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Caotico scintillio di stelle

  This Hubble image shows NGC 4789A, a dwarf irregular galaxy in the constellation of Coma Berenices. It certainly lives up to its name — the stars that call this galaxy home are smeared out across the sky in an apparently disorderly and irregular jumble, giving NGC 4789A a far more subtle and abstract appearance than its glitzy spiral and elliptical cousins. These stars may look as if they have been randomly sprinkled on the sky, but they are all held together by gravity. The colours in this image have been deliberately exaggerated to emphasise the mix of blue and red stars. The blue stars are bright, hot and massive stars that have formed relatively recently, whereas the red stars are much older. The presence of both tells us that stars have been forming in this galaxy throughout its history. At a distance of just over 14 million light-years away NGC 4789A is relatively close to us, allowing us to see many of the individual stars within its bounds. This image also reveals numerous other galaxies, far more distant, that appear as fuzzy shapes spread across the image.  

 

Questa immagine del telescopio Hubble mostra NGC 4789A, una galassia nana irregolare nella costellazione della Chioma di Berenice. Sicuramente la galassia merita l’appartenenza alla sua classe, dal momento che le stelle sembrano pietre preziose sparse nel cosmo in una sorta di disordine apparente, fornendo a NGC 4789A un aspetto molto più discreto e caotico rispetto alle sue maestose compagne ellittiche e a spirale. Continua a leggere

La Via Lattea ha una nuova, piccola compagna

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Un team internazionale guidato da ricercatori della Tohoku University ha scoperto, utilizzando il telescopio Subaru, una galassia nana satellite della Via Lattea estremamente debole La galassia, chiamata Virgo I, si trova in direzione della costellazione della Vergine, ad una distanza di 280.000 anni luce dal Sole. Continua a leggere

Danza Cosmica di Distruzione

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In questa immagine del telescopio Hubble un gruppo di galassie è impegnato in una lenta danza di distruzione che durerà per miliardi di anni. Le galassie sono così strettamente accorpate che le forze gravitazionali stanno strappando via da loro le stelle e ne distorcono le forme. L’azione della gravità alla fine potrebbe riunire insieme le galassie fino a formare un’unica grande galassia. Continua a leggere

Stelle a un ritmo da capogiro per un’antica galassia

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Recentemente, il South Pole Telescope ha scoperto una popolazione interessante di galassie estremamente attive nella formazione stellare tramite il fenomeno della lente gravitazionale. Queste galassie, tra le più distanti e deboli nel cosmo, possono essere studiate perché la loro luce viene amplificata da un oggetto in primo piano. Utilizzando questo fenomeno, gli astronomi possono apprendere molto su stelle, gas, polveri e corpi celesti nell’Universo distante. Continua a leggere

Tinta rossa per i quasar

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Le galassie si sono formate e sono cresciute miliardi di anni fa accumulando gas dall’ambiente circostante, o collidendo e fondendosi con altre giovani galassie. Si ritiene che queste fasi precoci dell’assemblamento delle galassie siano state accompagnate da episodi di rapida e intensa formazione stellare, noti come starbust, e rapida crescita di un buco nero supermassiccio nei centri galattici. Continua a leggere

Voraci Buchi Neri Rallentano la Formazione delle Stelle

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Un nuovo studio di un gruppo internazionale di astrofisici, guidato da K. Dasyra della National and Kapodistrian University of Athens, suggerisce che i getti di particelle cariche dai buchi neri possano influenzare la formazione stellare nelle galassie, sia disperdendo che riscaldando grandi quantità di gas su vasta scala. Il risultato si basa su osservazioni della galassia IC5063, ottenute con ALMA dell’ESO. Continua a leggere

Come un Girasole

girasole-galassiaLa disposizione dei bracci di spirale della galassia Messier 63, visibile in questa immagine ripresa dal telescopio Hubble, richiama alla mente la struttura nel centro di un girasole per il gran numero di segmenti di spirale che circondano il nucleo, pervasi da nubi di polvere interstellare Continua a leggere

Vortici Maestosi da Hubble

This new Hubble image shows NGC 1566, a beautiful galaxy located approximately 40 million light-years away in the constellation of Dorado (The Dolphinfish). NGC 1566 is an intermediate spiral galaxy, meaning that while it does not have a well defined bar-shaped region of stars at its centre — like barred spirals — it is not quite an unbarred spiral either (heic9902o). The small but extremely bright nucleus of NGC 1566 is clearly visible in this image, a telltale sign of its membership of the Seyfert class of galaxies. The centres of such galaxies are very active and luminous, emitting strong bursts of radiation and potentially harbouring supermassive black holes that are many millions of times the mass of the Sun. NGC 1566 is not just any Seyfert galaxy; it is the second brightest Seyfert galaxy known. It is also the brightest and most dominant member of the Dorado Group, a loose concentration of galaxies that together comprise one of the richest galaxy groups of the southern hemisphere. This image highlights the beauty and awe-inspiring nature of this unique galaxy group, with NGC 1566 glittering and glowing, its bright nucleus framed by swirling and symmetrical lavender arms. This image was taken by Hubble’s Wide Field Camera 3 (WFC3) in the near-infrared part of the spectrum. A version of the image was entered into the Hubble’s Hidden Treasures image processing competition by Flickr user Det58.

Questa immagine mozzafiato ripresa dal telescopio Hubble mostra NGC 1566, una splendida galassia situata a circa 40 milioni di anni luce di distanza nella costellazione del Dorado. NGC 1566 è una galassia a spirale intermedia: anche se non ha una regione di stelle ben definita a forma di barra al suo centro, come le spirali barrate, non è nemmeno una spirale non barrata. Continua a leggere

Uno tsunami di gas e stelle forma un “occhio” galattico

tsunamiofsta-1Gli astronomi utilizzando l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) hanno individuato nel disco di una galassia a spirale nota come IC 2163 un vero e proprio “tsunami” di stelle e gas generato dallo scontro tra due galassie. Quest’onda colossale di materiale, innescata quando IC 2163 ha speronato un’altra galassia a spirale chiamata NGC 2207, ha prodotto archi rilucenti di intensa formazione stellare che sembrano assumere l’aspetto di un occhio dotato di palpebre. Continua a leggere