Barbara Bubbi

NGC 660: una galassia ad anello polare

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Questa bella immagine riprende NGC 660, una galassia ad anello polare ad oltre 40 milioni di anni luce di distanza nella costellazione dei Pesci. Le galassie ad anello polare sono rare e sfoggiano una considerevole presenza di stelle, gas e polvere che orbitano in anelli notevolmente inclinati rispetto al piano del disco galattico. Continua a leggere

Tutti alla ricerca di nuovi mondi

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La NASA invita il pubblico ad aiutare la scienza nella ricerca di mondi ancora da scoprire nel nostro Sistema Solare e nello spazio interstellare vicino. Un nuovo sito, Backyard Worlds: Planet 9, permette a ciascuno di partecipare alla ricerca osservando brevi animazioni che evidenziano oggetti in movimento, realizzate a partire da immagini riprese dalla missione WISE. Continua a leggere

Il Tulipano e Cygnus X-1

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Questa splendida immagine inquadra una brillante regione a emissione, lungo il piano della Via Lattea verso la costellazione del Cigno ricca di nebulosità. La luminosa nube rossastra di gas e polvere interstellare, chiamata Nebulosa Tulipano, si trova anche nel catalogo del 1959 dell’astronomo Stewart Sharpless come Sh2-101.

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Nessuna compagna vicina per le stelle in M17

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Gli astronomi hanno scoperto che le stelle massicce nella regione di formazione stellare M17 (Nebulosa Omega) non fanno parte, al contrario di quanto ci si potrebbe aspettare, di sistemi binari stretti. Hanno iniziato il loro percorso vitale nel cosmo da sole o con stelle compagne distanti. Continua a leggere

Buchi neri e formazione stellare

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L’Ammasso della Fenice è un enorme raggruppamento di circa 1.000 galassie, localizzato a 5,7 miliardi di anni luce dalla Terra. Al suo centro si trova una galassia massiccia, che pare formi stelle al tasso poderoso di circa 1.000 all’anno. La maggior parte delle altre galassie nell’Universo sono molto meno produttive, sfornando solo poche stelle all’anno e la questione è comprendere cosa abbia alimentato la nascita stellare a livelli estremi rilevata nell’ammasso. Continua a leggere

Tutti ora possono scoprire un esopianeta

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Un team che include scienziati del MIT e guidato dal Carnegie Institution for Science ha rilasciato la più ampia raccolta di osservazioni realizzate con la tecnica della velocità radiale, mettendo a disposizione della comunità uno strumento che può essere utilizzato per individuare nuovi esopianeti. Continua a leggere