galassia ellittica

NGC 1132: Il Risveglio di un Fossile Galattico

aa-32

La galassia ellittica NGC 1132 viene definita “gruppo fossile”, dal momento che si tratta molto probabilmente dei resti di un gruppo di galassie che si sono fuse in un lontano passato. Un nuovo studio rivela che NGC 1132 possiede un caldo alone gassoso, alterato nella forma e asimmetrico. Continua a leggere

Una Galassia che Sfida le Attuali Teorie

STSCI-H-p1726a-m-2000x1600

Gli astronomi hanno scoperto, con l’aiuto del telescopio Hubble, un oggetto davvero sorprendente: il primo esempio di una galassia massiccia ma compatta, le cui stelle sono disposte in un disco in rapida rotazione, che ha cessato di far nascere nuovi astri pochi miliardi di anni dopo il Big Bang. Continua a leggere

Spettacolare Visione di Centaurus A

Simile ad incombenti nuvole di pioggia in un giorno di tempesta, scie oscure di polveri attraversano la gigantesca galassia ellittica Centaurus A. L’immagine di Hubble rivela il vibrante splendore dei giovani ammassi stellari blu e dettagli di regioni normalmente oscurate dalla polvere. Continua a leggere

NGC 1316: Spettacolari Collisioni Galattiche

NGC1316_MazlinKellerMenaker1024d

L’enorme galassia ellittica NGC 1316, un esempio dei fenomeni estremi e violenti che avvengono nel cosmo, si trova a circa 75 milioni di anni luce dalla Terra in direzione della costellazione della Fornace. Le indagini relative a questo straordinario oggetto hanno portato a ritenere che la galassia gigante stia collidendo con la vicina NGC 1317 visibile al di sopra, e che questo abbia causato la formazione di vasti anelli e gusci di stelle. Continua a leggere

 Individuata una fra le galassie remote più brillanti

 

prensa1153_2348 (1)

Un team internazionale dell’Instituto de Astrofísica de Canarias (IAC) e dell’Universidad de La Laguna (ULL) ha scoperto una delle galassie non attive più luminose conosciute nel giovane Universo. La scoperta di BG1429+1202 è stata possibile grazie ad una galassia ellittica massiccia posta lungo la linea di vista, che ha agito da lente aumentando la luminosità e ingrandendo l’immagine osservata. Continua a leggere

Metamorfosi nella Vergine

The constellation of Virgo (The Virgin) is especially rich in galaxies, due in part to the presence of a massive and gravitationally-bound collection of over 1300 galaxies called the Virgo Cluster. One particular member of this cosmic community, NGC 4388, is captured in this image, as seen by the NASA/ESA Hubble Space Telescope’s Wide Field Camera 3 (WFC3). Located some 60 million light-years away, NGC 4388 is experiencing some of the less desirable effects that come with belonging to such a massive galaxy cluster. It is undergoing a transformation, and has taken on a somewhat confused identity. While the galaxy’s outskirts appear smooth and featureless, a classic feature of an elliptical galaxy, its centre displays remarkable dust lanes constrained within two symmetric spiral arms, which emerge from the galaxy’s glowing core — one of the obvious features of a spiral galaxy. Within the arms, speckles of bright blue mark the locations of young stars, indicating that NGC 4388 has hosted recent bursts of star formation. Despite the mixed messages, NGC 4388 is classified as a spiral galaxy. Its unusual combination of features are thought to have been caused by interactions between NGC 4388 and the Virgo Cluster. Gravitational interactions — from glancing blows to head-on collisions, tidal influencing, mergers, and galactic cannibalism — can be devastating to galaxies. While some may be lucky enough to simply suffer a distorted spiral arm or newly-triggered wave of star formation, others see their structure and contents completely and irrevocably altered.

  

Questa volta l’obiettivo del telescopio Hubble è una galassia molto particolare, NGC 4388, soggetta suo malgrado ad una trasformazione radicale che ne ha alterato l’intera struttura, quasi si trattasse di una vera e propria metamorfosi. Continua a leggere

Formazione stellare in antiche galassie

168794main_diverse_cluster_sm

Utilizzando dati dalle survey SDSS e CALIFA un team di astronomi, guidati da Jean Michel Gomes e Polychronis Papaderos dell’Instituto de Astrofísica e Ciências do Espaço (IA), in Portogallo, ha scoperto deboli strutture simili a bracci di spirale, che presentano formazione stellare, nella periferia di galassie “early type”. In questo tipo di galassie abitano generalmente stelle vecchie e la quantità di gas e polveri per far nascere nuovi astri è trascurabile. Continua a leggere