Nettuno al JWST
Lascia senza parole la visione che il telescopio spaziale James Webb ci dà del lontanissimo pianeta Nettuno con i suoi sensazionali anelli e lune.
Nonostante la sua straordinaria tecnologia, la sonda Voyager 2 nel 1989 non era riuscita in un’impresa simile: il suo flyby riuscì a testimoniare, per la prima volta, l’esistenza del suo sistema di 5 anelli principali, ma è occorso oltre un trentennio di ulteriore impegno tecnologico e collaborazione della NASA/ESA/CSA per riuscire a farci ammirare i suoi anelli più stretti e luminosi e le bande molto deboli di polveri.
È difficile osservare Il Gigante Ghiacciato perché dista dal Sole 30 volte più della Terra: situato ad una distanza tanto estrema, riesce ad essere raggiunto solo da una debole quantità di luce solare.
>Nell’immagine che osserviamo, il telescopio spaziale James Webb riesce a mostrarci molto chiaramente alcune bande luminose che circondando il Pianeta, che indicano la circolazione atmosferica globale che alimenta i venti e le tempeste del Pianeta.
Nella stessa immagine, possiamo distinguere 7 delle sue 14 lune conosciute: Tritone, Galatea, Naiad, Thalassa, Larissa, Proteus e Despina.
È proprio la prima, Tritone, a rischiare di essere quasi scambiata per una stella a causa della riflessione della luce proveniente dal Sole. Questa luna, infatti, è coperta da una patina ghiacciata di azoto, la quale riflette circa il 70% dei raggi che riceve, quasi il doppio della nostra Terra.
Il dato più significativo ed interessante di Tritone, oltre alla sua luminosità, sta nella sua orbita retrograda (ovvero un’orbita che ruota attorno a Nettuno in senso opposto rispetto al verso di rotazione del pianeta su se stesso), il che ha portato gli scienziati ad ipotizzare che Tritone fosse in origine un oggetto della lontanissima Fascia di Kuiper successivamente catturato dalla gravità di Nettuno.
Per effetto della sua rotazione retrograda, la sua orbita sia in decadimento: è stato stimato che entro 4 miliardi di anni Tritone colliderà con Nettuno o si disintegrerà a causa delle forze mareali, dando origine ad un nuovo anello attorno al Gigante Ghiacciato.
[Didascalie: immagine in alto – In questa versione dell’immagine NIRCam (Near-Infrared Camera) di Webb, le lune visibili del pianeta sono etichettate. Nettuno ha 14 satelliti conosciuti e sette di loro sono visibili in questa immagine. Tritone, il punto luminoso di luce in alto a sinistra di questa immagine, supera di gran lunga Nettuno perché l’atmosfera del pianeta è oscurata dalle lunghezze d’onda di assorbimento del metano catturate da Webb. Tritone riflette una media del 70 percento della luce solare che lo colpisce. Si sospetta che Tritone, che orbita attorno a Nettuno in un’orbita all’indietro, fosse originariamente un oggetto della fascia di Kuiper catturato gravitazionalmente da Nettuno.
Immagine in basso – In questa versione dell’immagine NIRCam (Near-Infrared Camera) di Webb, le lune visibili del pianeta sono etichettate. Nettuno ha 14 satelliti conosciuti e sette di loro sono visibili in questa immagine. Tritone, il punto luminoso di luce in alto a sinistra di questa immagine, supera di gran lunga Nettuno perché l’atmosfera del pianeta è oscurata dalle lunghezze d’onda di assorbimento del metano catturate da Webb. Tritone riflette una media del 70 percento della luce solare che lo colpisce. Si sospetta che Tritone, che orbita attorno a Nettuno in un’orbita all’indietro, fosse originariamente un oggetto della fascia di Kuiper catturato gravitazionalmente da Nettuno.]
[ Veronica Malengo ]
Lascia un commento