sarà molto breve. Insomma sarà una fugace apparizione e, come per molte comete provenienti dalla nube di Oort, l’orbita porterà l’astro ad uscire definitivamente dal Sistema solare.
Ecco una sintesi delle effemeridi della Cometa, acquisite dal sito Star Walk Space:
26 agosto: C/2023 P1 (mag 8.5) entra nella costellazione del Cancro.
5 settembre: C/2023 P1 (mag 6.2) entra nella costellazione del Leone.
7 settembre: C/2023 P1 (mag 5.6) passa a 0°16′ dalla stella Ras Elased Australis (mag 3.0) nella costellazione del Leone.
9 settembre: C/2023 P1 (mag 5.0) passa a 0°20′ dalla stella Adhafera (mag 3.4) nella costellazione del Leone.
13 settembre: C/2023 P1 (mag 3.9) raggiunge la sua massima vicinanza alla Terra a una distanza di 0.29 UA nella costellazione del Leone.
15 settembre: C/2023 P1 (mag 3.0) passa a 0°10′ dalla stella Denebola (mag 2.1) nella costellazione del Leone.
16 settembre: C/2023 P1 (mag 2.9) entra nella costellazione della Vergine.
18 settembre: C/2023 P1 (mag 3.2) raggiunge il perielio nella costellazione della Vergine.
22 settembre: C/2023 P1 (mag 4.3) passa a 1°30′ dalla stella Porrima (mag 2.7) nella costellazione della Vergine.
Credit: https://starwalk.space/it/

~~~ CARTE ASTRONOMICHE~~~

La posizione della cometa nel cielo dal 9 al 21 settembre, insieme a quelle del Sole e dei pianeti nelle vicinanze (grafica realizzata con Stellarium)

Nishimura-tramonto

Uno sguardo all’orizzonte ovest con la posizione della cometa tra il 12 e il 21 settembre (grafica realizzata con Stellarium)

Mappa per trovare la cometa Nishimura nella costellazione del Leone a inizio settembre

Mappa per trovare la cometa Nishimura nella costellazione del Leone dal 7 al 13 settembre (grafica realizzata con Cartes du Ciel)

 

 

 

 

 

 

 

 

Di seguito due screenshot da Stellarium con la posizione della cometa in prossimità dell’alba la mattina del 18 agosto (può essere un buon riferimento anche per i giorni successivi) e alle 6.30 del 13 settembre (perigeo).

Nishimura2Nishimura3

Considerata la prossimità alla nostra stella nelle giornate di massima luminosità sarà difficile vederla o fotografarla.

Il periodo migliore sembra essere tra la fine di agosto e la prima decade di settembre, con condizioni leggermente migliori per chi sarà a latitudini più basse e potrà sfruttare qualche minuto di buio in più. Poi, fino al 20 settembre, si potrà tentare di osservarla dopo il tramonto del Sole, più luminosa ma immersa nelle luci del crepuscolo.
Per la fotografia sembra escluso poter effettuare riprese con camere monocromatiche; la finestra (sempre che non si possa salire in quota abbassando la linea dell’orizzonte) sarà breve (non più di 1 ora riuscendo a riprendere la cometa già dalle 4h00).

 

Massimo Marchini

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