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Quasar 3C 273 nel Telescopio Spaziale Hubble

This image from Hubble’s Wide Field and Planetary Camera 2 (WFPC2) is likely the best of ancient and brilliant quasar 3C 273, which resides in a giant elliptical galaxy in the constellation of Virgo (The Virgin). Its light has taken some 2.5 billion years to reach us. Despite this great distance, it is still one of the closest quasars to our home. It was the first quasar ever to be identified, and was discovered in the early 1960s by astronomer Allan Sandage. The term quasar is an abbreviation of the phrase “quasi-stellar radio source”, as they appear to be star-like on the sky. In fact, quasars are the intensely powerful centres of distant, active galaxies, powered by a huge disc of particles surrounding a supermassive black hole. As material from this disc falls inwards, some quasars — including 3C 273  — have been observed to fire off super-fast jets into the surrounding space. In this picture, one of these jets appears as a cloudy streak, measuring some 200 000 light-years in length. Quasars are capable of emitting hundreds or even thousands of times the entire energy output of our galaxy, making them some of the most luminous and energetic objects in the entire Universe. Of these very bright objects, 3C 273 is the brightest in our skies. If it was located 30 light-years from our own planet — roughly seven times the distance between Earth and Proxima Centauri, the nearest star to us after the Sun — it would still appear as bright as the Sun in the sky.   WFPC2 was installed on Hubble during shuttle mission STS-61. It is the size of a small piano and was capable of seeing images in the visible, near-ultraviolet, and near-infrared parts of the spectrum.

I quasar sono le sorgenti energetiche stabili più potenti dell’universo: il loro motore gravitazionale basato su un buco nero può raggiungere luminosità inconcepibili, pari a quella di centomila miliardi di Soli.

Il più luminoso quasar visibile in cielo si può osservare a orari comodi in questo periodo. Continua a leggere

Quasar responsabili dello spegnimento di galassie

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Un nuovo studio suggerisce che buchi neri supermassicci attivi al centro di galassie primordiali estremamente attive nella formazione stellare (galassie starbust) possano essere i responsabili dello spegnimento delle galassie stesse. Continua a leggere

Superstelle Primordiali

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Stelle primordiali supermassicce potrebbero essere responsabili della formazione dei buchi neri più antichi nell’Universo. Ma quanto può diventare grande una stella prima di collassare inevitabilmente in buco nero? Continua a leggere

Tripudio di Stelle in Antichissime Galassie

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Un team di astronomi ha scoperto un nuovo genere di galassia che, sebbene incredibilmente antica in quanto risalente a meno di un miliardo di anni dopo il Big Bang, crea stelle ad un tasso oltre un centinaio di volte superiore alla nostra Via Lattea. Lo studio è stato pubblicato su Nature. Continua a leggere

Nuova Stima della Costante di Hubble

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Utilizzando galassie come gigantesche lenti gravitazionali un team internazionale di astronomi ha realizzato una misurazione della celebre costante di Hubble, un parametro fondamentale che indica la velocità di espansione dell’Universo. Continua a leggere

Tinta rossa per i quasar

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Le galassie si sono formate e sono cresciute miliardi di anni fa accumulando gas dall’ambiente circostante, o collidendo e fondendosi con altre giovani galassie. Si ritiene che queste fasi precoci dell’assemblamento delle galassie siano state accompagnate da episodi di rapida e intensa formazione stellare, noti come starbust, e rapida crescita di un buco nero supermassiccio nei centri galattici. Continua a leggere