sistema planetario
Una cometa in pasto alla nana bianca
Gli scienziati, utilizzando il telescopio Hubble, hanno osservato per la prima volta un massiccio oggetto simile ad una cometa fatto a pezzi e disperso nell’atmosfera di una nana bianca. L’oggetto distrutto aveva una composizione chimica simile alla Cometa di Halley, ma era 100.000 volte più massiccio della famosa controparte.
Alla ricerca di segni di vita in un sistema planetario vicino
La questione di cercare la vita in altri luoghi dell’Universo interessa un pò tutti, dagli astronomi ai biologi, dai filosofi alle persone comuni. È con questo spirito che l’astronomo Stephen Kane della San Francisco State University conduce ricerche su esopianeti. Continua a leggere
Banchetto Stellare
L’insolita composizione di una stella suggerisce che, in una sorta di banchetto cosmico, abbia ingoiato alcuni dei suoi pianeti. Lo studio è stato condotto da un team internazionale di scienziati, fra i quali ricercatori dell’University of Chicago, che hanno scoperto un raro sistema planetario in cui risplende una stella particolarmente vorace e simile al nostro Sole. Continua a leggere
Via Col Vento
Vortici ventosi di gas accompagnano la nascita delle stelle. Questa è la conclusione di uno studio dei ricercatori del Niels Bohr Institute, University of Copenhagen, che hanno utilizzato il telescopio ALMA per osservare le fasi iniziali della formazione di un nuovo sistema solare. Continua a leggere
Un gigante ghiacciato in formazione?
Gli astronomi hanno trovato evidenze della possibile presenza di un pianeta che si sta formando attorno a TW Hydrae, una giovane stella nelle vicinanze, utilizzando l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA). In base alla distanza dalla stella centrale e alla distribuzione di sottili grani di polvere, si ritiene che il baby pianeta sia un gigante ghiacciato, simile a Nettuno nel nostro Sistema Solare. Continua a leggere
Due pianeti rocciosi scoperti da un team INAF
«È il primo risultato che otteniamo dal nostro studio su esopianeti attorno a stelle più piccole e più fredde del Sole», dice Laura Affer dell’Osservatorio astronomico di Palermo. Il pianeta più interno potrebbe rappresentare il tassello mancante nello studio della composizione dei mondi simili alla Terra. Continua a leggere